Automazione Oggi 456
SETTEMBRE 2024 AUTOMAZIONE OGGI 456 | 29 zioni e trasmettono i dati in modo intelligente, solo quando necessario. Robotica subacquea I veicoli sottomarini autonomi (AUV-Autono- mous Underwater Vehicle) e i robot teleguidati (ROV) sono utilizzati per l’esplorazione e il mo- nitoraggio dei fondali marini, la manutenzione delle infrastrutture offshore e la ricerca scienti- fica. L’uso di avanzate soluzioni di robotica su- bacquea, capaci di svolgere automaticamente complessi compiti d’ispezione, permette di compiere interventi subacquei non presidiati. Saipem svolge un ruolo d’avanguardia nell’in- dustria in questa profonda trasformazione tec- nologica. Un esempio è la piattaforma Hydrone, costituita dal Flatfish, un avanzato AUV, da un veicolo ibrido (ROV/AUV) residente sul fondo (Hydrone-R) e da un sistema ROV residente ricollocabile (Hydrone W). Il primo veicolo di tipo Hydrone-R è stato consegnato a Equinor all’interno del primo contratto Life of Field per droni da intervento sottomarino nel campo Njord, situato al largo della costa di Trondheim, in Norvegia, ed è ora operativo come sistema residente per attività di ispezione e manuten- zione sottomarina. FlatFish è infatti il drone sottomarino di Saipem concepito per effet- tuare ispezioni autonome complesse senza il supporto della nave. Questo robot sottomarino può essere lanciato da una piattaforma, o es- sere posizionato sul fondale marino all’interno di un garage sottomarino. Interessante anche il progetto Odisseo di Terna, che utilizza droni sottomarini per ispezionare i fondali marini e supportare la progettazione e la manutenzione di infrastrutture elettriche sottomarine. Questo progetto è realizzato in collaborazione con Terradepth, una start-up statunitense specializzata nella raccolta e diffu- sione di dati oceanici tramite veicoli sottoma- rini autonomi. Il focus principale del progetto Odisseo è garantire la sicurezza e l’efficacia delle infrastrutture sottomarine di Terna, come i collegamenti elettrici. Per farlo, vengono utiliz- zate tecnologie avanzate come il drone Gavia, equipaggiato con sonar multibeam, sonar a scansione laterale e telecamere ad alta defini- zione. Questi droni permettono di effettuare ri- lievi geofisici ad alta risoluzione, monitorando l’ecosistema marino e assicurando il rispetto dell’ambiente durante l’installazione e la ma- nutenzione delle infrastrutture. Il progetto è iniziato con un test al largo del porto di Casa- micciola Terme, sull’isola di Ischia, dove i tec- nici di Terna hanno verificato le prestazioni dei droni sottomarini. L’obiettivo è anche esplorare nuovi impieghi di queste tecnologie per miglio- rare la progettazione e la gestione dei collega- menti elettrici sottomarini, come il Tyrrhenian Link, l’Adriatic Link e il ponte energetico Elmed tra Italia e Tunisia. Sbocchi professionali Secondo The Adeccco Group, il settore della Blue Economy offre sempre più sbocchi pro- fessionali: vede nascere ogni anno lauree sempre più diversificate e specializzate nel nostro Paese, confermando un trend positivo sia nell’entusiasmo degli studenti per numero di iscrizioni, sia nel mercato del lavoro per op- portunità occupazionali. Le potenziali figure professionali sono diverse: zoologi, biologi, botanici, ecologi, naturalisti, guide ambientali. E molteplici sono anche gli sbocchi lavorativi, sia nel pubblico che nel privato: enti di ricerca, aree marine protette, consulenza ambientale. In Italia, diverse università offrono programmi di specializzazione sulla Blue Economy, per esempio l’Università di Trieste offre una sum- mer school intitolata ‘Sustainability and Digi- talization in the Blue Economy’, che si tiene nel mese di luglio. Il programma mira a fornire competenze avanzate sulla sostenibilità e la digitalizzazione nel contesto dell’economia blu. Presso l’Università Roma Tre è invece di- sponibile il corso di laurea magistrale in ‘Ma- ritime Policies and Blue Economy’; questo programma si focalizza sulle politiche marit- time e sulle strategie per un’economia blu sostenibile. L’Università di Genova è attiva nel campo della Blue Economy con corsi e ri- cerche dedicati all’economia del mare e alla sostenibilità delle risorse marine. Genova, con la sua lunga tradizione marittima, è un luogo strategico per lo studio di queste tematiche, e questi programmi rappresentano un’oppor- tunità significativa per coloro che sono inte- ressati a contribuire alla gestione sostenibile delle risorse marine e allo sviluppo economico delle zone costiere. Tra i progetti interessanti si distingue quello di One Ocean Foundation che, oltre ad aiutare le imprese a misurare il loro impatto sugli oceani, si dedica ai giovani divulgando conoscenza sull’oceano con il pro- getto Sail4Change, che offre la possibilità di sa- lire a bordo della Amerigo Vespucci nelle varie tappe di un tour per il mondo iniziato lo scorso marzo, che si concluderà a febbraio 2025. Panorama Impianti di desalinizzazione nella UE The EU Blue Economy Report 2024 Fonte ‘The EU Blue Economy Report 2024’
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