Automazione Oggi 456
126 | SETTEMBRE 2024 AUTOMAZIONE OGGI 456 iviamo un contesto che ci pone una serie di sfide di eccezionale complessità: tra le partite più importanti c’è quella della tran- sizione digitale e tecnologica. Il potenziale della trasformazione digitale, trainata dall’intelligenza artificiale e dall’ecosistema delle altre tecnologie, in- fatti, può accrescere la competitività in tutti i settori, favorendo la crescita dell’Italia e uno sviluppo più inclusivo a livello globale”. Lo ha dichiarato Fabio Pompei, Ceo di Deloitte Italia ( www2.deloitte.com ) , intervenendo alla Camera dei Deputati nel corso dell’evento ‘La transi- zione digitale fra tecnologia, economia e demo- grafia verso un nuovo ecosistema finanziario’. Secondo il report B7 Flash di Deloitte e Con- findustria, pubblicato in occasione della Mi- nisteriale “Industria, Tecnologia e Digitale del G7”, la digitalizzazione indotta dalle nuove tecnologie è un fattore sempre più strate- gico, essenziale in ogni settore. Nel 2022, in Europa il 69% delle aziende manifatturiere ha adottato tecnologie digitali avanzate, e il dato sale al 98% nella media dei 4 principali economie del G7 Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti. Nel 2023, le aziende digi- talmente più evolute hanno registrato un Ebit maggiore del 6% rispetto a quelle meno ma- ture. Il dato evidenzia la centralità di tali in- vestimenti per produttività e crescita. Inoltre, si prevede che gli investimenti globali per la trasformazione digitale raggiungeranno i 3.400 miliardi di dollari nel 2026 e il mercato dell’AI raggiungerà i 373 miliardi di dollari nel 2024, che diventeranno 946 miliardi di dollari entro il 2030. “L’intelligenza artificiale” ha detto Pompei “si distingue e si distinguerà sempre più come il principale catalizzatore della trasformazione della nostra era, detenendo un enorme po- tenziale per incrementare produttività, com- petitività e crescita. È la tecnologia che, nei prossimi anni, più di tutte consentirà l’effi- cientamento della produzione, dell’utilizzo di risorse e la riduzione dei costi, grazie all’auto- mazione e al supporto decisionale derivante da analisi accurate e tempestive di grandi quantità di dati. L’intelligenza artificiale ge- nerativa, poi, potrà offrire soluzioni per af- frontare le sfide poste da una popolazione in calo e in continuo invecchiamento, aspetto particolarmente rilevante nel nostro Paese”. Secondo i dati dell’Osservatorio sulle prospet- tive delle PMI in Italia di Deloitte Private, la business solution dedicata al mondo private, l’importanza del processo di trasformazione digitale per le aziende del Made in Italy è crescente. Così, secondo il 71% delle aziende intervistate da Deloitte, la tecnologia può au- mentare la competitività e aprire a opportu- nità di business al di là del settore in cui già si opera, e già più della metà degli intervistati (56%) si dichiara impegnato a ripensare le proprie politiche di innovazione per garantire la transizione digitale nei prossimi 5 anni. Per stare al passo con la competizione glo- bale, secondo il Ceo di Deloitte, bisogna ac- celerare anche sulle competenze digitali e tecnologiche: “In un contesto in continua evo- luzione, è fondamentale investire nello svi- luppo di competenze. Nell’ambito di Impact For Italy, il programma strategico di Deloitte che vuole contribuire allo sviluppo dell’Italia del futuro, abbiamo dato vita all’Osservatorio Stem, promosso da Fondazione Deloitte e dal Programma di Politiche Pubbliche di Deloitte. Dal nostro Osservatorio emerge chiaramente che se, da un lato, le competenze Stem sono sempre più importanti, dall’altro, in Italia gli iscritti a corsi di laurea scientifico-tecnologi- che non crescono: in dieci anni la percentuale di immatricolati Stemè salita solo di un punto percentuale. E il gender gap non si è ancora chiuso: sul totale degli iscritti a percorsi d’i- struzione terziaria in ambito Stem le donne sono solo il 10% della popolazione studente- sca” commenta Pompei. “In questo quadro, invertire la rotta non solo è doveroso, ma è anche possibile, interve- nendo su tre leve di azione: universalizzare le Stem; intervenire sulle barriere socioeco- nomiche e di genere che ostacolano un equo accesso a queste discipline; investire sulla formazione continua” conclude Pompei sot- tolineando l’importanza delle competenze Stem in un mondo in cui la corsa tecnologica è sempre più decisiva nel ridisegnare lo sce- nario economico e sociale. “V Carlotta Veloso AUTOMAZIONE OGGI AO DOMANI Digitalizzazione e AI strategiche per la crescita italiana B7 Flasch Osservatorio sulle prospettive delle PMI in Italia
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