Automazione Oggi 456

Tutorial SETTEMBRE 2024 AUTOMAZIONE OGGI 456 | 123 volgimento del personale, condizioni di accesso alle aree oggetto di indagine, sussi- stenza di rischi e pericoli per la salute, stato dell’arte della documentazione tecnica. » Durante la raccolta dati , vengono acquisite informazioni su: layout di sito, dati e schemi di funzionamento delle apparecchiature, diagrammi di processo e, soprattutto, con- sumi energetici (bollette dell’energia elet- trica e del gas naturale, dati da sistemi di acquisizione e/o da distributore/fornitore). » Nell’ attività in campo avviene l’identifica- zione delle tipologie di consumo, quali: edifici associati all’attività industriale, illu- minazione, generatori di calore, impianti di riscaldamento ventilazione e raffresca- mento (Hvac), sistemi di pompaggio, tec- nologie di refrigerazione e raffreddamento, processi industriali, produzione di aria compressa e trasporti. Gli edifici connessi all’attività delle PMI, per esempio quelli amministrativi, consumano energia e inter- venire sugli stessi implica la riduzione dei costi energetici, delle emissioni di gas serra e, contemporaneamente, l’incremento della qualità delle condizioni di lavoro. L’illuminazione può contribuire a una quota non trascurabile di consumo ener- getico nelle strutture produttive; la ge- nerazione di calore comporta un utilizzo cospicuo di energia. Il calore è usualmente impiegato nell’in- dustria sotto forma di vapore o fluidi di processo: risulta importante un’analisi dei parametri di portata, pressione, tempera- tura e consumo di combustibile dei gene- ratori di calore. I sistemi Hvac mantengono e controllano la temperatura dell’aria e i livelli di umidità, di modo da fornire un adeguato ambiente indoor per l’attività del personale e per la produzione di beni. Il consumo associato al funzionamento di un sistema Hvac può essere rilevante nei siti industriali. I sistemi di pompaggio sono responsabili di elevati consumi di energia elettrica nei processi in- dustriali, nel trattamento delle acque e dei reflui. In base ai livelli di temperatura richie- sti dalle utenze e alla taglia dell’impianto, i sistemi di refrigerazione richiedono, gene- ralmente, un consumo di energia elevato. La produzione di aria compressa risulta energivora, essendo responsabile di circa il 10% dei consumi elettrici in ambito in- dustriale. Per quanto riguarda i sistemi di trasporto connessi all’attività industriale, come per esempio la flotta di veicoli per la movimentazione delle merci, spesso le semplici misure di gestione consentono di ottenere risparmi energetici di rilievo. » La fase di analisi della DE risulta corposa, in quanto si costruisce la struttura energetica aziendale, si calcolano gli Indicatori di Pre- stazione Energetica (IPE), si individuano gli interventi e viene condotta l’analisi econo- mica degli stessi. Lo schema energetico aziendale Per quanto riguarda lo schema energetico aziendale, si determina un modello ad albero per ogni vettore energetico, al fine di visua- lizzare, per livelli, i flussi energetici scompo- nendo i consumi annui in funzione delle utenze. Sostanzialmente, si realizza l’inven- tario energetico, inteso come la descrizione analitica dei consumi per ciascun vettore energetico. Tipicamente, i dati sono rife- riti all’ultimo anno solare disponibile. Per la prima DE, si può fare riferimento ai contatori di stabilimento o, comunque, a quelli esistenti; per le DE successive si consiglia l’impiego di contatori dedicati e piani di monitoraggio. Nel caso di indisponibilità di dati specifici, la ripartizione dei consumi può essere eseguita in funzione di dati tecnici e di utilizzo degli impianti e/o indagini diagnostiche, a mezzo di strumentazione portatile. Ai fini della costruzione della struttura energe- tica, si parte dal livello A, caratterizzato dalla descrizione dei dati generali dell’azienda, con- sumi e produzione globali, fino al livello D; il livello B rappresenta il vertice della struttura energetica ed è volto alla determinazione dei consumi e della produzione complessivi per lo specifico vettore energetico. Il livello C è carat- terizzato dalla suddivisione del vettore ener- getico nelle macro-aree: attività principali, servizi generali e servizi ausiliari. Nelle attività principali devono confluire quelle che rappre- sentano il core business aziendale; nei servizi generali si inseriscono le attività connesse alle attività principali, i cui fabbisogni non sono a esse, strettamente, correlati; ai servizi ausi- liari si attribuiscono le attività caratterizzate dalla trasformazione del vettore energetico, in ingresso, in vettori energetici impiegati nell’ambito delle aree funzionali delle attività principali. Il livello D consta della ripartizione delle macro-aree in aree funzionali. Le attività principali possono essere raggruppate per prodotto o attività di processo; i servizi gene- rali sono: illuminazione, climatizzazione, uffici, CED e altro. Nei servizi ausiliari sono inclusi: sala compressori, centrale termica, centrale Fonte: foto Shutterstock Il primo passo nella redazione della DE è finalizzato a concordare il target oggetto di indagine, il grado di approfondimento e la finalità della DE

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