Automazione Oggi 455

Tavola rotonda AUTOMAZIONE OGGI 80 | GIUGNO-LUGLIO 2024 AUTOMAZIONE OGGI 455 formazione e nella ricerca delle migliori opzioni per gestire il cambiamento. Rigotti : Assolutamente, il cambiamento dello schema prodotto-servizio ha un impatto signifi- cativo su clienti emercato, e richiede una trasfor- mazione organizzativa e gestionale per adattarsi efficacemente a questa evoluzione. Dal punto di vista dei clienti, questa trasfor- mazione offre un valore aggiunto notevole. Passando da un semplice acquisto di prodotti a una partnership basata sui servizi, i clienti pos- sono beneficiare di una maggiore flessibilità, personalizzazione e accesso a soluzioni più so- fisticate e innovative. Invece di dover affrontare costi iniziali per l’acquisto di robot collaborativi, possono optare per modelli di pagamento ba- sati sul consumo o su servizi specifici, ridu- cendo così il rischio finanziario e ottimizzando l’utilizzo delle risorse. Inoltre, questo approccio richiederà sempre meno competenze verticali in azienda, sempre meno specializzazioni sulla singola tecnologia e sempre più approccio tra- sversale, con operatori di macchina che diver- ranno specialisti di processo e non di singola applicazione. Dal punto di vista del mercato, questa trasformazione spinge verso un’econo- mia dell’abbonamento e dei servizi, creando nuove opportunità di business e sfide per le imprese. Le aziende devono essere in grado di adattare i loro modelli di business, sviluppare nuove competenze e rafforzare le loro capacità digitali per rimanere competitive in un pano- rama sempre più orientato ai servizi. Universal Robots lo fa da diversi anni attraverso formule e strumenti specifici, che includono il leasing, il noleggio operativo e i servizi a pacchetto. A livello europeo, è stata istituita e certificata la figura del servitization manager (facilitatore delle logiche di servitizzazione e innovazione). Le aziende come affrontano questo tema? Rigotti : A livello europeo, l’istituzione e la certi- ficazione della figura del servitization manager rappresenta un’opportunità significativa per le aziende nel settore della robotica collaborativa. Questo facilitatore delle logiche di servitizzazione e innovazione svolge un ruolo chiave nell’assi- stere le aziende nell’adozione e nell’implemen- tazione di modelli di business orientati ai servizi. In UR queste funzioni sono svolte dal nostro Cu- stomer Success Manager che non solo assiste il cliente perché tragga il massimo dal suo investi- mento in robotica, ma è anche a disposizione per fornire un orientamento iniziale sui servizi dispo- nibili, inclusi quelli di leasing, noleggio e offre una guida e una consulenza strategica per i servizi più adatti ai bisogni della determinata azienda. La servitizzazione può abilitare lo sviluppo di una fabbrica intelligente con l’uso di tecnologie digi- tali come IoT, Big Data, intelligenza artificiale utili per monitorare i dati e ottimizzare la gestione dei macchinari, dei prodotti e la manutenzione. Mi segnala alcuni esempi e la sua opinione? Feletti : Negli ultimi anni si è innescato un circolo virtuoso che favorisce l’innovazione: la continua evoluzione delle tecnologie digitali permette al costruttore di macchine di creare sempre nuovi servizi, che incontrano l’interesse dell’end-user e portano a una sempre maggiore diffusione delle varie tecnologie abilitanti, aiutando la tra- sformazione dei siti produttivi in smart factory e l’offerta di nuovi servizi, e così via. È quello che avviene ad esempio quando si adotta la realtà aumentata, che offre all’operatore in campo la possibilità di interagire con informazioni e dati e, allo stesso tempo, abilita l’offerta di servizi di sup- porto da remoto innovativi da parte dell’OEM. Ma l’esempio più emblematico riguarda la dif- fusione dell’IoT: l’installazione di macchine do- tate di connettività consente all’OEM di offrire servizi aggiuntivi di monitoraggio della sua base installata, creando delle vere e proprie ‘control room’, ma anche di raccogliere sempre più dati e informazioni sulle macchine che permettono di attivare servizi ancora più avanzati come piani di manutenzione preventiva o predittiva e sono essenziali per attivare modelli di offerta pay-per- use o pay-per-performance. Olding : Sono convinto che la servitizzazione possa abilitare lo sviluppo di una fabbrica intel- ligente, sfruttando tecnologie digitali. Questo concetto trova un rilevante riscontro già in al- cuni esempi storici di successo come il processo Kanban di Toyota e il concetto di Kaizen di Ka- wasaki. Il processo Kanban, con la sua consegna just-in-time dei materiali, e il Kaizen, focalizzato sul miglioramento continuo dei processi, dimo- strano come un approccio integrato e orientato al miglioramento costante sia fondamentale per massimizzare i benefici della servitizzazione. Ad esempio, l’implementazione di sensori IoT sui macchinari in una fabbrica consente di racco- gliere dati in tempo reale sulle prestazioni e lo stato di funzionamento delle attrezzature. Questi dati possono essere analizzati tramite algoritmi di intelligenza artificiale per identificare pattern, anomalie e prevedere guasti imminenti, consen- tendo interventi di manutenzione preventiva per evitare fermi macchina costosi e migliorare l’efficienza produttiva. Inoltre, l’analisi dei Big Data provenienti dai sensori e da altre fonti in- terne ed esterne può fornire preziose insight per ottimizzare i processi produttivi, ridurre gli spre- chi emigliorare la qualità dei prodotti. Tutti que- sti esempi tratti dal passato e dal presente del contesto industriale evidenziano l’importanza di un approccio olistico e di un solido ecosistema di supporto per il successo della servitizzazione, attraverso l’implementazione di tecnologie digi- tali in grado di portare a unamaggiore efficienza operativa, unamigliore soddisfazione del cliente e una maggiore competitività sul mercato. Rigotti : La servitizzazione è strettamente colle- gata allo sviluppo delle fabbriche intelligenti, in quanto l’adozione di tecnologie digitali come l’Internet delle cose, i Big Data e l’intelligenza ar- tificiale può migliorare notevolmente la gestione dei macchinari, dei prodotti e dei processi di ma- nutenzione. Possiamo fare alcuni esempi concreti. Monitoraggio della produzione in tempo reale: attraverso l’IoT, i sensori possono essere integrati nei macchinari e nei prodotti per raccogliere dati in tempo reale sulle prestazioni e sullo stato ope- rativo. Questi dati possono essere utilizzati per monitorare laproduzione, identificare inefficienze e prevedere guasti imminenti. UR include questi servizi all’interno del pacchetto Performance. Manutenzione predittiva: l’analisi dei Big Data e l’AI consentono di elaborare grandi quantità di dati provenienti dai sensori e da altri dispositivi per identificare pattern e tendenze. Ciò permette di prevedere quando un macchinario potrebbe avere bisogno di manutenzione, consentendo interventi preventivi che riducono al minimo i tempi di fermo e i costi di manutenzione. Questo servizio è incluso all’interno di UR InSight. Enrico Rigotti, country manager Italy di Universal Robots

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