Automazione Oggi 455

SPECIALE AUTOMAZIONE OGGI 58 | GIUGNO-LUGLIO 2024 AUTOMAZIONE OGGI 455 Usare il digital twin per costruire e modificare le centrali Inoltre, per poter affrontare le sfide del carbon footprint, è necessario accelerare i progetti dall’ideazione alla produzione a pieno regime. Per le fasi di progettazione e costruzione, le aziende che adottano un approccio incentrato sui dati con una simulazione rigorosa del ciclo di vita ottengono i risultati migliori. Un approc- cio unificato consente ai team di ingegneria di valutare rapidamente centinaia di scenari e di ottimizzare la progettazione in base agli obiettivi aziendali. La tecnologia più avanzata consente inoltre di ridurre al minimo i rischi del progetto e di garantire che l’impianto venga consegnato nel rispetto del budget e dei tempi previsti, con un efficace passaggio di consegne all’esercizio. Questo è un aspetto critico per massimizzare il ritorno degli investimenti nella tecnologia digitale. Se si dispone di un accesso affidabile ai dati dell’impianto e di efficaci ca- pacità di modellazione, si è anche in grado di identificare se è necessario un aggiornamento per gestire le emissioni di gas serra e il con- sumo energetico. L’approccio unificato può quindi essere utilizzato per progetti greenfield e brownfield. La combinazione di dati operativi e ingegneristici consente di valutare le opzioni per aggiornare gli asset, ridurre ulteriormente le emissioni di gas serra o rendere più flessi- bile il mix energetico in modo da massimizzare l’uso di energia pulita. È necessario assicurarsi di poter estendere i benefici dell’investimento digitale nella fase di progettazione, garantendo che il digital twin venga consegnato corretta- mente alle operazioni. Quando i dati forniti alla fine del progetto sono collegati ai dati opera- tivi in tempo reale, possono essere utilizzati per guidare ulteriori miglioramenti nelle operazioni e nella manutenzione dell’impianto. Estendere i benefici dell’approccio digitale a tutta la catena del valore La sfida maggiore che le aziende industriali dovranno affrontare è probabilmente quella di far fronte alle emissioni Scope 3. Gestire le emissioni, a monte e a valle della filiera non è un compito facile. Attualmente, le aziende faticano ad accedere a tutti i dati rilevanti, ad aggregarli per vedere il quadro generale e a renderli significativi per gli utenti esterni alle operazioni. Inoltre, condividere i dati con col- leghi e partner fidati può essere costoso e di- spendioso in termini di tempo. Il primo passo è certamente la possibilità di visualizzare l’im- pronta di carbonio. La condivisione dei dati all’interno dell’ecosistema può essere vantag- giosa per l’azienda, i fornitori, i clienti e i part- ner. Solo con una visibilità completa le aziende possono identificare la necessità di acquistare crediti di carbonio e anche le opzioni carbon negative. Questo aspetto può essere affrontato con una soluzione cloud-native completamente gestita, che consente a esperti competenti di arricchire i flussi di dati con metadati e un con- testo per aiutare gli altri utenti a leggere e dare un senso ai dati. Da qui è possibile creare un master planning per sviluppare una roadmap verso obiettivi net-zero. L’utilizzo dei dati per prendere decisioni migliori è sempre più fonda- mentale per le aziende. I dati aiutano a risolvere problemi complessi, come l’ottimizzazione delle risorse per affrontare le emissioni Scope 3. Oltre alla gestione dei dati della catena del valore, sa- ranno necessari progetti Capex per costruire le infrastrutture critiche a supporto della cattura e dello stoccaggio sotterraneo del carbonio (Ccus), della produzione e dell’utilizzo dell’idro- geno verde e dell’economia circolare. In questo caso, il valore di un approccio digitale è ancora più elevato, poiché sono necessarie agilità e col- laborazione maggiori tra più parti interessate. Potenziare la forza lavoro connessa Infine, dobbiamo ricordare che tutto questo non è possibile senza un’adeguata respon- sabilizzazione della forza lavoro. Grazie all’a- bilitazione digitale, i team impareranno più velocemente, lavoreranno in modo più intelli- gente e quindi avranno maggiori conoscenze, con conseguente miglioramento della produt- tività e dell’equilibrio tra lavoro e vita privata. La tecnologia digitale è l’abilitatore numero uno per gli ingegneri in ufficio, gli operatori nella sala di controllo, i lavoratori sul campo negli im- pianti, i lavoratori remoti in qualsiasi momento e ovunque e, naturalmente, il team di leader- ship che necessita di una profonda visibilità a 360 gradi sull’azienda. Le applicazioni su cloud e guidate dall’intelligenza artificiale sono fon- damentali per abilitare la forza lavoro e attirare e trattenere i talenti nell’ambiente industriale. I digital twin del futuro consentiranno di lavorare in remoto a basse emissioni di carbonio, adot- tare stili di lavoro sicuri e produttivi, ottenere informazioni in tempo reale sulle emissioni di carbonio e facilitare il processo decisionale per ottimizzare l’impronta di carbonio. Aveva - www.aveva.com La tecnologia digitale è l’abilitatore numero uno per gli ingegneri in ufficio, gli operatori nella sala di controllo, i lavoratori sul campo negli impianti, i lavoratori remoti, il team di leadership… Fonte: foto Shutterstock

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