Automazione Oggi 455
50 | GIUGNO-LUGLIO 2024 AUTOMAZIONE OGGI 455 Attualità AUTOMAZIONE OGGI Mercato: luci e ombre sul 2024 I l mondo della produzione di macchinari indu- striali in Italia è molto variegato; spazia dalle macchine generiche, per esempio di solleva- mento, per la logistica, il packaging e la mo- vimentazione, a quelle per impieghi specifici, come per la carta o il food, per arrivare alle macchine utensili (robot) e a quelle impiegate in agricoltura. Il comparto conta circa 23.000 unità per un totale di 470.000 addetti (dati Istat), ovvero il 14% di tutto il settore manifat- turiero, con un valore aggiunto sviluppato nel 2023 pari a 48,4 miliardi di euro. “È un mercato in cui l’Italia è seconda in Europa dopo la Ger- mania per numero di occupati e valore della produzione” ha illustrato Serena Fumagalli, se- nior researcher di Intesa Sanpaolo - Research Department ( https://group.intesasanpaolo. com/it/research ). “Il nostro Paese figura, inol- tre, al quinto posto come esportatore a livello globale (detiene il 6% dell’export globale - dati 2022), in uno scenario dove i maggiori produt- tori, Stati Uniti e Giappone, devono oggi fron- teggiare l’avanzata della Cina, passata da una quota del 5% a oltre il 15% nel periodo 2016- 20. L’Italia è poi molto forte in alcune nicchie di mercato, come l’industria della carta, il confe- zionamento, i macchinari per la panificazione e il mondo della pasticceria” ha proseguito Fu- magalli. Non solo: il settore macchine italiano dimostra sia una forte tendenza all’internazio- nalizzazione e all’esportazione, sia un’elevata propensione all’innovazione, posizionandosi all’ottavo posto nel mondo per numero di brevetti depositati (dati 2020). “Il saldo com- merciale del comparto è stato di 60 miliardi di euro nel 2023, con esportazioni per 100 miliardi di euro: sono cresciuti, fra i mercati di sbocco, Stati Uniti, Germania e Francia, con una quota rispettivamente dell’11,4%, 10,4% e 8,2%, men- tre per le importazioni il primo posto è andato alla Germania, seguita da una Cina in crescita. Si segnala, infine, l’incremento degli investimenti in tecnologie innovative, soprattutto a livello di ICT e software” ha sottolineato Fumagalli. Uno studio realizzato dal competence center Bi-Rex e Intesa Sanpaolo, effettuato su 240 im- prese di Emilia Romagna e Marche, ha messo in evidenza come oltre la metà delle imprese coinvolte abbia dichiarato di aver adottato al- meno una tecnologia innovativa, per lo più di robotica e automazione avanzata, con un im- portante supporto dei fornitori di tecnologie. Lo studio ha anche dimostrato come la mag- giore adozione di tecnologie 4.0 da parte delle imprese si sia poi tradotta in una maggiore cre- scita del fatturato (32% nel periodo 2019-2022 contro il 26,5% di chi non aveva adottato que- ste tecnologie) e maggiore produttività. Il futuro? Purtroppo, non appare roseo per l’Eu- ropa. Ha spiegato Ilaria Sangalli, senior resear- cher di Intesa Sanpaolo - Research Department: “Ci si attende un 2024 ‘a due velocità’, con un primo periodo ancora di incertezza, in linea con la seconda metà del 2023, fra crisi energetica e guerre, e una seconda parte dell’anno di ri- vitalizzazione dei mercati, anche in Europa. Lo scenario geopolitico rimane infatti incerto, seb- bene vi siano i primi segnali di una ripresa delle attività a livello globale, soprattutto in Cina e Stati Uniti, mentre l’Eurozona rimane fiacca”. Le previsioni vedono un PIL mondiale del 2,9%, in contrazione rispetto agli anni passati, che potrebbe tornare sopra il 3% nel biennio 2025/26. Secondo Intesa Sanpaolo, la Cina fa- ticherà nel 2024 a raggiungere il target prefis- sato del +5%: più probabilmente si attesterà al 4,7%. L’area euro dovrà accontentarsi dello 0,5%, tornando poi al 2% entro il 2025, valuta- zione legata soprattutto all’andamento dell’e- conomia tedesca, dove la crisi sembra ormai alle spalle e ci si attende una ripresa, seppure debole, già nel secondo semestre del 2024. Per l’Italia ci si aspetta per il 2024 un PIL inferiore a quello dell’1% del 2023, a causa della contra- zione dei bonus per l’edilizia, con una crescita attesa dell’1,1% dal 2025, soprattutto trainata dal Pnrr. “Intesa Sanpaolo svolge un’indagine periodica che coinvolge i gestori delle banche per raccogliere il ‘sentiment’ delle aziende clienti: il 2024 è visto al ribasso, ma si presume che la discesa dei tassi di interesse, attesa per giugno, e gli incentivi legati a Pnrr e Piano Transizione 5.0 rivitalizzino il mercato, così come accaduto con il Piano Industria 4.0 nel 2016, spingendo verso l’efficientemente ener- getico, la sostenibilità e l’economia circolare” ha concluso Sangalli. “Se sapremo cogliere tutte le opportunità al meglio, andando in- contro ai trend anziché subirli, la previsione è di un’evoluzione del saldo commerciale della meccanica dai 60 miliardi di euro del 2023 a 70 miliardi nel 2027”. Intesa Sanpaolo, in collaborazione con il competence center Bi-Rex, ha realizzato uno studio di mercato sull'adozione delle nuove tecnologie da parte di 240 imprese di Emilia Romagna e Marche
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