Automazione Oggi 455

Attualità AUTOMAZIONE OGGI 44 | GIUGNO-LUGLIO 2024 AUTOMAZIONE OGGI 455 Lo insegna anche l’esperienza descritta da Bti- cino: “Per la trasformazione dello stabilimento produttivo Legrand di Bergamo abbiamo se- guito il criterio della gradualità” ha illustrato Paolo Cortinovis, responsabile Area Industriale Protezione e Potenza. “L’esigenza iniziale era quella di migliorare la performance, la flessi- bilità e, di conseguenza, aumentare la compe- titività dell’azienda sul mercato. Il percorso di cambiamento, iniziato 6 anni fa, ci ha condotto a un ripensamento dei processi produttivi, met- tendo al centro il flusso di lavoro e i team coin- volti, puntando alla soddisfazione del cliente finale. Siamo arrivati a un’organizzazione per celle di produzione, dove ogni gruppo è foca- lizzato su una famiglia di prodotti, di cui segue l’intero iter produttivo, occupandosi anche del miglioramento, circostanza che rende cia- scuno più responsabilizzato e maggiormente coinvolto. L’approccio verso la digitalizzazione e i progetti 4.0 è stato progressivo, inserendo un’automazione ‘light’ a supporto del lavoro umano, creando un contesto in cui la tecnolo- gia è fattore abilitante e porta vantaggi sia al processo, sia al lavoro delle persone su fattori quali sicurezza, qualità, informazione e cono- scenza” ha concluso Cortinovis. La cultura del dato “Il dato giusto, al momento giusto, alla persona giusta” ha riassunto Franceschini. “I dati nel ma- nufacturing richiedono analisi e modellazione in base alle specifiche applicazioni, devono es- sere rielaborati e ‘puliti’ per ottenere i migliori risultati possibili” ha illustrato Giovanni Brog- giato, CEO di Cosmelux, eccellenza nel settore della laccatura e della metallizzazione UV di packaging per la cosmetica. Un progetto di data science, poi, non può avere successo senza un obiettivo chiaro. “Per noi il controllo dei Big Data si è rivelato fondamentale. In particolare, per permetterci di identificare quelle produzioni che si pre- stavano a delle automazioni, era vitale racco- gliere in maniera affidabile i dati dal campo”. La qualità del dato è fondamentale per eseguire analisi corrette e ricavare informazioni utili a migliorare il processo o la gestione della mac- china. Occorre dunque, di volta in volta, de- cidere come raccoglierlo: “Ogni processo - si pensi, per esempio, al farmaceutico - presenta dei dati critici, dei parametri di riferimento e dei valori che non devono essere alterati, pena la qualità del prodotto finale. È quindi fonda- mentale basare ogni iniziativa di innovazione sui giusti indicatori” ha sottolineato Marco Marella, general manager di FasThink, società nativa digitale, nata nel 2010, che affianca le aziende nel passaggio verso la digitalizzazione con soluzioni ‘dell’ultimo miglio’, che mettono in connessione lo shop floor con i sistemi in- formativi aziendali di livello superiore, per una migliore ‘orchestrazione’ dei processi. “Il concetto di flexible manufacturing è in co- stante evoluzione per abilitare flussi di lavoro flessibili, che possono passare senza soluzione di continuità da un prodotto all’altro, reggendo al contempo la sfida del risultare economicamente vantaggiosi. La trasformazione digitale, il colle- gamento sempre più forte tra il mondo OT e IT e l’automazione saranno, quindi, una chiave in- dispensabile per ottimizzare i costi di gestione e mantenimento degli impianti, ma non a scapito delle persone. Le macchine sapranno elevare le capacità e il potenziale umano ancora più di prima” ha evidenziato Fraticelli. Innovare nella sostenibilità E non è tutto, perché la trasformazione digi- tale porta verso la sostenibilità, come dimostra l’esempio di Cleca, azienda che è punto di rife- rimento nel settore alimentare: “Da processi ba- sati sui principi di efficienza e di ottimizzazione della capacità produttiva, siamo gradualmente passati alla sostenibilità intesa come linea guida di tutto il nostro percorso evolutivo” ha rivelato Michele Franceschini, COO di Cleca. “L’attenzione ora è rivolta verso l’efficienza energetica, la riduzione degli sprechi e la lean production: sono queste le leve che, a loro volta, scatenano l’innovazione”. La riduzione del consumo di energia e di materia prima e la diminuzione degli sprechi e dei rifiuti ha infatti un impatto positivo sui ricavi, da qui l’obiettivo di raggiungere una produzione sostenibile a guida del processo di innovazione aziendale. Il traguardo è raggiungibile attraverso molteplici strumenti digitali, che però non possono prescin- dere da una connessione: quella tra strumenti OT, fisici e IT, ecosistemi che possono rimanere se- parati, ma che vanno necessariamente collegati nell’ottica della digitalizzazione della fabbrica. Per favorire questo Omron propone il concept ‘iAutomation’, dove la i sta per ‘integrato, intel- ligente e interattivo’, logica condivisa con di- stributori e system integrator partner. “Il trend della digitalizzazione richiede la creazione di servizi avanzati, che noi chiamiamo i-belt, fon- dati sulla data science, che integrano nell’eco- sistema Omron uomo, macchina e digitale” ha concluso Fraticelli. FasThink - www.fasthink.com Kaizen Institute - https://it.kaizen.com Omron - https://industrial.omron.it Organizzato da Omron in collaborazione con FasThink e Kaizen Institute, l’evento si è tenuto presso l’Innovation Lab (Ilab) Omron di Milano

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