Automazione Oggi 455

26 | GIUGNO-LUGLIO 2024 AUTOMAZIONE OGGI 455 Panorama AUTOMAZIONE OGGI S econdo un recente rapporto curato da McKinsey per il World Economic Forum, entro il 2035 la space eco- nomy raggiungerà 1,8 trilioni di dol- lari: quasi il triplo rispetto al valore del 2023, con un tasso di crescita medio del 9% annuo; questa crescita sarà in gran par- te basata su tecnologie spaziali e/o abilitate come comunicazioni; posizionamento, osser- vazione della Terra. In effetti, l’economia spaziale sta passando da una posizione di nicchia a fattore onnipresente nell’economia globale, creando valore per mol- teplici industrie e fornendo soluzioni per molte delle sfide più urgenti del nostro tempo. Più precisamente, la realtà di cui parla il rapporto McKinsey è quella che ormai viene denominata New Space Economy, secondo una terminolo- gia coniata nei primi anni 2000 per distinguere le attività commerciali e i nuovi attori emergenti da quelli tradizionali e dagli operatori storici del settore. Questi ultimi erano spesso legati alla di- fesa ed erano strettamente legati alle agenzie governative (si pensi alla Nasa o alla nostra ASI) e lavoravano su progetti della durata limitata e dipendenti da appalti pubblici. Al contrario, come spiegava il rapporto preparato dall’Oecd per il 4º Space Leaders’ Meeting del G20 di Ban- galore, gli attori del new space, grandi e piccoli, hanno portato con sé finanziamenti e strategie di innovazione prese da altri settori e in genere presentano una o più delle seguenti caratte- ristiche: un’elevata dipendenza dal capitale privato, con gli stessi miliardari dell’economia digitale (i vari Musk, Besoz, Branson…) a gui- dare la corsa; una capacità di sfruttare al mas- simo i processi di produzione snella e i modelli di business digitali; la prontezza a immettere sul mercato nuovi prodotti e servizi nati dalla convergenza tra digitale e tecnologie spaziali. In realtà, osserva ancora l’Oecd, i confini tra vecchi e nuovi attori spaziali non erano chiari fin dall’inizio e sono sempre più vaghi, perché anche gli operatori storici si rinnovano per adattarsi ai nuovi trend e i nuovi arrivati si in- seriscono sempre più stabilmente nel sistema tra il mercato e le istituzioni. In termini di at- tività economiche, le attività del new space si collocano sia a monte sia a valle dell’intero scenario: le prime coprono attività fondamen- tali come produzione e lancio; le seconde sfrut- tano dati e segnali provenienti da infrastruttura space based. Ci sono poi attività parzialmente nuove, come il dispiegamento di costellazioni satellitari in orbita bassa per comunicazioni a banda larga; la produzione e il lancio di satelliti miniaturizzati e le relative applicazioni; attività Mario Gargantini New Space Economy Ad accendere i motori della new space economy è certamente l’innovazione tecnologica che nel caso dello spazio assume una dimensione ancor più rilevante e si sviluppa in più direzioni Fonte: foto Shutterstock Nel caso dello spazio, le attività di trasferimento tecnologico sono classificabili in due tipologie: da spazio a terra (spin-out) e da terra a spazio (spin-in)

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