Automazione Oggi 454

Panorama MAGGIO 2024 AUTOMAZIONE OGGI 454 | 29 sono progettati per essere flessibili e adattabili, in grado di affrontare una vasta gamma di com- piti e ambienti. La loro capacità di cambiare forma e adattarsi a oggetti delicati li rende ide- ali per applicazioni in settori come la sanità, l’in- dustria alimentare, la ricerca e l’assistenza agli anziani. Di fondamentale importanza l’aspetto riguardante la sicurezza: grazie alla loro natura morbida e flessibile, i soft robot sono intrinse- camente più sicuri da utilizzare vicino agli esseri umani rispetto ai robot tradizionali, che spesso sono rigidi e possono causare danni in caso di contatto accidentale. E poi non va sottovalu- tato il grado di automazione che offrono: i soft robot possono migliorare l’automazione in vari settori, consentendo di eseguire compiti ripeti- tivi in modo più efficiente e affidabile, con una maggiore produttività e una riduzione dei costi operativi. I soft robot sono particolarmente promettenti nel settore medico, dove possono essere utilizzati per interventi chirurgici mini- mamente invasivi, riabilitazione e molte altre applicazioni. Per esempio, i dispositivi robotici morbidi possono assistere nel trattamento o nella simulazione di condizioni come malattie cardiovascolari, stenosi aortica e disabilità agli arti causate da malattie come la SLA. Hanno il potenziale di migliorare la terapia mirata per la rigenerazione cardiaca nelle malattie car- diache ischemiche, con il vantaggio di essere conformi ai tessuti naturali degli esseri umani e degli organismi viventi. Con l’avanzamento della tecnologia dei materiali e dell’intelligenza artificiale, sono stati sviluppati nuovi materiali e algoritmi che consentono la creazione di soft robot sempre più sofisticati ed efficienti, alimentando ulteriormente la domanda. Gli esoscheletri, per esempio, hanno il potenziale di proteggere gli operatori nei magazzini o in produzione, ma anche di prevenire dolori alle spalle, alla schiena, al collo e da lesioni legate al sollevamento pesante e ripetitivo. In quest’ottica, diversi ricercatori stanno svilup- pando robot indossabili morbidi che imitano i movimenti muscolari. Nel settore del food, poi, è interessante lo sviluppo di pinze morbide ad alimentazione pneumatica ideali per alimenti fragili che potrebbero essere danneggiati da robot rigidi: un ambito, questo, con grandi po- tenzialità. L’opinione dell’esperto Per approfondire queste tematiche abbiamo posto alcune domande a Pietro Pustina, dot- torando in automatica, bioingegneria e ricerca operativa – curriculum Automatica, del Dipar- timento di Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale, dell ’Università La Sapienza di Roma ( www.uniroma1.it ). In che modo la soft robotics sta cambiando il paradigma dell’interazione uomo-robot, in par- ticolare per quanto riguarda la sicurezza nell’uso quotidiano e in ambienti di lavoro? Pietro Pustina : La soft robotics rappresenta una promettente frontiera per rivoluzionare il modo in cui interagiamo con le macchine. Ri- spetto ai robot tradizionali rigidi, i soft robot offrono diversi vantaggi che aprono la strada a nuove possibilità di collaborazione uomo-mac- china. Infatti, la flessibilità e il peso contenuto rendono i soft robot più sicuri, implementando un meccanismo di sicurezza passivo e quindi intrinsecamente robusto. In caso di collisione, il rischio di lesioni è ridotto in modo significa- tivo, consentendo di lavorare a stretto contatto con le persone, anche in ambienti non control- lati come case o ospedali. Allo stesso tempo, la deformabilità permette a questi robot di adat- tarsi alle forme e ai movimenti umani, renden- doli più intuitivi e facili da utilizzare. In ambito lavorativo, i soft robot potrebbero collaborare con le persone in modo fluido e sicuro, senza la necessità di barriere di protezione. Inoltre, questi hanno le caratteristiche fisiche per com- piere movimenti agili e complessi, impensabili per i robot rigidi, come navigare in ambienti ri- stretti. Queste caratteristiche possono consen- Fonte: foto realizzata con ShutterstockAI I soft robot sono progettati per essere flessibili e adattabili, in grado di affrontare una vasta gamma di compiti e ambienti Pietro Pustina, Dipartimento di Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale, Università La Sapienza di Roma

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