Automazione Oggi 454

MAGGIO 2024 AUTOMAZIONE OGGI 454 | 149 l Digital Service Act, Reg. UE 2022/2065, è un nuovo rego- lamento europeo nato con l’obiettivo principale di disci- plinare il mondo della comuni- cazione online, rendendolo maggiormente trasparente. Accanto allo stesso è nato il Digi- tal Markets Act, Reg. UE 2022/1925, teso alla regolamentazione del mercato online, in par- ticolare dei grandi e-commerce. I due nuovi regolamenti europei hanno dato vita insieme al c.d. Digital Service Package. A chi si applica il Digital Service Act? Ai soggetti che esercitano attività di inter- mediazione online, tra cui, per esempio, e- commerce, social network, piattaforme di condivisione di contenuti, app store, piatta- forme di viaggi e alloggi online. Per tutti i soggetti ai quali si applica il regola- mento sono previsti degli specifici obblighi, alcuni mirati a evitare la pubblicità inganne- vole, altri tesi a evitare una profilazione non giustificata dell’utente; inoltre, soprattutto, i nuovi doveri introdotti hanno la finalità di re- sponsabilizzare gli intermediari online, obbli- gandoli a collaborare con le autorità locali e a creare dei sistemi di reclamo e di risoluzione delle controversie interni. Per le piattaforme di grandi dimensioni, i c.d. Vlop (Very large online platform), che superano i 45 milioni di utenti, gli obblighi si fanno più stringenti; in particolare, tra di essi troviamo quelli di: divulgare il funziona- mento degli algoritmi; garantire adeguate ri- sposte per la rimozione di contenuti illegali; raggiungere una maggiore trasparenza for- nendo alle autorità rapporti dettagliati sulle attività di moderazione dei contenuti, sulle decisioni di rimozione, sulle segnalazioni ricevute e sulle azioni intraprese in risposta alle valutazioni del rischio. Inoltre, il regolamento ha previsto due nuove figure con funzioni di controllo sugli adem- pimenti richiesti dal Digital Service Act. La prima è quella del Compliance Officer, una figura interna all’impresa con obblighi di sorveglianza nell’adempimento del regola- mento; la seconda è quella del Digital Ser- vice Coordinator, un’autorità che ogni Stato membro dell’Unione Europea dovrà preve- dere, con funzioni di sorveglianza mediante poteri ispettivi e gestione dei reclami. Cosa si rischia se non si rispetta il Digital Service Act? Si rischiano sanzioni fino al 6% del fatturato annuo, oltre che richieste di risarcimento danni ricollegabili al compor- tamento illecito nelle piattaforme. Dal 17 febbraio 2024 le norme previste dal Digi- tal Service Act si applicano a tutte le piat- taforme, ma già dalla fine di agosto 2023 queste norme si applicano alle piattaforme inserite nell’elenco Vlop. Dall’emissione del regolamento i grandi operatori online non sono rimasti indifferenti ai nuovi obblighi. Amazon, per esempio, si è opposta alla decisione della Commissione Europea che l’ha incluso fra i Vlop. La società, in parti- colare, sostiene di non essere, nell’ambito della vendita al dettaglio, il più grande ri- venditore in nessuno dei Paesi dell’Unione Europea. Infatti, vi sono altri operatori più grandi, che non sono stati inclusi nella lista. Secondo Amazon, dunque, il suo in- serimento nella lista Vlop comporterebbe un’ingiusta penalizzazione rispetto ad altri competitor. La stessa azione giudiziaria è stata intrapresa da Zalando. Sulla questione si è di recente espresso il Tri- bunale dell’UE, che ha accolto la richiesta di Amazon di sospendere un requisito del Di- gital Service Act che avrebbe imposto all’a- zienda di rendere pubblica una biblioteca di annunci pubblicitari, ma per il resto ha ri- fiutato il provvedimento d’urgenza. In ogni caso, la Commissione europea applicherà il Digital Service Act insieme alle autorità nazionali, che vigileranno sulla conformità delle piattaforme stabilite nel loro territorio. La Commissione è principalmente respon- sabile del monitoraggio e dell’attuazione degli obblighi aggiuntivi applicabili ai Vlop, come le misure volte ad attenuare i rischi sistemici. In breve, l’obiettivo ambizioso del Digital Service Act è sicuramente quello di tutelare i diritti fondamentali dei cittadini europei, garantendo loro un maggiore potere di controllo e di scelta nell’utilizzo delle piat- taforme online, e di proteggere le persone più fragili, come i minori, limitando la cir- colazione online di contenuti illegali. Allo contempo, per i fornitori dei servizi digitali vi sarà una maggiore certezza giuridica con un unico insieme di norme europee. I Le novità introdotte dal Digital Service Act Cristiano Cominotto Studio legale A.L. Assistenza Legale @cristiano-cominotto AUTOMAZIONE OGGI AVVOCATO

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