Automazione Oggi 453
APRILE 2024 AUTOMAZIONE OGGI 453 | 95 ono cominciate le spedizioni del visore per realtà virtuale Apple Vision Pro: è davvero questa la notizia più importante che viene oggi dall’America. Ho provato alcuni visori per la realtà virtuale (VR), configurati per la formazione degli opera- tori e per i tecnici della manu- tenzione: andavano bene. Ne ho provati molti anche per la realtà aumentata (AR), per delle applicazioni in produzione: erano davvero carini, ma non avrei mai pensato che avessero un’applicazione pratica. Tutti i podcast e i blog specia- listici di tecnologia si sono ri- empiti di idee su questo nuovo prodotto di Apple. Nella mag- gior parte dei casi, erano anche stati provati. Guardare film, so- prattutto quelli appositamente pensati per questi dispositivi, sembra costituirne l’utilizzo principale. Un esperto lo ha uti- lizzato per leggere articoli e blog; un’altra ha parlato di come le finestre del suo computer fossero davvero grandi davanti ai suoi occhi e di come potesse vederne davvero tante: sarà fantastico per il multitasking, ha detto. Ma, secondo me, il multitasking non è poi una buona cosa. E allora, venendo a noi, come si possono utilizzare gli Apple Vision Pro nel manifattu- riero? Forse per progettare? O magari per il training? Ma al momento sonomolto costosi; non vi suggerirei di affrettarvi a comprarli, quando saranno disponibili in Italia. Alla ricerca di apertura e interoperabilità L’ARC Industry Forum si è tenuto nuova- mente a Orlando la prima settimana di feb- braio. L’Open Process Automation Forum (Opaf) tiene un evento annuale dove rac- conta i progressi conseguiti nell’ultimo anno; di certo hanno lavorato molto: ci sono stati due annunci relativi a questa attività. In primo luogo, Rockwell Automation ha an- nunciato che i suoi clienti sono alla ricerca di soluzioni aperte e interoperabili; ha quindi deciso di aderire e collaborare con Opaf; inoltre, ha tenuto a sottolineare come i suoi prodotti software supportino pienamente OPC UA come tecnologia aperta. In secondo luogo, Schneider Electric ha an- nunciato un’estensione del suo EcoStruxure Automation Expert con il framework DCN. Ha collaborato con Red Hat e Intel, che ave- vano creato una nuova piattaforma edge industriale. Questo prodotto edge viene di- stribuito con il software DCN di Schneider. Il framework è costituito da due componenti principali: una ACP (Advanced Computer Platform), che supervisiona il carico di la- voro a livello di controllo, fornendo le capa- cità di controllo e automazione necessarie per distribuire i carichi di lavoro in modo sicuro e programmatico, insieme a funzio- nalità di virtualizzazione e monitoraggio; e DCN, ovvero sistemi industriali a basso con- sumo, che utilizzano processori Intel Atom serie x6400E, dedicati all’esecuzione dei controlli e progettati per carichi di lavoro di criticità mista. Il caso Boeing Infine, voglio affrontare la questione della Boeing, che ha avuto ulteriori problemi con il 737MAX in un podcast che potete tro- vare su Overcast o Apple Podcast, o ovun- que troviate podcast. In questo caso, una sezione del finestrino è esplosa durante il decollo; sono state ordinate delle ispezioni, come d’obbligo; la direzione della Boeing ha risposto che aumenterà le ispezioni du- rante la produzione. In una vita precedente sono stato responsa- bile del controllo qualità. Ho imparato che la qualità non si ottiene con le ispezioni: innanzitutto, occorre sia insita fin dalla fase di progettazione; quindi, il sistema messo in atto è di qualità. Il management della Boeing sostiene da molti anni che l’azienda è ‘prima di tutto business’ e poi ingegne- ria: sappiamo che il business deve prima di tutto servire i clienti; i profitti vengono di conseguenza, quando il sistema viene pro- gettato e applicato correttamente. S Gary Mintchell , gary@TheManufacturingConnection.com , consulente ed esperto di tecnologia, fondatore e responsabile di The Manufacturing Connection ( www.TheManufacturingConnection.com ) , puoi seguirlo su Twitter @garymintchell AUTOMAZIONE OGGI AUTOMAZIONE USA Realtà virtuale e aumentata: gli Apple Vision Pro
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