Automazione Oggi 453
Tavola rotonda APRILE 2024 AUTOMAZIONE OGGI 453 | 63 MD & country sales leader Italy di Eaton ( www.eaton.com/it ), Elio Bolsi , gene- ral manager di wenglor sensoric italiana ( www.wenglor.com/it ), Gabriele Di Bella , re- sponsabile Sustainability/ESG e responsabile di impatto di Termo ( https://termo.com ) , Alessan- dro Redavide , responsabile marketing e com- munication Robotics, Drives Motion & Controls di Yaskawa ( www.yaskawa.it ) , Raffaella Ghiz- zoni , Sustainability manager di Siemens Italia ( www.siemens.com/it/it ) . Quali sono i fattori chiave che definiscono un’a- zienda sostenibile? Stefania Iandolo : In generale, possiamo dire che le aziende sostenibili si distinguono per vari fattori chiave, tra cui: riduzione dell’im- patto ambientale, adottando pratiche a basse emissioni di carbonio e riducendo gli sprechi di risorse; responsabilità sociale, coinvolgendo attivamente le comunità locali, promuovendo la diversità e garantendo condizioni di lavoro etiche; efficienza operativa, ottimizzando i processi per ridurre i costi e l’impatto am- bientale; trasparenza e governance etica, adottando politiche trasparenti e pratiche di business etiche; non ultima, per importanza, un’innovazione sostenibile, sviluppando prodotti e soluzioni che riducono l’impatto ambientale e contribuiscono a uno sviluppo sostenibile. Questi concetti sono chiaramente espressi nella nostra strategia di sostenibilità e trasformati in sei impegni a lungo termine comunicati ai nostri stakeholder e sui quali veniamo misurati. Paola Casiraghi : La sostenibilità è per Rittal una responsabilità aziendale e sociale nei confronti dell’ambiente, della popolazione, ma anche una responsabilità nello sviluppare, produrre e commercializzare prodotti, soluzioni e processi sostenibili. È un tema molto sentito, tanto che già nel 1989 è stato inserito tra i nostri principi aziendali. Uno di essi infatti recita: “Siamo con- sapevoli della nostra responsabilità nei confronti dell’ambiente che ci circonda ed è per questo che vogliamo contribuire alla sua salvaguardia e al suo miglioramento”. Chiara Rovetta : La sostenibilità è molto più di una semplice pratica. È una vera e propria filoso- fia che guida l’azienda nelle proprie pratiche di governance, di gestione della forza lavoro, di im- patto sociale e ambientale. La visione congiunta e strategica di queste tre dimensioni è il vero fattore abilitante della sostenibilità, intesa come capacità di proiettarsi nel futuro arricchendo ciò che si ha intorno. Pasquale Lambardi : Stiamo vivendo in un’era di rivoluzione tecnologica, dove le potenzialità del digitale sembrano non avere più confini per gestire e, anzi, migliorare il nostro quotidiano, sia personale sia professionale. E ciò anche in rela- zione alla sostenibilità, un aspetto per il quale è molto importante non scordarsi il ruolo centrale dell’uomo. La digital transformation o, meglio, la digital evolution, e l’utilizzo delle nuove tec- nologie non possono prescindere dal fattore umano. Qualsiasi progetto deve essere guidato da persone, tra i cui obiettivi, vi è anche quello di scrivere le pagine di un futuro migliore: per l’azienda in cui lavorano, l’ecosistema in cui essa si inserisce, il contesto a cui si rivolge. Il concetto di sostenibilità, che oggi è indiscutibilmente legato a quello di digitalizzazione, perderebbe il suo senso più profondo se così non fosse. Se da un lato i grandi progetti, come quelli che il gruppo Relatech sta portando avanti, contribui- scono amigliorare la competitività delle imprese attraverso una digitalizzazione sostenibile dei loro modelli di business, dall’altro sono un vero e proprio trampolino orientato verso il futuro che, per assoluta necessità di tutti, deve essere sostenibile, per definizione. Per questomotivo, il primo dei fattori chiave che definisce un’azienda sostenibile è il suo ‘Capitale Umano’: è questo il punto di partenza attorno al quale incardinare un efficace modello di crescita sostenibile, che non può fare a meno di ignorare aspetti di re- sponsabilità legati al sociale, all’ambiente e alla gestione in ottica etica. Relatech, infatti, in linea con il proprio bilancio di sostenibilità ESG, pone al primo posto della propria catena del valore lo human capital, patrimonio indiscusso dell’a- zienda e sul quale riponiamo molta attenzione in termini di investimenti attraverso percorsi di crescita professionali. Alessio Nava : Per valutare la sostenibilità di un’azienda è necessario considerare molteplici fattori. È sicuramente fondamentale allargare il campo e guardare all’intera filiera: con questa consapevolezza, per esempio, Eaton presta la massima attenzione nella scelta dei fornitori, cui chiede di aderire a un Supplier Code of Conduct, e ha preso parte alla Responsible Business Al- liance (RBA). Un altro aspetto da non sottovalu- tare è legato all’impronta ecologica dei prodotti immessi sul mercato. Qui entra in gioco il con- cetto di economia circolare: adottare un approc- cio no-waste cambia radicalmente l’attività di un’azienda, in termini di sviluppo, produzione e manutenzione dei prodotti, allo scopo di massi- mizzarne la resilienza. A richiederlo è anche l’opi- nione pubblica: secondo l’ultimo ‘Circularity gap report‘ , realizzato da Circle Economy Foundation e Deloitte, i dibattiti e gli approfondimenti sul tema sono infatti triplicati negli ultimi cinque anni. Eppure, sempre secondo l’analisi, il tasso di circolarità non segue lo stesso andamento: nel 2018 era infatti al 9,1%, mentre nel 2023 risulta sceso al 7,2%. Molto quindi ancora resta da fare, anche negli ambiti che ci riguardano da vicino, come i settori dell’edilizia e manufatturiero. Ul- timoma non per importanza: la sostenibilità non deve essere ‘solo’ ambientale, ma anche sociale e di governance. Le aziende devono porre la massima attenzione al contesto in cui si inseri- scono e all’impatto che hanno sulla comunità, Paola Casiraghi, marketing manager, Rittal & Eplan Stefania Iandolo, direttore Sustainability, Environment, Real Estate director, Schneider Electric
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