Automazione Oggi 453

Attualità AUTOMAZIONE OGGI 34 | APRILE 2024 AUTOMAZIONE OGGI 453 I danni all’ambiente e gli impatti che ge- nerano su risorse naturali, salute ed eco- nomia si possono ridurre fino al 73% intervenendo su due principali cause, rap- presentate dalla scarsa manutenzione, in primis la corrosione delle vasche interrate, e dall’errore umano. È questo uno dei principali dati che emergono dal rapporto ‘Riscrivere le priorità per la tutela dell’ambiente e della no- stra salute’, redatto da Pool Ambiente, consor- zio di Coriassicurazione nato nel 1979, dopo il disastro ambientale di Seveso, centro d’eccel- lenza nazionale per quanto riguarda il know how su rischi ambientali e sinistri, recente- mente presentato presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati. In particolare, ogni anno, in Italia, si verificano più di 1.000 casi di danno ambientale, provo- cati, in quasi 7 occasioni su 10 (69,1%), dalla scarsa manutenzione (52%) e dall’errore umano (17,1%). Due cause di danno su cui, senza dub- bio, si può facilmente intervenire per riuscire a ridurre in modo drastico e, in molti casi, con investimenti nell’ordine delle poche migliaia di euro, il numero e la gravità degli incidenti. Con l’adozione della PdR UNI 107:2021, prassi volontaria unica al mondo, nata grazie al con- tributo di Pool Ambiente, è addirittura possibile ridurre fino al 73% il numero dei casi di danno all’ambiente. Tra le principali sorgenti troviamo, invece, ser- batoi, vasche e condutture interrate (40,5%), seguiti dalle aree d’impianto, deposito e mo- vimentazione (22,8%), da incendio, scoppio o esplosione (10,1%), e dai reflui industriali (9,9%). Le imprese italiane soffrono, però, di una scarsa presa di coscienza circa l’impor- tanza di dotarsi di una copertura assicurativa completa per i danni all’ambiente: sono solo lo 0,45% quelle che hanno sottoscritto una po- lizza, come emerso dalla recente elaborazione, condotta a livello nazionale, da Pool Am- biente sulla base dei dati Ania-Associazione nazionale per le imprese assicuratrici, relativi all’anno solare 2021. Il danno non è solo ambientale Un’organizzazione priva di una polizza assicu- rativa per la copertura dei danni all’ambiente rischia il fallimento, a causa della necessità di dover sostenere degli interventi d’emergenza e ripristino, che possono arrivare a costare anche diversi milioni di euro. Non di rado, infatti, le imprese rischiano di fallire proprio a causa delle ingenti spese di bonifica: un solo evento d’inquinamento può essere fatale per aziende anche solide e ben strutturate, ma prive di que- sta copertura. Oltre al danno ambientale vi è anche la ‘beffa’ per i contribuenti, perché, se l’impresa fallisce, le spese di bonifica e ripristino restano a carico dello Stato e/o della Regione e, nella gran parte dei casi, gli interventi vengono posticipati per anni in attesa dei fondi necessari, lasciando una ferita aperta nel tessuto urbano. Tutto ciò ha un costo sociale con la perdita di posti di lavoro e una riduzione della qualità della vita nelle aree inquinate, che provoca, nella popolazione, un aumento del rischio di sviluppare gravi patologie, con conseguenze dirette anche sulla sanità pubblica. “Una po- lizza di responsabilità ambientale fa molto di più che garantire il ripristino delle risorse natu- rali danneggiate” dichiara Lisa Casali, manager di Pool Ambiente. “È infatti un importantis- simo strumento di supporto e d’incentivo all’impresa per una corretta gestione dei ri- schi di danno all’ambiente, favorisce un’effi- cace prevenzione dei danni e un tempestivo Mariagrazia Corradini La prevenzione, chiave per proteggere ambiente e salute Secondo quanto emerge dal rapporto di Pool Ambiente 2024, dal titolo ‘Riscrivere le priorità per la tutela dell’ambiente e della nostra salute’, ogni anno in Italia si verificano più di 1.000 casi di danno all’ambiente: manutenzione ed errore umano le cause più frequenti Il danno ambientale, oltre ad avere impatto sulle risorse naturali, comporta anche un costo sociale, con la perdita di posti di lavoro e una riduzione della qualità della vita nelle aree inquinate

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