Automazione Oggi 453

LINEA DIRETTA In BREVE AUTOMAZIONE OGGI APRILE 2024 AUTOMAZIONE OGGI 453 | 23 2023: anno di consolidamento e innovazione Nel 2023 è proseguito il percorso di crescita di SDPro- get Industrial Software ( www.sdproget.it ) giunta a contare 6.680 clienti. Spac Automazione, con la ven- dita di 500 nuove licenze, si è confermato fra i sof- tware più apprezzati; Spac Start Impianti 24, con 400 licenze vendute, è stata la soluzione di progettazione più richiesta, mentre il servi- zio di noleggio dei prodotti, che consente ai clienti di usufruire del software e di una serie di servizi dedicati per un periodo di 12 mesi, ha registrato un significa- tivo incremento, con 112 noleggi di licenze nel settore automazione. Spac Data Web, il servizio di aggiorna- mentomediante sincronizzazione online del database dei componenti, nel 2023 ha visto la distribuzione di 31 pacchetti dati di materiali provenienti da 14 costrut- tori. Sul fronte della formazione, l’offerta si è arricchita di un servizio on demand e sessioni di formazione uni- versitaria. Nuovo board per il triennio 2024/2026 L’Assemblea Generale del Consorzio PI Italia ( https://it.profibus.com/ ) ha nominato un nuovo board per il triennio 2024/2026: eletto presidente Cristian Sartori, country business segment manager Auto- mation Product and System di Siemens Digital Indu- stries in Italia, che succede a Giorgio Santandrea, rimasto in carica dal 2015; riconfer- mati, inoltre, Alberto Sibono e Fabio Fumagalli nel ruolo di vicepresidenti, mentre Giuliano Collodel succede ad Andrea Villa come tesoriere. Nei primi mesi dell’anno il Consorzio ha inoltre accolto 6 nuovi soci, a testimonianza della sua capacità di at- trarre le realtà più promettenti e dinamiche del settore. “Consorzio PI si sta muovendo verso un futuro ricco di sfide ma anche di immense opportunità. La presenza e il contributo di tutti i membri e dei partner sarà es- senziale per continuare a crescere e innovare” ha com- mentato Sartori. Un competence center per l’alluminio La business unit Surface Treatment della divisione Coatings di Basf ( www.basf-coatings.com ) , nota sul mercato con il marchio Chemetall, ha inaugurato a Giussano il Global Alu- minum Competence Center. “La centraliz- zazione delle nostre attività di ricerca e svi- luppo per l’alluminio si tradurrà in tecnologie pionieristiche, che per- metteranno di offrire valore sostenibile e di lungo termine” ha commentato Frank Naber, senior vice pre- sident di Chemetall. Dati dell’ultimo Osservatorio Space Economy del Politecnico di Milano: il 2023 è stato l’anno della corsa verso uno spazio più sostenibile Paola Redili L’economia che viene dallo spazio I l settore spaziale sta diventando sempre più strategico in Italia, per le sue implicazioni sullo sviluppo tecnologico ed economico anche in settori tradizionalmente distanti. Basti pensare che nel 2023 il mercato dei servizi di Osservazio- ne della terra nel nostro Paese ha raggiunto i 230 milioni di euro, con una crescita del 15% rispetto al 2022, trainato dal settore Energy&Utility (27,5%), se- guito da Agricoltura (19%) e Finanza e Assicurazioni (16%). È questo uno dei dati emersi dall’Osservato- rio Space Economy della School of Management del Politecnico di Milano ( www.osservatori.net ) : alla filiera spazio italiana sono riconosciute alte competenze tecnologiche nei diversi ambiti (Os- servazione della terra, Comunicazione satellitare, Navigazione satellitare ed Esplorazione spaziale) e un’integrazione su tutta la value chain, ma questo non basta.“Per la creazione di unmercato nazionale sostenibile e competitivo sul piano internaziona- le è necessario si formi un vero ecosistema” che, al momento, risulta ancora in uno stadio embrionale rispetto ad altri Paesi quali Stati Uniti e Francia, han- no spiegato Paolo Trucco e Franco Bernelli, respon- sabili scientifici dell’Osservatorio. Inoltre, “bisogna aprire la filiera a un maggior grado di collaborazio- ne, sia verso le PMI sia verso end user privati, a cui deve associarsi una maggior integrazione verticale tra tecnologia e servizi”. Le PMI che compongono la filiera spaziale (83% del totale) faticano infatti ad avere le Agenzie Spaziali come clienti, per difficoltà a partecipare a bandi e gare pubbliche. In questo contesto, l’espansione della space economy verso settori non spazio è agli inizi: oggi solo il 10% degli end user si sta interessando a iniziative legate alla space economy, il restante 90% non conosce il tema o non lo percepisce di valore. Passando ai trend tecnologici e commerciali, nel 2023 si è lavorato molto sulla miniaturizzazione dei satelliti, consentendo a un numero crescente di entità di lan- ciare in orbita piccole costellazioni satellitari, avendo completo controllo sulla generazione di dati. L’im- patto della miniaturizzazione si estende nell’accesso allo spazio, arrivando alla diffusione dei cosiddetti micro-lanciatori, di dimensioni più contenute, meno costosi e possibilmente riutilizzabili, concepiti per adattarsi alle esigenze di carico dei satelliti miniatu- rizzati. Un’altra innovazione significativa è l’avvento dei lanciatori stampati in 3D, tecnologia che non solo riduce la complessità dei veicoli spaziali, ma permette anche di abbattere i costi e i tempi di lancio grazie alla diminuzione degli strumenti e attrezzature spe- cializzate richieste. Un altro dei temi centrali è quello dell’intelligenza artificiale: oltre a migliorare velocità e qualità dell’analisi delle immagini che dallo spazio giungono a terra, l’AI è concepita come parte inte- grante dei sistemi spaziali, a bordo dei satelliti, per ridurre la quantità di dati da trasferire e conservare. Infine, il 2023 è stato l’anno della corsa verso uno spa- zio più sostenibile: dalle tecnologie propulsive e ma- teriali innovativi ai servizi in orbita è ormai chiaro che l’utilizzo sostenibile dello spazio è d’interesse comune. Da un punto di vista commerciale, infine, si conferma l’interesse per gli In-Orbit Service: dalla riparazione dei satelliti al rifornimento in orbita, passando per la riallocazione orbitale e l’assemblaggio di componenti 3D. Sull’onda dell’Everything-as-a-Service, anche nello spazio si assiste alla diffusione di modelli di business servitizzati, i cosiddetti ‘Satellite as a Service” (SaaS) e ‘Insight as a Service’ (IaaS). Il primo fa riferimento alla possibilità di trasmettere dati e usufruire di servizi sa- tellitari, delegando le complesse operazioni satellitari e la raccolta di dati a fornitori terzi; con il modello IaaS, in- vece, non solo avviene la trasmissione dei dati satellitari, ma ven- gono anche condivisi i cosiddetti ‘actionable insight’, cioè le infor- mazioni operative che derivano da tali dati. Fonte foto Pixabay_WikiImages

RkJQdWJsaXNoZXIy Mzg4NjYz