Automazione Oggi 452
Attualità MARZO 2024 AUTOMAZIONE OGGI 452 | 35 2024, dunque, dovrà essere estratta dai pro- dotti esausti in misura graduale, ma crescente, una certa quantità di materie prime come litio, rame, piombo, cobalto e nickel. Per dare un’idea degli obiettivi di raccolta delle batterie portatili esauste, la quantità dovrà rag- giungere il 45% del venduto già nell’anno ap- pena terminato, fino ad arrivare a oltre il 70% entro la fine del 2030; per le batterie dei veicoli (non EV) viene concesso un lasso di tempo più esteso, stabilendo di recuperarne il 50% entro fine 2028, per arrivare a fine 2031 a oltre il 60%. Una ‘carta d’identità’ per le batterie più potenti Il nuovo Regolamento richiede che vengano riportate una serie di informazioni volte a iden- tificare meglio la tipologia di batteria destinata agli EV, ai mezzi di trasporto e ai pacchi desti- nati a uso industriale. Ciascuna batteria dovrà essere munita di un ‘passaporto’ contenente tali dati, in modo da consentire il tracciamento di ogni singolo prodotto lungo il suo intero ciclo di vita. Nota particolare è che il Regola- mento prevede la registrazione digitale di tutte le batterie con capacità superiore ai 2 kWh, immesse sul mercato a partire dal 18 febbraio 2027. È estesa invece a ogni tipologia di batte- ria l’apposizione di un’etichetta ove siano ripor- tati i dati riguardanti il fabbricante, il luogo e la data di produzione, nonché tutte le sostanze contenute e classificate come pericolose. Quando sarà operativo il Regolamento? Il nuovo Regolamento delle batterie si applica a partire dal 18 febbraio 2024, tuttavia la sua attua- zione prevede più fasi: la norma UE 2023/1542 andrà ad abrogare la vecchia Direttiva 2006/66/ CE il 18 agosto 2025, è pertanto previsto un periodo di transizione di 18 mesi nei quali gra- dualmente vi sarà un cambio generazionale fra ‘vecchi’ e ‘nuovi’ prodotti. Ciò per dare un tempo sufficiente al comparto batterie, che include pro- duttori, autorità nazionali e organismi coinvolti, per adeguarsi alle procedure di valutazione della conformità e ai requisiti legali essenziali, o di altro tipo stabiliti dal nuovo Regolamento, evi- tando così di cogliere tutti impreparati. Questo periodo di transizione è di estrema importanza poiché i prodotti fabbricati prima o durante questo periodo, rispondenti quindi ancora alla Direttiva 2006/66/CE, una volta terminati, non potranno più essere immessi sul mercato. L’impegno di GP La filosofia di GP abbraccia già da tempo i prin- cipi contenuti nel nuovo Regolamento: i pro- dotti che si trovano a scaffale sono già in linea con le prossime scadenze del Regolamento UE, il che consente all’azienda di proiettarsi in avanti di molti anni. I risultati dell’impegno di GP sono oggi tangibili, come conferma l’ottenimento della certificazione Nordic Swan EcoLabel su di- versi prodotti in vendita. Questa certificazione, con le sue rigide restrizioni e gli altrettanto strin- genti controlli sull’intero ciclo di vita dei prodotti a partire dal sito estrattivo dei minerali utilizzati per realizzare le batterie, è di per sé maggior- mente restrittiva rispetto sia alla normativa vi- gente, sia alla nuova regolamentazione. Inoltre, la volontà di GP è quella di proseguire nella sensibilizzazione di consumatori e clienti finali verso una scelta ragionata e consapevole delle batterie e una corretta pratica per favo- rire il recupero efficace dei prodotti esausti. GP pone particolare attenzione a veicolare al me- glio il proprio pensiero, ritenendo per esempio le scuole un luogo fondamentale per ‘piantare’ e far crescere in modo efficace il ‘seme’ di una conoscenza consapevole nella mente dei gio- vani e delle loro famiglie. Moltiplicare gli sforzi per creare consapevolezza Finora si è parlato di Regolamento e di norme alle quali i produttori dovranno adeguarsi; tutta- via, anche l’operato dei consumatori dovrà favo- rire il nuovo ciclo di vita delle batterie. Riguardo alla quantità di batterie conferite, vi sono stati Paesi europei già nel 2021, come per esempio la Croazia, che hanno superato la soglia del 70%, mentre Lussemburgo e Belgio sono arrivate a oltre il 60% (fonte Eurostat). L’Italia purtroppo si è classificata soltanto 25a. Qual è il problema? Prendiamo per esempio la Francia, 4a classificata con poco meno del 60% di batterie conferite, e che a differenza dei primi tre è un Paese popo- loso, con il quale possiamo meglio confrontarci. Probabilmente le motivazioni sono molteplici, a partire, per esempio, dalla ripartizione del territorio nazionale, tra una miriade di consorzi, mentre la Francia ha istituito un solo ente re- sponsabile di tutta raccolta e del corretto recu- pero dell’esausto. Rispetto al nostro Paese, poi, va anche considerata la presenza in Francia di più efficaci campagne di sensibilizzazione e una migliore risposta da parte dei consumatori. L’Italia ha ancora molto da fare e si potranno raggiungere i risultati attesi soltanto se produt- tori e istituzioni comunicheranno al meglio il messaggio volto a responsabilizzare e rendere più consapevole la collettività sul corretto con- ferimento dell’esaurito, e se gli utilizzatori a loro volta lo recepiranno davvero. GP - www.gpbatteries.it GP ha già ottenuto la certificazione Nordic Swan EcoLabel su diversi suoi prodotti in vendita Riassumendo… I l nuovo Regolamento UE riguarda qualsi- asi tipo di batteria: » portatili e per usi generici (per esempio 4,5 V (3R12), pile a bottone, formati D, C, AA, AAA, AAAA, A23 e batterie a 9 V ecc.); » per autoveicoli destinate all’avviamento e all’illuminazione; » per mezzi di trasporto leggeri; » per trazione EV; » industriali a prescindere da forma, peso, volume, chimica e utilizzo (per esempio sono incluse le batterie destinate agli ESS); » specifiche per essere incorporate o ag- giunte ad altri dispositivi (per esempio batterie per gli smartphone). Regolamento UE 2023/1542
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