Automazione Oggi 451

GENNAIO-FEBBRAIO 2024 AUTOMAZIONE OGGI 451 | 99 intelligenza artificiale ogni giorno fa passi avanti, scopre nuove frontiere, e raggiunge nuovi obiettivi innovativi. Essa indubbiamente ha portatomolti benefici, tra cui una migliore as- sistenza sanitaria, una produ- zione più efficiente e un’energia più conveniente e sostenibile. Questi sono solo alcuni esempi, perché ad oggi l’intelligenza artificiale spazia in ogni campo. Essa però comporta un impor- tante trattamento dei dati personali, pertanto necessita di una regolamentazione. Infatti, nell’Aprile 2021, la Commissione Europea ha proposto un primo quadro normativo dell’U- nione Europea sull’intelligenza artificiale. Ad oggi la legge non è ancora stata definiti- vamente approvata, ma l’obiettivo esposto dal Parlamento Europeo è quello di assicurarsi che i sistemi di intelligenza artificiale utilizzati nell’UE siano sicuri, trasparenti, tracciabili, non discriminatori e rispettosi dell’ambiente. L’o- biettivo ambizioso è quello di creare un ap- parato normativo idoneo a essere applicato anche ai futuri sistemi di intelligenza artificiale. In particolare, in base ai rischi per i dati perso- nali e anche al pericolo per gli utenti utilizzatori delle applicazioni con intelligenza artificiale, si differenzieranno le regolamentazioni: Rischio inaccettabile: tra cui ad esempio, manipolazione comportamentale cognitiva di persone o gruppi vulnerabili specifici come giocattoli attivati vocalmente che incoraggiano comportamenti pericolosi nei bambini; Alto rischio: tra cui ad esempio, i sistemi di intelligenza artificiale riguardanti la gestione e il funzionamento di infrastrutture critiche, o l’istruzione e la formazione professionale; AI generativa: come ChatGPT, che dovrà ri- spettare requisiti di trasparenza; Rischio limitato:  per cui i sistemi di AI a ri- schio limitato dovrebbero rispettare requisiti minimi di trasparenza che consentano agli utenti di prendere decisioni informate. Queste sono le prime anticipazioni sulla legge sull’intelligenza artificiale, che sarà la prima normativa al mondo. Ad oggi, sono ancora in corso i negoziati con i Paesi dell’UE e con il Consiglio per la stesura finale della legge. Sulla questione è intervenuto anche il nostro Garante per la protezione dei dati personali conmemoria del 9 Marzo 2022: il Garante spe- cifica che inogni caso, anche conquesta nuova legge, il Regolamento Europeo n. 679/2016, il c.d. Gdpr, rimarrà la principale normativa di ri- ferimento, che ha rappresentato l’avanguardia nella regolazione del mondo digitale. Nella memoria del 9 Marzo 2022, il Garante presenta anche delle proposte di intervento. Tra questi rilievi troviamo, in relazione agli ob- blighi di conformità dei sistemi di intelligenza artificiale, la richiesta che tali sistemi osservino i principi già espressi e consolidati dal Gdpr, come il principio minimizzazione del tratta- mento. Tale principio prevede che i titolari del trattamento devono raccogliere e conservare i dati solonellamisura strettamentenecessaria al raggiungimento delle proprie finalità. Secondo il Garante, tale principio, “ dovrebbe rappresen- tare un requisito necessario per la stessa autoriz- zazione all’immissione sul mercato europeo ”. Inoltre, sostiene che dovrebbe essere previsto un divieto assoluto di utilizzo di sistemi di intel- ligenza artificiale funzionali a categorizzare le persone in insiemi, sulla base di dati biometrici, dell’etnia, del genere, dell’orientamento poli- tico o sessuale, o ad altri motivi discriminanti. Ribadisce la priorità di prevedere un’auto- rità di vigilanza e controllo a livello europeo nell’attuazione del futuro regolamento, che potrebbe essere individuata nel Comitato europeo per l’intelligenza artificiale, con po- teri indipendenti, potendo agire anche d’uf- ficio qualora riscontri delle violazioni. In tale contesto, sarà fondamentale per l’autorità centrale, interfacciarsi con le autorità di pro- tezione dei dati dei singoli stati europei, la cui competenza potrebbe essere estesa anche all’intelligenza artificiale. Questo sarebbe fon- damentale al fine di garantire un’interpreta- zione coerente alle disposizioni in materia di trattamento di dati personali ed evitare così difficoltà interpretative, nonché garantirebbe una maggiore facilità per l’utente che do- vrebbe rivolgersi alla medesima autorità per i sistemi di intelligenza artificiale che operino su dati personali. Questa scelta rappresenterebbe inoltre un risparmio notevole per gli Stati Membri nell’a- deguamento al nuovo regolamento, infatti, l’individuazione del Garante nell’autorità di controllo permetterebbe un adeguamento normativo maggiormente tempestivo alla luce della precedente esperienza maturata nel processo decisionale automatizzato tipico dell’intelligenza artificiale, ma già presente nell’ambito della privacy. In conclusione, l’intelligenza artificiale e la privacy hanno dei profili di regolamentazione molto simili, e integrando la regolamenta- zione della privacy con il nuovo regolamento europeo per l’intelligenza artificiale si avrà un quadro normativo europeo unico al mondo e innovativo. Dunque, non ci resta che aspet- tare il regolamento. L’ Dati personali e intelligenza artificiale Cristiano Cominotto Studio legale A.L. Assistenza Legale @cristiano-cominotto AUTOMAZIONE OGGI AVVOCATO

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