Automazione Oggi 451
96 | GENNAIO-FEBBRAIO 2024 AUTOMAZIONE OGGI 451 a determinazione dell’inquina- mento che deriva dallo smalti- mento delle batterie, ad esempio delle auto elettriche, è stata, ed è tuttora, oggetto di polemiche su diversi fronti. Sebbene le vet- ture elettriche siano ampiamente considerate una soluzione più sostenibile rispetto ai veicoli tra- dizionali a combustione interna, la gestione ambientale delle batterie esaurite rappresenta una sfida critica. La presenza di materiali tos- sici nei loro componenti, infatti, unita allaman- canza di infrastrutture adeguate al riciclo, ha generato preoccupazioni riguardo a una pos- sibile contaminazione ambientale. Le batterie, che non si limitano a quelle per i veicoli elet- trici, essendo impiegate in una vasta gamma di dispositivi, sono al centro della rivoluzione energetica globale, e renderle sostenibili rap- presenta un elemento chiave nella transizione verso un futuro a basse emissioni di carbonio. La ricerca e lo sviluppo mirano a migliorare l’efficienza energetica, ridurre l’uso di materiali critici e sviluppare processi di riciclo avanzati, contribuendo così a garantire una gestione sostenibile delle risorse e a mitigare l’impatto ambientale dell’industria delle batterie. Su questo tema è scesa in campo l’Unione Eu- ropea che, con il Regolamento (UE) 2023/1542 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 luglio 2023, aggiorna la disciplina sulle batte- rie e rifiuti da batterie in modifica alla direttiva 2008/98/CE (sui rifiuti), al regolamento (UE) 2019/1020 (vigilanza sui prodotti immessi in mercato) e, di fatto, abroga la Direttiva Batte- rie (Dir 2006/66/CE) che aveva determinato un miglioramento nell’efficienza ambientale delle batterie e istituito norme e obblighi co- muni per gli operatori economici. “I regolamenti, come in questo caso, a dif- ferenza delle direttive, si applicano diret- tamente in tutti gli Stati membri dell’UE ed entrano in vigore subito senza at- tendere l’adozione di leggi nazionali” dichiara Pietro Vergani, business unit ma- nager di TÜV Italia ( www.tuvsud.com/it-it ). “Lo scopo del Regolamento è quello di ac- celerare la transizione verso un’economia circolare, con l’obiettivo primario di raggiun- gere l’azzeramento delle emissioni nette di gas serra entro il 2050 nell’ambito del Green Deal europeo, andando a istituire un quadro legislativo unificato e omnicomprensivo dei requisiti per la gestione delle batterie”. Il Regolamento è entrato in vigore diretta- mente nell’agosto 2023, mentre i Regola- menti di Attuazione e i Regolamenti Delegati entreranno in vigore in fasi successive a par- tire dal 2024. Le categorie di batterie impat- tate da questo Regolamento sono tutte quelle distribuite all’interno dell’Unione Europea, ossia: batterie portatili e di uso generale, per autoveicoli, per mezzi di trasporto leggeri, per veicoli elettrici, batterie industriali indi- pendentemente dalla forma, dal volume, dal peso, dalla progettazione, dalla composi- zione materiale, dalla composizione chimica, dall’uso o dalla finalità delle stesse, inclusi i sistemi fissi di stoccaggio dell’energia a batte- ria, batterie incorporate o aggiunte a prodotti o che sono specificamente progettate per es- sere incorporate o aggiunte ad altri prodotti. La visione di ampio respiro, sottesa a questo Regolamento, si lega al piano di azione UE per l’economia circolare e allanuova strategia indu- striale, aventi la finalità di garantire l’intero ciclo di vita dei prodotti in un’ottica ‘Zero Waste’. Non solo, per contrastare la violazionedei diritti umani connessi ai processi produttivi e garan- tire batterie più etiche, le nuove regole introdu- cono un obbligo di diligenza per i produttori. Tra gli obiettivi chiave del regolamento vi sono la necessità di prevedere una dichiarazione di conformità UE (marcatura CE dedicata) e un’e- tichetta obbligatoria sull’impronta di carbonio per le batterie dei veicoli elettrici, le batterie dei mezzi di trasporto leggeri e le batterie indu- striali ricaricabili con una capacità superiore a 2 kWh, l’introduzione di un passaporto digitale per alcune categorie di batterie, degli obiettivi più severi per la raccolta dei rifiuti: per le bat- terie portatili (45% entro il 2023, 63% entro il 2027 e 73% entro il 2030; per le batterie LMT) 51% entro il 2028 e 61% entro il 2031 (Art.69), livelli minimi di materiali recuperati dai rifiuti di batterie e livelli minimi di contenuto riciclato da rifiuti di produzione e di consumo da utiliz- zare nelle batterie nuove. “La nuova gestione sostenibile delle batterie ha fissato obiettivi più rigidi per la loro raccolta e ha prescritto un aumento consistente del tasso di riciclo delle batterie. Secondo le nuove regole, i livelli minimi di cobalto recuperato (16%), piombo (85%), litio (6%) e nichel (6%) dai rifiuti di produzione e di consumo devono essere riutilizzati nelle nuove batterie” ag- giunge Vergani. “È inoltre fondamentale con- siderare che tali requisiti si integrano a quelli di verifica tecnica a garanzia della sicurezza delle batterie in tutte le differenti applicazioni”. A seguito dell’entrata in vigore del Regola- mento UE, le batterie dovranno disporre di un’etichetta indicante la propria impronta di carbonio, rendendo così più trasparente l’impatto ambientale di ogni batteria. Questa servirà anche a garantire che le nuove batte- rie contengano i livelli minimi di determinate materie prime, prescritte come nocive per la salute umana e l’ambiente. Il nuovoRegolamento, inoltre, prescriveunapiù facile rimozione o sostituzione delle batterie. L Sabrina Zapperi, TÜV Italia - Gruppo TÜV SÜD ( www.tuvsud.com/it-it ) AUTOMAZIONE OGGI AO DOMANI Il nuovo Regolamento Europeo sulle batterie
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