Automazione Oggi 451

92 | GENNAIO-FEBBRAIO 2024 AUTOMAZIONE OGGI 451 A livello normativo le comunità energetiche nascono in ambito europeo agli inizi degli anni 2000, con l’emissione della direttiva (UE) 2018/2001 - RED2 - sulla promo- zione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili e della direttiva (UE) 2019/944 sulle regole comu- ni per il mercato interno dell’energia. Sono poi seguiti diversi atti normativi e regolamentari a livello nazionale, nei vari paesi per il recepi- mento di queste direttive. Di fatto le Comunità Energetiche hanno un’origine più antica: nel 1997, a Schönau in Baviera, nasce una comu- nità che si affranca dai monopoli energetici e si autodetermina, sia sul piano economico, sia su quello ambientale ed energetico. I cittadini da ‘consumer’ divengono ‘prosumer’. Una Comu- nica Energetica Rinnovabile (CER) può essere definita come ‘un’associazione’ che produce e condivide energia rinnovabile, per generare e gestire in autonomia energia verde a costi van- taggiosi, riducendo nettamente le emissioni di CO 2 e lo spreco energetico. In Europa, esiste una federazione delle cooperative energetiche che ne raccoglie circa 1.900 per un totale di ol- tre 1,2 milioni di cittadini. Come possono, le CER, contribuire alla Solidarietà Energetica? Il concetto di Cuneo Energetico I costi dell’energia, per riscaldamento ed elet- tricità, non incidono affatto in maniera propor- zionale al reddito delle famiglie, quelle meno abbienti sono più penalizzate. Le loro condi- zioni si sono ulteriormente aggravate dall’in- cremento dei costi dei combustibili fossili e le relative ricadute sulle bollette energetiche, a causa di contingenze internazionali, legate alla ripresa della domanda, all’aumento di costo delle materie prime connesso anche alla guerra in Ucraina e il conseguente effetto sull’inflazione che penalizza in particolare i redditi più bassi. La bolletta di un’abitazione di 100 m 2 localizzata nel Centro-Nord per il riscaldamento a metano, prima della crisi, era dell’ordine di 1.500 euro l’anno. Con l’inflazione è circa raddoppiata. Per elettricità il costo era intorno ai 750 euro, e con l’inflazione ha raggiunto i 1.300. Un ricarico di bollette, complessivamente di oltre 2.000 euro l’anno, insostenibile soprattutto per le fami- glie monoreddito con stipendio mensile di 1.300/1.500 euro (stime giugno 2023). Si pone un obiettivo di solidarietà verso coloro che sono più penalizzati: obiettivo che potremo definire come ‘Solidarietà energetica’. Le CER possono dare una risposta efficacie a questo scopo. Come funziona una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) Per costituire una CER è necessario individuare l’area dove si intende installare l’impianto di produzione, che deve essere in prossimità dei consumatori. In linea di massima, i terreni indu- striali in disuso sono particolarmente indicati, così come lo sono edifici residenziali, commer- ciali, di tipo privato e pubblico. Ne possono far parte semplici cittadini, attività commerciali, pubbliche amministrazioni, piccole e medie im- prese. I membri della comunità possono essere persone fisiche o giuridiche e più in generale Comunità energetiche Vediamo cosa sono le Comunità Energetiche, come nascono e a cosa servono Tutorial AUTOMAZIONE OGGI Evaldo Bartaloni Comitato tecnico scientifico di Automazione Oggi, Fieldbus&Networks e Soluzioni Software per l’Industria Una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) può essere definita come 'un'associazione' che produce e condivide energia rinnovabile, per generare e gestire in autonomia energia verde a costi vantaggiosi Fonte: foto Shutterstock I soggetti delle CER Prosumer Intestatario dell’officina elettrica di produzione ove prevista dalla Normativa vigente, nonché l’intestatario delle autorizzazioni alla realizza- zioneeall’eserciziodell’impiantodi produzione. Poiché vale la regola ‘un produttore, un con- tatore’, prosumer è colui che autoconsuma prioritariamente l’energia elettrica prodotta. Consumer Membro della CER che continuerà ad av- valersi del proprio fornitore di energia elettrica, ma usufruirà di una parte dell’in- centivo riconosciuto dal GSE su tutti i KWh consumati contemporaneamente alla pro- duzione. Quindi non si tratta di consumo diretto ma consumo virtuale. Proprietario dell’impianto Può essere il prosumer ma può essere anche un terzo che mette a disposizione della CER l’impianto. È però indispensabile che l’im- pianto risulti nella disponibilità e sotto il controllo della CER.

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