Automazione Oggi 451

Panorama GENNAIO-FEBBRAIO 2024 AUTOMAZIONE OGGI 451 | 31 gica, abbiamo in mano strumenti potenti che ci permettono di migliorare la produttività e la redditività delle operations, ora dobbiamo imparare a utilizzarli per supportare una pro- duzione sostenibile. Revamping, retrofit e nuove installazioni Fino a qualche tempo fa, per essere competi- tivi era necessario investire per ammodernare macchinari e attrezzature, che pagavano uno stato di obsolescenza diffusa, che la cultura dell’automazione puntava ad eradicare. L’inda- gine 2021 di Ucimu-Sistemi per produrre sullo stato del parco macchine utensili e sistemi di produzione dell’industria italiana indica un’età media di 14 anni e 5 mesi, l’età più alta mai registrata dal 1975. Il 48% dell’installato conta un’età superiore ai 20 anni, mentre le mac- chine che hanno meno di 5 anni sono circa il 16% del totale. Queste ultime, in particolare, sono strettamente correlate ai vari piani di in- centivi fiscali e crediti d’imposta messi a dispo- sizione dal Governo nei vari piani Transizione 4.0 (ex Industria 4.0). Storicamente, accanto alle nuove installazioni, sono sempre esistiti progetti di aggiornamento delle attrezzature esistenti. Il revamping, ossia la ristrutturazione di un macchinario attraverso operazioni di pulizia, rigenerazione dei compo- nenti meccanici e sostituzione dei consumabili, e il retrofit, cioè l’upgrade di un dispositivo attraverso l’innesto di funzioni tecnologiche più moderne e innovative sull’infrastruttura esistente, sono pratiche che hanno sempre go- duto di una certa popolarità nel mondo indu- striale italiano. Remanufacturing: l’ammodernamento sostenibile Oggi, con l’avvento dell’economia circolare e con il focus sulla sostenibilità, si parla di re- manufacturing. In altre parole, si recuperano pezzi e componenti dai macchinari esistenti, si rigenerano e recuperano, e si riutilizzano in nuove installazioni. I vantaggi sono evidenti: economici, certamente, ma anche risparmio energetico e miglior utilizzo delle risorse esi- stenti, con conseguente riduzione delle emis- sioni di CO ₂ . Il progetto dell’European Remanufacturing Network, avviato dall’EU sotto l’egida di Hori- zon 2020, prevede che il mercato europeo del remanufacturing verrà valutato 90 miliardi di Euro entro il 2030. La rigenerazione si traduce in un abbattimento dei costi per gli utilizzatori (circa dal 20 al 40% in meno rispetto a un pro- dotto nuovo equivalente), con un aumento dei profitti per i costruttori di macchinari e attrez- zature e una riduzione dell’impronta ecologica della filiera industriale (meno consumi, minore sfruttamento delle risorse, meno rifiuti indu- striali ed emissioni di gas serra ridotte). Non solo: il mercato del remanufacturing po- trebbe arrivare a generare 600.000 nuovi posti di lavoro, in quanto questo tipo di attività ri- chiede ancora oggi una forte componente di skill umane. Si inizia infatti dal testing dello stato di salute dei componenti da recuperare, si passa poi al disassemblaggio, alla pulizia, alla sostituzione delle parti non rigenerabili, al riassemblaggio e al collaudo con emissione di una nuova garanzia. Anche l’attuale scenario internazionale, che pone interrogativi nella re- peribilità di materiali e terre rare, spinge nella direzione del recupero e del riuso. Ma perfino nel caso di materiali meno ’nobili’, come l’ac- ciaio, il trend è quello del riciclo, tanto che l’I- talia è un Paese che in questo ambito riesce a distinguersi, attestandosi al primo posto a livello europeo, con un tasso di riciclo dell’ac- ciaio pari all’85%. A chi giova la rigenerazione? In questo contesto, la sinergia tra settori in- dustriali, istituzioni e società civile diventa essenziale per promuovere la diffusione di progetti di economia circolare, sostenendo l’innovazione e la creazione di modelli econo- mici capaci di coniugare prosperità economica e tutela dell’ambiente. L’Economia della Sostenibilità, attraverso l’im- plementazione di iniziative di riciclo, recupero e revamping di macchinari, si configura dun- que come un pilastro imprescindibile per un futuro in cui lo sviluppo economico si integra armoniosamente con la conservazione del nostro pianeta, e il remanufacturing rappre- senta un importante approccio sostenibile per ridurre l’impatto ambientale, promuovere l’efficienza delle risorse e favorire la transizione verso un’economia circolare. A beneficiare dei vantaggi del remanufactu- ring sono diversi settori industriali, a partire dal mondo del manifatturiero, dove questa pratica consente di prolungare la vita opera- tiva di attrezzature costose, riducendo i costi di investimento e l’impatto ambientale legato alla produzione di nuovi macchinari. Nel settore aerospaziale, il remanufacturing è impiegato per estendere la vita utile di com- ponenti critici, quali motori e parti strutturali degli aeromobili. Ciò aiuta a ottimizzare l’u- tilizzo delle risorse e a ridurre l’impatto am- bientale associato alla produzione di nuove parti. Il remanufacturing viene poi ampiamente uti- lizzato nel settore automobilistico per riparare e riportare in vita componenti come motori, trasmissioni e sistemi frenanti. Ciò consente alle aziende e ai consumatori di risparmiare sui costi dei ricambi, riducendo al contempo la produzione di rifiuti e l’estrazione di nuove materie prime. Nell’ambito dell’elettronica, da consumatori abbiamo visto diffondersi nel corso degli anni progetti per la rigenerazione delle apparecchiature e per il recupero di com- ponenti e parti non obsolete. La rigenerazione di computer, stampanti, telefoni e altri appa- recchi elettronici contribuisce a estendere la vita utile dei dispositivi e a minimizzare il flusso di rifiuti elettronici.

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