AO_450

AUTOMAZIONE OGGI 450 SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA 89 S SI tutorial realtà aumentata e virtuale ‘see-through’, oppure sullo schermo di un PC, di un tablet o di uno smartphone. L’utente può interagire, praticamente in tempo reale, con gli elementi virtuali utilizzando diverse interfacce: a partire dagli schermi tattili dei dispositivi mobili, passando per puntatori dedicati connessi al visore AR, per arrivare ai guanti con feedback tattile o a più moderni sistemi di riconoscimento dei gesti. È ovvia- mente necessario una piattaforma hardware di un certo livello per sopportare il carico computazionale necessario alla complessa ela- borazione delle informazioni che portano dalla ‘lettura’ della scena, alla selezione delle informazioni e alla loro presentazione sotto forma di proiezione o di rendering. Modalità di visualizzazione Dal punto di vista dell’operatore industriale, il principale elemento di differenziazione delle diverse tecnologie di realtà aumentata è la modalità di presentazioni delle informazioni. Si possono distin- guere tre modalità di visualizzazione, qui elencate in ordine di com- plessità e immersività: – Tramite schermi di dispositivi palmari come smartphone o ta- blet. Si parla in gergo di Mobile AR . – Tramite proiezione dei soli elementi virtuali sullo sfondo del piano di lavoro o del macchinario stesso. Questa viene definita Projected oppure Spatial AR . – Tramite occhiali ‘intelligenti’ che proiettano l’immagine dei com- ponenti virtuali direttamente sulla retina dell’operatore, su una lente semitrasparente (occhiali see-through), o su un display ‘cieco’ che riproduce anche l’immagine dell’ambiente reale. Que- sta forma di realtà aumentata viene tipicamente denotata, a se- conda del tipo di visore, con gli acronimi HMD AR (Head Mounted Display AR) o Sthmd AR (See-through HMD AR). La Mobile AR richiede il minor investimento in termini di hardware necessario. Il riconoscimento, la ‘registrazione’ e la presentazione delle immagini avvengono con lamediazione di dispositivi commer- ciali di uso comune, con l’input gestito dalla videocamera integrata, l’interazione resa possibile dallo schermo tattile (o da un eventuale puntatore), mentre l’output viene visualizzato sullo schermo con conseguente impegno di una o di entrambe le mani dell’operatore. Questa tipologia di AR è ben adeguata alle applicazioni di monito- raggio e manutenzione. La Spatial AR fa uso di proiettori digitali e sensori per il rilevamento gestuale che lasciano libere le mani dell’operatore. Il proiettore crea immagini che evidenziano gli elementi su cui operare, gli utensili da utilizzare, valori delle variabili di processo o dei parametri da im- postare, nonché eventuali allarmi, direttamente sul macchinario o sul piano di lavoro. Apparentemente meno tecnologica e immersiva delle altre modalità, la Spatial Augmented Reality offre l’indubbio vantaggio di non richiedere dispositivi individuali, e di non oberare l’operatore con il peso e il fastidio di un visore da indossare per tutta la durata delle operazioni. Elmetti, caschi, o più di recente occhiali semitrasparenti o a proiezione diretta sulla retina, fanno parte delle applicazioni wearable di realtà aumentata e virtuale e offrono una superiore immersività nell’ambiente arricchito da elementi digitali. Si tratta di soluzioni tecnologicamente più complesse che richie- dono hardware avanzato e che secondo alcuni sono ancora sulla via della maturazione. Applicazioni integrate nell’Industria 4.0 La complessità e il costo di un sistema di Augmented Reality inte- rattivo (o Mixed Reality, quando si agisce su un sistema cyber-fisico interagendo con elementi puramente virtuali) non sono un osta- colo insormontabile in ambito industriale e medicale, dove i van- taggi della realtà aumentata compensano ampiamente gli oneri di implementazione. Una ricerca di mercato pubblicata da Facts & Factors lo scorso luglio stima in circa 33 miliardi di dollari il mercato globale dell’Augmen- ted Reality nel 2022. Le previsioni di crescita per fine decennio sono del 40,6% all’anno, per arrivare nel 2030 a un fatturato complessivo di 597 miliardi di dollari. A spingere il mercato sarebbero soprat- tutto le applicazioni in ambito aziendale e industriale, in particolare nei settori aerospaziale, automobilistico e medicale. L’implementazione di applicazioni AR in ambito industriale può portare vantaggi in termini di ottimizzazione delle attività produt- tive, maggior rendimento della forza lavoro, riduzione dei tempi e dei costi di formazione e aggiornamento, semplificazione delle attività di monitoraggio, riduzione dei tempi di installazione e ma- nutenzione, nonché un superiore controllo di qualità. Per poter ottenere il massimo dalle soluzioni di realtà aumentata, è però necessario prestare attenzione alla loro integrazione con le reti Foto: fonte DynamicProjection.com Nella Spatial Augmented Reality (SAR) le informazioni vengono proiettate in maniera dinamica direttamente sul piano di lavoro, sulle macchine o sui pezzi da lavorare o assemblare; sensori dedicati rilevano i gesti dell’operatore

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