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SPECIALE NOVEMBRE-DICEMBRE 2023 AUTOMAZIONE OGGI 450 | 57 stato di funzionamento della macchina. Un altro sistema di controllo delle vibrazioni non è legato all’analisi di parti rotanti; vengono infatti rilevate e analizzate le vibrazioni del corpo esterno del motore o dei cuscinetti: per molte installazioni di motori, questi dati sono già significativi per l’analisi delle condizioni di funzionamento della macchina. I due metodi vengono spesso com- binati per generare informazioni diagnostiche rilevanti. Come regola generale, la misura delle vibrazioni di parti non rotanti è la base per il con- dition monitoring. Queste misure possono inte- grarsi con altri dati (ad esempio: il controllo della posizione delle vibrazioni). In genere, le misure applicate a parti non rotanti sono sufficienti per motori di taglia piccola/media (potenze minori di 15 kW) con cuscinetti a elementi rotanti. In alcuni sistemi la misura delle vibrazioni di parti rotanti può non avere effetti utili. Se la catena ci- nematica dell’asse prevede un giunto elastico, è necessario installare anche sensori esterni. Il test applicativo in collaborazione con Neugart Nello stabilimento Keba di Lahnau è stato alle- stito un banco di test (figura 4) per lo studio di soluzioni di condition monitoring formato dal sistema di controllo KeControl C5 e il servoa- zionamento Keba D3. Neugart è stato il partner ideale per lo sviluppo di test mirati: la serie di ri- duttori epicicloidali PLE, scelti per il test, leggeri ma a elevata rigidità meccanica, costituiscono una soluzione a basso attrito, con un sistema di lubrificazione ottimizzato per cicli produttivi complessi. Prima di testare il sistema in con- dizioni di sovraccarico, allo scopo di generare condizioni usuranti per il riduttore (il ciclo di vita dei riduttori PLE è compreso tra le 20.000 e le 30.000 ore), sono stati acquisiti dati in condi- zioni di utilizzo nominali (coppia di uscita pari a 15 Nm). Per una verifica dei dati acquisiti interna- mente al drive, sono stati anche applicati sensori esterni. In questomodo è stato possibile compa- rare i dati acquisiti dai sensori esterni con quelli letti mediante la soluzione drive-based. Lo step successivo è stato quello di generare condizioni di sovraccarico per aumentare lo stress mecca- nico sul componente, portando la coppia a 18 Nm (sovraccarico al 20%). Dopo 2 mesi di test, non si è evidenziato alcun segno di usura, per cui in accordo con Neugart si è deciso di portare il sovraccarico al 30%. Dopo un ulteriore mese di test, i primi segni di usura sono diventati evidenti e sono stati rilevati tramite il sistema di misura delle bande di frequenza. I vantaggi del condition monitoring drive-based Otto sono i vantaggi che vanta la soluzione. Ini- ziamo con una maggiore continuità di servizio delle macchine: anomalie delle condizioni di funzionamento possono essere rilevate pron- tamente, prevenendo eventuali danni o fermi produzione. Questo incrementa la produttività della macchina, riducendo fermi macchina e ottimizzando i piani di manutenzione. Passiamo all’ ottimizzazione dei costi e dei tempi per ma- nutenzione : ridurre gli intervalli tra i tempi di intervento di manutenzione e intervenire pron- tamente a fronte di deterioramenti delle condi- zioni di funzionamento genera un significativo risparmio di risorse e costi per fermi produzione imprevisti. Operatività friendly e intuitiva: indica- zione visiva dello stato di salute di un’applica- zione facile e intuitiva, mediante visualizzazione grafica di semafori che condensano le diverse informazioni sul funzionamento dell’asse. Inte- grazione sicura nell’ambiente on-site: soluzione locale sviluppata sul drive, che non richiede in- tegrazione aggiuntiva nella rete IT locale, né altri accessi alla macchina o dati di funzionamento. Nessun sensore esterno da aggiungere: nessuna richiesta di installazione e cablaggio di sensori esterni. Un evidente vantaggio specie per pro- getti di retrofit. Implementazione di soluzioni customizzate: la soluzione drive-based consente il confronto con un modello di funzionamento a regime basato su dati e modelli ricavati dalla esperienza della specifica applicazione, consen- tendo così la miglior customizzazione per una soluzione di manutenzione predittiva. Un primo passo verso nuovi modelli di business: il condition monitoring è una proposta basata sul valore aggiunto creato dalla digitalizzazione dei dati di funzionamento di macchine nuove o già in- stallate (retrofit), aprendo nuove prospettive di cross-selling per ulteriori funzioni digitalizzate. Applicazioni di retrofit: veloce integrazione in progetti di retrofit. Non sono richiesti sensori ag- giuntivi da installare e cablare, le funzioni sono eseguite sul drive già installato. Keba - www.keba.com Fig. 4 - Sistema di test con servomotore e riduttore Neugart in condizioni di sovraccarico, sistema di controllo Keba KeControl C5 e servoazionamento Keba D3 Fig. 3 - In alcuni sistemi la misura delle vibrazioni di parti rotanti può non avere effetti utili. Se la catena cinematica dell’asse prevede un giunto elastico, è necessario installare anche sensori esterni Fig. 5 - Visualizzazione dei risultati

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