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Attualità NOVEMBRE-DICEMBRE 2023 AUTOMAZIONE OGGI 450 | 39 certo tutte cose che possono essere realizzate se si collega il mondo fisico della fabbrica a un controllo centralizzato in grado di rilevare con precisione, misurare e interpretare l’ambiente, fornendo quindi in modo sicuro i dati in tutta la fabbrica. Insomma questo è quanto fa Analog Devices: “traduce il fisico in digitale, vale a dire fa dialogare le informazioni con tutto ciò che è presente in fabbrica” come sostiene Martin Cot- ter, president, ADI Emea, senior vice president, Industrial and Multi Markets Business Unit. E infatti, continua Cotter “noi siamo là dove na- scono i dati, siamo alla fonte del dato”. Una posizione comoda per molti aspetti, soprat- tutto per uno in particolare: la sostenibilità. La lotta al cambiamento climatico è una sfida seria per l’industria, dal momento che è proprio l’in- dustria la principale colpevole delle emissioni di carbonio. L’implementazione, ad esempio, di motori e azionamenti ad alta efficienza e l’a- dozione della digitalizzazione rappresentano un’enorme opportunità per ridurre le emissioni di CO₂. Ma anche la tecnologia dei semicondut- tori è un facilitatore, dal momento che può con- sentire di regolare con precisione la velocità e la coppia del motore in base al carico da gestire; del resto, si prevede che i soli progressi nella pro- gettazione dei motori non garantiranno un’effi- cienza energetica ottimale, ma, per progredire, serviranno algoritmi di controllo, frequenza di commutazione ottimale, modellazione digitale e intelligenza artificiale. Per questo i semicon- duttori che, si sa, sono il cervello dei dispositivi moderni, utilizzati dappertutto, dai veicoli elet- trici, agli smartphone, ai robot… potrebbero essere la chiave per risolvere molti problemi di sostenibilità. Certo le tecnologie di ADI non rappresentano i prodotti finali ma, in molti casi, senza queste l’applicazione finale non sarebbe possibile. Vogliamo fare qualche altro esem- pio? I veicoli elettrici non sarebbero utilizzabili senza una tecnologia di gestione della batteria che valuti costantemente lo stato di salute di ciascuna cella, bilanciandola e garantendo che non venga mai sotto o sovra-caricata. Oppure se pensiamo ai robot, o meglio ai cobot, la tec- nologia di ADI può aiutarli a lavorare in modo sempre più sicuro accanto all’operatore con un controllo accurato del movimento. Oppure, sempre nel campo della robotica, la tecnologia di ADI può rendere i robot mobili, gli AMR, in grado di identificare ed evitare gli ostacoli cre- ando ambienti di lavoro più sicuri attraverso un rilevamento della profondità ad alta precisione, controllo del motore di quattro ruote motrici indipendenti, elaborazione e mappatura intelli- gente dell’intelligenza artificiale, comunicazioni ottimizzate e gestione della batteria. Insomma tutta la fabbrica, mano a mano che cambia la sua configurazione, si digitalizza, diventa ‘intelligente’, quando include sen- sori smart connessi, automazione adattiva dei processi, robotica industriale agile, controllo del movimento modulare, monitoraggio dello stato delle risorse in tempo reale... quando ri- esce a sfruttare appieno le potenzialità offerte dai dati e dall’intelligenza artificiale, quando la convergenza tra le reti IT e OT è fluida e sicura, quando insomma i sistemi di automazione di fabbrica e di processo sfruttano le grandi quan- tità di dati generati, allora dobbiamo pensare che il cervello di tutto questo si trova in un se- miconduttore, in un circuito integrato di Ana- log Devices e nelle sue tecnologie. Un futuro sempre più vicino Adi sostiene che, nel prossimo decennio, il ritmo dell’innovazione e della domanda di so- luzioni intelligenti accelererà e potenzialmente raddoppierà le dimensioni del mercato fino a superare i mille miliardi di dollari. Per raggiun- gere questa crescita, è necessario sfruttare la potenza del rilevamento pervasivo, dell’elabo- razione accelerata dall’intelligenza artificiale e della connettività sempre presente per con- sentire ai sistemi di fare tutto, dal rilevamento all’azione, sbloccando nuove applicazioni. E la tecnologia continua, si modifica, evolve, crea opportunità come il metaverso, che rap- presenta una valida opportunità di mercato, pensando che probabilmente riuscirà a en- trare in moltissimi settori nei prossimi anni, in- dustria compresa. L’idea di ADI è che per farci veramente influenzare da lui, il metaverso ha bisogno di essere facilmente accessibile. E quindi proviamo a immaginare che il nostro smartwatch avvisi il nostromedico che qualcosa non va, attivando un appuntamento. In questo mondo, il nostro avatar potrà aspettare in una sala d’attesa virtuale senza il rischio di prendere un raffreddore da un altro paziente e consultarsi con l’avatar del medico o con il medico reale. In- sieme, poi noi e/o i nostri avatar possiamo guar- dare gli stessi documenti, esplorare i risultati dei test e discutere le opzioni di cura oppure il nostro medico si può rivolge in tempo reale a uno specialista che può aiutarci a diagnosti- care. Sarebbe bello. Ma questo è possibile solo se riusciamo a costruire le infrastrutture neces- sarie per sostenerlo. E anche qui Analog Devices ha le competenze per farlo: semplice per chi è sempre stato in prima linea nella pianificazione, progettazione e realizzazione di tecnologie che rendono possibile il… futuro. Analog Devices - www.analog.com In Analog Devices sostengono che nel prossimo decennio il ritmo dell’innovazione e della domanda di soluzioni intelligenti accelererà e potenzialmente raddoppierà le dimensioni del mercato ADI Catalyst è un luogo di ricerca e sviluppo, focalizzato su una forte collaborazione, scambio di idee e sviluppo di soluzioni innovative per aiutare i clienti a risolvere sfide difficili

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