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Attualità SETTEMBRE 2023 AUTOMAZIONE OGGI 448 | 31 cato USA, conseguendo un enorme successo su tutto il territorio: “È il ‘sogno americano’ che si è realizzato” ha concluso Bier. La trasformazione digitale Passando alle considerazioni sul mercato: no- nostante l’automazione e la trasformazione di- gitale siano onnipresenti, tutti i relatori hanno concordato sul fatto che il servizio e il ‘tocco personale’ rimangono comunque centrali. In- dipendentemente dalla posizione che il cliente può detenere lungo l’arco tra analogico e digi- tale, le relazioni solide tra fornitori e produttori continueranno a essere fondamentali: DigiKey si sta impegnando a trovare l’equilibrio giusto con ogni cliente. “Non credo che tutti siano pronti per il digitale puro. Tutti sanno che vi sono dei vantaggi e si possono conseguire maggiori ef- ficienze, ma bisogna essere pronti e arrivare al momento giusto” ha sottolineato Wallace. Infine, un esempio: DigiKey ha recentemente introdotto uno strumento che automatizza l’elaborazione dei preventivi. La maggior parte del team aziendale è stata entusiasta di questo passaggio al digitale, in quanto permette loro di concentrarsi su attività più strategiche; al- cuni membri però non ne sono stati altrettanto convinti, ritenendo che l’automazione togliesse spazio all’interazione personale con il cliente e che, di fatto, aumentasse il lavoro dell’utente fi- nale, obbligandolo a generare il preventivo da sé. Questo per dire che bisogna andare incon- tro alle persone ‘nel punto in cui sono’ nel loro percorso verso la digitalizzazione: “La fiducia è una cosa importante e ognuno ha i suoi partner preferiti” ha asserito Reiter. “Bisogna costruire un rapporto di fiducia con la base dei fornitori e dei clienti, ed è questo che poi aiuta la trasfor- mazione digitale”. Le attuali sfide del settore Come in ogni ambito, anche le aziende del settore elettronico devono affrontare sfide che spesso sfuggono al controllo della singola realtà. I relatori hanno analizzato alcune delle sfide attuali del comparto e spiegato come si sono attivati per ridurne l’impatto. » Diversificare la produzione Prima della pandemia i prodotti dipende- vano in larga misura dagli accordi PAC nella regione Asia-Pacifico. Tutti si sentivano a proprio agio e non riconoscevano la neces- sità di diversificare la produzione. Ora ci si rende conto che una pandemia di portata mondiale potrebbe ripetersi, dunque le aziende stanno lavorando per garantire che non ci si affidi più completamente a un’u- nica area geografica per gli approvvigiona- menti di determinati componenti. » Evitare i colli di bottiglia Anche se a volte sono inevitabili, i colli di bottiglia creano problemi. Le aziende come DigiKey, che hanno una prospettiva e una strategia a lungo termine, sono in grado di mitigare meglio i problemi legati alla supply chain, concentrandosi sull’allocazione delle scorte e disponendo di materiali di scorta a magazzino. » La comunicazione, aspetto fondamentale Affinché l’intero ecosistema funzioni come si deve, è fondamentale che vi sia collabora- zione tra produttore, cliente e distributore, anche se il mercato è instabile. Questa colla- borazione e una comunicazione interattiva, in tempo reale, contribuiscono a livellare la domanda sul mercato. “Durante la crisi, noi clienti abbiamo imparato chi è davvero un partner, non solo un mero fornitore” ha commentato Kolbl. “Abbiamo bisogno di flessibilità e per questo abbiamo stretto una forte collaborazione con DigiKey”. » Cogliere l’opportunità di innovare Quando il Covid ha colpito, esistevano aziende più piccole con molte scorte. Questo ha permesso loro di ‘farsi un nome’, inno- vando con iniziative nuove ed entusiasmanti. “Se c’è un aspetto positivo nella carenza di chip, soprattutto per quanto riguarda le start- up, è che ha permesso a molte aziende che avevano scorte e disponibilità di materiale per creare nuovi chip” ha spiegato Walseth. “Sono ‘usciti allo scoperto’ e sono stati in grado di aiutare molti clienti che non pote- vano rifornirsi dei loro chip abituali”. La prossima generazione di ingegneri, progettisti e maker Il fondatore di DigiKey, nel 1972, era un hob- bista e ingegnere, oggi lo definiremmo un ‘maker’. 50 anni fa essere un maker non era così comune come adesso; attualmente, le barriere d’ingresso e la possibilità di trovare forniture sono più basse che mai e ciò ha aperto la porta a molti giovani desiderosi di entrare nel settore. “Gli insegnanti e gli studenti stanno creando la prossima generazione di prodotti” ha affermato Walseth. “Gli studenti faranno tesoro di quanto appreso nei corsi di elettronica, e appliche- ranno queste conoscenze nel corso della loro carriera, che diventino ingegneri o tecnici... Noi di DigiKey vogliamo sostenere e crescere con gli studenti: sono la generazione del futuro”. E il domani? Le aziende che sanno essere flessibili, evolversi e continuare a tessere relazioni, anche con il passaggio a un ambiente più digitale, pro- spereranno in questo settore in continua evolu- zione: “DigiKey è unottimo fornitore” ha concluso Kolbl. “Non vediamo l’ora di festeggiare i prossimi 50 anni e di affrontare il futuro insieme”. DigiKey - www.digikey.it Recom - https://recom-power.com/en TQ Embedded - www.tq-group.com/de Alla discussione hanno preso parte membri del team di DigiKey e alcuni partner

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