AO 448
Panorama SETTEMBRE 2023 AUTOMAZIONE OGGI 448 | 29 La parola alle aziende A lessandro Bianco, sales manager Smart Energy Phoenix Contact ( www.phoe- nixcontact.com/it-it ) e Sergio Torriani, CEO di Simplifhy ( https://simplifhy.com ) rispondono alle nostre domande. A.O.: Secondo le più recenti stime, i Paesi della UE stanno aumentando la quota di rinnovabili nel loro mix energetico in modo economica- mente sostenibile: ritenete possibile e necessa- rio proseguire su questa strada e incrementare il ricorso alle rinnovabili? Bianco : Non solo risulta essere necessarioprose- guire su questa stradama assolutamente c’è l’e- sigenza di incrementare il ricorso alle rinnovabili. A fine 2022 si registravano 63,6 GW di capacità FER installata in Italia, di cui 3 GW installati nel corso dell’ultimo anno raddoppiando quanto di fatto nell’anno precedente (+125%). Seppur questa crescita rappresenti un punto positivo in termini percentuali risulta, però, ancora decisa- mente troppo bassa in valore assoluto per rag- giungere gli obiettivi ambiziosi al 2030, e cioè di avere una potenza complessiva installata di 125- 130 GW con una quota di generazione elettrica da fonti rinnovabili pari a un 72 - 84%. Torriani : Mi sembra evidente che non solo è necessario, ma è urgente affrontare il pro- blema di rendere la nostra produzione ener- getica più sostenibile e con un maggiore ricorso alle fonti rinnovabili. Attualmente la produzione energetica attraverso fotovoltaico ed eolico può essere considerata tra le moda- lità meno costose di produzione energetica. La loro non programmabilità ne mette a ri- schio il loro utilizzo su vasta scala, mancando nell’energy mix soluzioni in grado di garantire la stabilità di fornitura. Ad oggi questo ruolo stabilizzante può essere svolto solo da impianti gas (anche biome- tano), nucleare e idroelettrico, che consen- tono produzione continua o programmabile. Nel futuro questo ruolo potrà essere coperto sempre di più da batterie di bilanciamento e da elettrolizzatori, che possono trasformare l’energia in eccesso in idrogeno e convogliarlo attraverso reti gas o ritrasformarlo in corrente ove necessario. Queste tecnologie già dispo- nibili rendono possibile aumentare la quota di rinnovabili nel nostro energy mix. A.O.: Quale tra le fonti rinnovabili considerate più promettente dal punto di vista ambientale e più adeguata tecnologicamente per rispondere al fabbisogno energetico su grande scala? Bianco : Non esiste una sola fonte rinnovabile, bensì un mix formato dal fotovoltaico ed eo- lico. Mentre da una parte la capacità produt- tiva derivante dall’idroelettrico ha raggiunto una buona soglia e comunque difficilmente migliorabile, quella derivante dalle fonti PV ed eolico presenta ampi margini di crescita. Pertanto, credo che l’utilizzo di queste due fonti possa rappresentare la soluzione più adeguata sia dal punto di vista ambientale sia da quello tecnologico. Torriani : Il fotovoltaico è palesemente la soluzione che ha moltissimi margini di ap- plicazione e può contribuire in modo molto efficace a una produzione distribuita. Le solu- zioni offshore di eolico e FV galleggiante sono molto interessanti in quanto consentono grandi produzioni di energia senza impattare l’ambiente. Le soluzioni di circolarità (bio- metano, biomasse) devono essere applicate in modo diffuso. Ma, come spesso si indica, l’energia più efficiente è quella che viene ri- sparmiata: le soluzioni di efficienza energetica sono le prime da mettere in atto. La vera risposta è che io non vedo una solu- zione più promettente, ne vedo moltissime che dovranno lavorare insieme. Le tecnologie dell’idrogeno sono il collante tra tutte queste fonti e consentono una conversione energe- tica che permette un efficientamento di que- sto sistema complesso. A.O.: Ritenete che l’industria italiana (e l’intero sistema italiano) sia ‘Fit for 55’, cioè in grado di ridurre le emissioni del 55% entro il 2030? Bianco : L’industria italiana credo sia pronta per adempiere al ‘Fit for 55’, decisamentemeno il ‘si- stema’ Italia. Ad aprile 2023, infatti, la gran parte dei provvedimenti normativi nazionali attesi per il 2022 non è ancora completata. Mancano all’appello la revisione del Pniec, il Decreto FER II, gran parte dei bandi del Pnrr, il Decreto delle aree idonee, il completamento della semplifica- zione dell’iter autorizzativo per impianti FER, il Decreto del Mase per abilitare l’autoconsumo diffuso. In ultimo c’è da considerare la lentezza delle autorizzazioni. Infatti, risultano ancora in attesa di autorizzazione circa la metà dei pro- getti fotovoltaici ed eolici onshore presentati nel 2019 e il 60-65%di quelli presentati nel 2020, con percentuali che sfiorano il 100% per i pro- getti presentati nel 2021 e 2022. Torriani : Ad oggi il sistema Italia non è asso- lutamente ‘Fit for 55’. Sono necessari pesanti modifiche autorizzative che consentano una costruzione di tutti i progetti di produzione da rinnovabili e significativi investimenti nella rete elettrica e nell’infrastruttura del gas e dell’idrogeno per rendere attuabile quanto discusso prima. Alessandro Bianco, Phoenix Contact Sergio Torriani, Simplifhy
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