AO_447

GIUGNO-LUGLIO 2023 AUTOMAZIONE OGGI 447 | 99 l fine di fidelizzare e incentivare i propri dipendenti e dirigenti, le società possono concedere dei bonus aziendali; le tipologie di bonus che si possono applicare sono svariate, con corre- lati benefici fiscali e contributivi: un esempio sono i premi di risultato. Con questa tipologia di bonus, il dipendente avrà diritto a una retribuzione di natura mo- netaria al raggiungimento di certi obiettivi di reddittività, produttività e qualità del lavoro. Il premio viene regolamentato dal contratto collettivo aziendale o territoriale, che prevede i criteri di misurazione e verifica degli incre- menti di reddittività, produttività e qualità del lavoro nel periodo di tempo stabilito. Per il 2023, se il premio non eccede i 3.000 euro lordi annui e il reddito da lavoro dipendente dell’anno precedente non supera gli 80.000 euro, il lavoratore che sceglie di ricevere il premio in busta paga, potrà optare per una tassazione agevolata al 5%. Il premio non sarà soggetto a tassazione se convertito in presta- zioni di welfare (per esempio spese mediche, asilo nido, buoni pasto), pur rimanendo i sud- detti limiti di 3.000 e 80.000 euro. La detassa- zione totale potrà essere altrimenti ottenuta con il welfare puro, il quale non richiede alcun tipo di accordo territoriale o sinda- cale, essendo sufficiente un regolamento aziendale che preveda, al raggiungimento di obiettivi prefissati, i servizi di welfare da offrire ai propri lavoratori. Un’altra possibilità per la società consiste nella concessione di azioni ai propri dipen- denti. I piani di incentivazione azionaria perseguono il fine di fidelizzare e premiare dipendenti e dirigenti. In questo caso le op- zioni sono due: l’azionariato diffuso e le stock option. Il primo si realizza con la concessione gratuita di azioni ai propri dipendenti. Tale offerta, per non essere soggetta a imposta, dovrà essere rivolta alla generalità dei dipen- denti; inoltre le azioni non potranno essere riacquistate dal datore di lavoro o cedute prima che siano trascorsi almeno 3 anni. Il li- mite di esenzione fiscale è fissato a 2.065,83 euro. Nel caso delle stock option, invece, viene concesso al dipendente un’azione o il diritto di acquisito di un’azione a un prezzo predefinito. Tale diritto viene regolamentato; il regolamento del piano può prevedere un periodo minimo di possesso delle azioni o dei diritti di opzione (c.d. vesting period) e al termine di tale periodo il lavoratore ha la pos- sibilità di esercitarne il diritto di trasformare l’opzione di acquisto in azioni vere e proprie e/o di venderle sul mercato. Le stock option vengono disciplinate attraverso la stipula di un contratto tra il lavoratore e l’azienda. Quando il dipendente esercita il diritto di opzione, le azioni rientrano nella sua dispo- nibilità. Il plusvalore ottenuto dall’esercizio dell’opzione sarà soggetto a tassazione, in quanto considerato reddito da lavoro dipen- dente. Pertanto, se la società assegna opzioni a unmanager, che consentono di ottenere 50 azioni al prezzo di 10 euro ciascuna, dopo 2 anni il manager può esercitare l’opzione sulle azioni, che potrebbero aver raggiunto un va- lore pari a 15 euro ciascuna. In questo caso, il plusvalore equivarrà a 250 euro, valore che forma reddito da lavoro dipendente e verrà tassato in busta paga. Un’ulteriore possibilità per le aziende con- siste nell’assegnazione di fringe benefit destinati a tutti i lavoratori dipendenti. Essi consistito in beni e servizi offerti ai dipendenti in aggiunta al compenso in busta paga. I più comuni sono: l’auto aziendale, il cellulare, il PC, i buoni acquisto e i buoni pasto, il servizio mensa, le polizze assicurative, l’assistenza sa- nitaria, i prestiti personali e gli immobili. Per il 2023, se il valore complessivo dei beni sarà in- feriore a 258,23 euro, non sarà soggetto a tas- sazione. Sempre per questo 2023, fra i fringe benefit rientrano anche i 200 euro del bonus carburante, il quale non rientra nella forma- zione del reddito del lavoratore, ma la società dovrà comunque versare, a fronte dell’eroga- zione di 200 euro di bonus carburante, tra i 70 e gli 80 euro di oneri previdenziali. I fringe benefit sono lo strumento ideale per personalizzare i vantaggi a favore dei propri dipendenti, al fine di innalzarne il benessere, con il principale obiettivo di aumentare il li- vello di produttività e la fidelizzazione. A I bonus aziendali: tipologie e benefici Cristiano Cominotto ALP – Assistenza Legale Premium @cri625 AUTOMAZIONE OGGI AVVOCATO

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