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SPECIALE GIUGNO-LUGLIO 2023 AUTOMAZIONE OGGI 447 | 77 Tradizione e innovazione Fin dalla sua nascita, l’azienda ha desiderato portare innovazione nell’industria automobi- listica adottando un approccio mirato a svi- luppare costantemente un nuovo know-how, senza focalizzarsi sul mero sviluppo di sem- plici macchine. Nel corso degli anni, l’azienda ha cercato di diventare partner dei più grandi costruttori d’auto mondiali nella realizzazione di stabilimenti sempre più smart, digitali e ve- locemente adattabili ai rapidi cambiamenti dei mercati. Per queste ragioni, in qualità di part- ner ufficiale di FCA (Fiat Chrysler Automobiles), CPM si è occupata di ridefinire il nuovo layout dell’impianto di carrozzatura, all’interno del preesistente stabilimento Mirafiori, per l’as- semblaggio di un nuovo modello: la Fiat 500 elettrica, simbolo di design, un nuovo veicolo con una veste evoluta, più moderna, giovanile, sostenibile e con contenuti ancora più tecnolo- gici, che segue lo storico modello strettamente concatenato alla motorizzazione del Paese dal lontano 1957. Il progetto prevedeva il recupero dello stabilimento Mirafiori, in quanto impianto considerato culla della storia automobilistica italiana. Un luogo che, nonostante i cambia- menti progressivi e l’adozione di tecnologie innovative per lo sviluppo di modelli sempre più all’avanguardia, preserva quella tradizione e quella storicità uniche e caratterizzanti nel contesto internazionale. D’altro canto, la sfida prevedeva anche di realizzare un nuovo lay- out flessibile e scalabile, che fosse in grado di consentire il passaggio dalla produzione di un modello ICE, ossia da combustione tradizionale (come l’Alfa Romeo Mito) a uno full electric (la Fiat 500 BEV). Dalla fabbrica alla smart factory Il progetto di carrozzatura è stato gestito da CPM in modalità turnkey e ha previsto la for- nitura di un’area dedicata alle preparazioni meccaniche, un impianto di carrozzatura Light Deck e un loop di ProFleet. Nell’ampia area dedicata alle preparazioni meccaniche ven- gono allestiti i cosiddetti ‘pallet’, cioè grandi supporti piani su cui vengono posizionati quei gruppi, come il motore elettrico, le so- spensioni, la batteria, che saranno poi montati sulla vettura. Il Light Deck, ossia l’impianto di carrozzatura, detto anche ‘mariage’, cuore di qualunque fabbrica di automobili che in que- sto caso specifico è stato progettato per le medie produzioni, cioè circa 30 vetture all’ora, è il luogo dove la scocca, finalmente abbinata alle sue parti meccaniche, diventa Fiat Nuova 500 elettrica. Il loop di ProFleet consiste in una flotta di AGV (Automated Guided Vehi- cle) di nuova concezione che, spostandosi tra l’area delle preparazioni meccaniche e il Light Deck, si occupano di caricare le parti mecca- niche della vettura, di scaricarle sulle linee di preparazione, di permetterne le operazioni di assemblaggio e infine di trasferirle alla linea di carrozzatura. Queste tecnologie in combi- nazione tra di loro costituiscono un concetto di produzione altamente innovativo, estrema- mente flessibile e destinato a rivoluzionare il tradizionale concetto di linea di montaggio per l’automotive. Per l’organizzazione del loop di ProFleet CPM si è avvalsa della collaborazione di Sew-Eurodrive, multinazionale specializ- zata nella produzione e commercializzazione di prodotti e sistemi per l’automazione indu- striale, logistica e di processo. “La scelta di Sew- Eurodrive è stata dettata principalmente dal fatto che in passato c’era già stata una colla- borazione su un prodotto similare avviato con successo nello stabilimento di un altro impor- tante costruttore d’auto italiano” afferma Savio Castagno, COO di CPM. “Il ProFleet di Mirafiori rappresenta una soluzione innovativa comple- tamente nuova per CPM, ma sicuramente l’e- sperienza pregressa fatta con Sew-Eurodrive ci ha consentito di partire da basi già consoli- date”. Il veicolo a guida autonoma è volto a tra- sformare un impianto tradizionale di General Assembly in un impianto molto più innovativo e flessibile. La flotta di ProFleet sostituisce in- fatti il concetto di line feeding classico, molto più rigido e vincolante dal punto di vista strut- turale e delle opere civili, e al contempo garan- tisce un altissimo livello di sicurezza. Digitalizzazione e flessibilità grazie agli AGV Gli AGV ProFleet si integrano perfettamente nel modello Industria 4.0 che utilizza tecno- logie sempre più intelligenti per rendere più efficiente la produzione, ma anche per alleg- gerire i carichi di lavoro e demandare alle mac- chine le operazioni più ripetitive. La raccolta e l’elaborazione dei dati generati dagli impianti durante la produzione permettono di inter- venire tempestivamente in caso di necessità, di evitare fermi produttivi, di razionalizzare i consumi e scandire correttamente le attività di manutenzione, evitando sprechi e spese inutili, a vantaggio della produttività. Grazie a questa maggiore flessibilità, lo stabilimento è più veloce da rimodulare, ampliare o anche spostare, all’occorrenza, per un maggiore Gli AGV ProFleet si integrano perfettamente nel modello Industria 4.0 che utilizza tecnologie sempre più intelligenti per rendere più efficiente la produzione, alleggerire i carichi di lavoro e demandare alle macchine le operazioni più ripetitive
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