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Attualità GIUGNO-LUGLIO 2023 AUTOMAZIONE OGGI 447 | 59 un percorso che va oltre il singolo progetto, comprendendone in profondità le esigenze, a volte anche anticipandole, per adattare sistemi ‘standard’ a ogni singolo business model”. Anche l’acciaio si trasforma Il comparto dell’acciaio italiano vanta una lunga tradizione di eccellenza, apprezzata anche all’e- stero, esempio da seguire sia per la modernità dei processi di lavorazione, sia per il modello di business. Già dagli albori ha abbracciato l’idea del riciclo e del recupero, precorrendo i tempi e sposando quel concetto di sostenibilità e circo- larità verso il quale oggi tutti i settori tendono. Si tratta anche di una filiera molto variegata, che vede al proprio interno aziende di ogni dimen- sione, dalle multinazionali alle medie, piccole e micro realtà imprenditoriali, che effettuano la- vorazioni in proprio o in conto terzi, o entrambe, con esigenze di gestione dei processi, della produzione, della supply chain e complessiva- mente del business molto diverse fra loro. Oggi sono due i macro trend del settore, di- gitalizzazione e sostenibilità, come fa notare Luca Fumagalli, direttore dell’Osservatorio Transizione 4.0 del Politecnico di Milano: “L’e- lettrosiderurgia italiana, ‘campione’ mondiale di efficienza e decarbonizzazione, ha saputo innovare i processi di produzione dell’acciaio, per esempio introducendo la produzione ad arco elettrico o l’uso dell’idrogeno verde, e ren- derli più sostenibili grazie al recupero del me- tallo all’interno della catena produttiva, attività che viene svolta da tempo. L’acciaio prodotto vede fra i principali mercati l’edilizia e l’automo- tive, dove oggi si parla molto di sostenibilità ed elettrificazione, sebbene il 75% dell’odierna autovettura sia ancora costituita da materiale metallico. Il 50% va nel telaio, dove però la ten- denza è verso un uso sempre più esteso delle leghe d’acciaio ad alta resistenza e qualità, anche per un discorso di diminuzione del peso in prospettiva elettrica. Un’altra sfida per l’indu- stria dell’acciaio è legata alla certificazione di sostenibilità dei prodotti. La filiera è piuttosto lunga, ma nel momento in cui l’utente finale richiede sempre più spesso la certificazione di sostenibilità, tale richiesta risale lungo l’intera catena, fino al produttore della materia prima. Si tratta di un trend indissolubilmente legato a quello della tracciabilità e trasparenza delle in- formazioni, ovvero della digitalizzazione della filiera in linea con il concetto di transizione ge- mella, ‘twin transition’, insieme digitale ed eco- logica. E qui entra in gioco l’informatica”. Ma non è tutto: “Secondo l’Osservatorio IoT, in Italia vi sono oggi circa 120 milioni gli oggetti connessi, in media 2 a persona, anche se pro- babilmente sono molti di più” prosegue Fuma- galli; “il fatturato di questo mercato è destinato a salire, anche per la parte legata al settore dell’industria, almeno del 20% nei prossimi anni, il che indica quanto le aziende puntino sulla raccolta dei dati. Sul fronte delle piccole e medie imprese, il 58% afferma di aver già av- viato investimenti in IoT, mentre addirittura il 77% delle grandi imprese dice di aver già inve- stito su progetti di questo tipo: il mercato sem- bra aver compreso appieno quale sia il valore dei dati, in quanto dalla loro analisi si possono ricavare informazioni utili a rendere i processi più efficienti e produttivi”. Soluzioni ad hoc “Con il diffondersi del concetto dell’Industria 4.0, le aziende nel mondo ‘metal’, come quelle di altri settori, vogliono poter gestisce il prodotto e i relativi dati lungo l’intero processo produttivo, dall’arrivo del rottame in fabbrica fino alla conse- gna del prodotto al cliente, alla post-produzione e all’after-market, impiegando tecnologie come l’intelligenza artificiale, che sta permeando un po’ tutti i progetti, per l’analisi dei dati. Le nostre soluzioni rispondono a queste esigenze” spiega Stefano Volpato, partner di Regesta Tech. Fornire soluzioni per lo smart manufacturing e la ge- stione del ciclo di vita dei prodotti, aumentando efficienza produttiva, qualità e sicurezza, è l’o- biettivo per il quale è nata Regesta Tech, nuova società del gruppo Regesta con sede a Padova, partner specializzato SAP. “La nascita di Regesta Tech consente al nostro gruppo di presidiare con una propria filiale un territorio di clienti im- portanti come quello del Triveneto” puntualizza Brunelli. “L’azienda risponde all’esigenza di chi chiede maggiore trasparenza nella comunica- zione e gestione dei propri dati e processi. Of- friamo anche soluzioni per il reporting ESG e la responsabilità sociale, il calcolo del carbon foot- print e del consumo di energia per prodotto. Per l’economia circolare, è possibile per esempio già in fase di progettazione prevedere quali saranno i componenti, di un veicolo o di un sistema, che potranno presentare delle criticità in fase di smal- timento; è altresì possibile monitorare i processi ed efficientarli in base a specifici KPI identificati dall’azienda, o intervenire su problematiche concernenti l’attività delle persone”. Regesta Tech lavora inoltre in sinergia con Regesta LAB, altra società del gruppo specializzata in soluzioni Industrial IoT, machine learning e AI, con la crea- zione anche di team trasversali: “Oggi è possibile rilevare i segnali direttamente dalle macchine e dagli impianti, integrarli e inviarli ai sistemi MES, e sfruttare i Big Data grazie all’uso di AI e ma- chine learning, collegandosi anche al cloud per garantire una maggiore sicurezza delle informa- zioni ed evitarne la dispersione” ha esemplificato Nicola Segnali, partner Regesta LAB. Regesta Italia - www.regestaitalia.eu Nata a Brescia nel 2007, Regesta ha iniziato a lavorare sulla piattaforma SAP a fine anni ’90
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