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AUTOMAZIONE OGGI 30 | GIUGNO-LUGLIO 2023 AUTOMAZIONE OGGI 447 PRE -LIVE-POST messaggiomostrando soluzioni che nascono da questa contaminazione. Insomma per attrarre gli innovatori del futuro occorre essere innova- tivi, un circolo virtuoso che bisogna necessaria- mente percorrere”. Ma “affinché l’innovazione sia veramente fonte di valore è necessario che sia strutturata, sistematica e continua” sottoli- nea Di Monte . “È infatti fondamentale la colla- borazione con istituti di ricerca e in generale con tutti gli enti che sono orientati all’innovazione e favoriscono la formazione, essenziale per eserci- tare le menti ai processi creativi e innovativi”. E soprattutto secondo Suriano le collaborazioni “Permettono agli studenti di oggi, che saranno i professionisti di domani, di uscire dal loro per- corso scolastico o accademico con una prepa- razione più ampia e mirata al mondo aziendale, competenze che saranno in grado di sfruttare una volta intrapresa la carriera lavorativa”. Hard o soft skill? E che fare per chi invece ha bisogno di rimet- tersi in gioco? Ricordiamo che l’Italia dovrà la- vorare pesantemente sulla riqualificazione dei lavoratori, nei prossimi anni, dal momento che il Bel Paese, per centrare gli obiettivi UE del Di- gital Compass al 2030, dovrà (ri)formare con competenze digitali di base più di 20 milioni di persone. Ma, realmente, alle aziende quali com- petenze servono? Hard, quindi abilità tecniche, o soft come la comunicazione empatica e il public speaking? “Nel contesto Wago”, come sottolinea Alberto Poli , product manager Automazione di Wago ( www.wago.com/it ) , “assumono partico- lare rilievo le competenze in campo tecnologico. Occorre un opportuno distinguo: al personale marketing sono richieste competenze di comu- nicazione tout court; nella soluzione su misura, costruita dal nostro personale commerciale e tecnico, entrano in gioco invece competenze specifiche di prodotto e applicazione. In un mer- cato in continua evoluzione e rivoluzione tecno- logica è fondamentale costruire gruppi di lavoro bilanciati, dove ogni singola funzione spicchi per lungimiranza, formazione continua e condivi- sione di idee progettuali. È l’unione delle eccel- lenze che fa il bilanciamento”. È d’accordo anche Biagio Scalone, managing director di Nidec Industrial Automation Italy e country leader di Control Techniques ( www.nidec-industrial.com ) , “Una realtà come la nostra, al giorno d’oggi cerca entrambe. Nei nuovi scenari proposti dalla moderna automazione, occorre modulare eccellenti capacità tecniche, con buone capa- cità relazionali. Le figure ricercate devono poter offrire al cliente un aspetto consulenziale, sa- pendo quindi proporre soluzioni idonee a fronte di un ampio ventaglio di richieste applicative. Essere un concreto supporto alla vendita dove le soft skill sono basilari”. Stessa linea anche per Greta Moretto , marketing & communi- cation domestic events director di SPS Italia ( www.messefrankfurt.it ) , “dalla sua prima edizione nel 2011, SPS Italia rappresenta un momento di formazione, valorizzazione delle competenze e scambio nel campo dell’innovazione per l’im- presa. Quello che osserviamo è una costante richiesta di specialisti che possano guidare le im- prese nella transizione 4.0 e, a tutti i livelli della filiera, una crescente attenzione verso il tema delle nuove competenze. I numeri di questa edi- zione parlano chiaro: 135 convegni e workshop; 192 lezioni in fiera; 1.400 studenti”. Oltre agli studenti però ci sono generazioni che si devono riqualificare. In effetti “per la prima volta nella storia 5 generazioni si confrontano sullo scenario globale” sottolinea Poli . E se “i nativi digitali di- spongono di un’elevata inclinazione alla ricerca, all’aggregazione e alla comunicazione dei dati” le altre 4 generazioni che avevano un approccio analogico si sono e si stanno dirigendo verso la digitalizzazione. E “in un’industria connessa e automatizzata in costante evoluzione si apre sempre di più il tema cruciale sul giusto equilibro tra formazione scolastica e accademica e com- petenze richieste dal mercato del lavoro”. Quindi se da una parte i giovani, come sottolinea Sca- lone , “integrandoli nella realtà aziendale vanno fortemente motivati, perché non arrivano con una predisposizione così spiccata, e soprattutto ciò che manca è quella tenacia che ti fa puntare un obiettivo e che non ti fa mollare fin quando non l’hai raggiunto, mettendo in campo aspetti creativi del problem solving” dall’altra invece le generazioni millennial, x, z, boomer, vanno co- stantemente rieducate tecnologicamente. E gli sforzi, per questo, sono enormi e lo dimostrano anche le molte iniziative proposte durante le manifestazioni principali, come SPS Italia che ha adottato sin dalla sua nascita l’idea di non essere solo vetrina ma un vero campus tecnolo- gico dove vedere, toccare, conoscere, scoprire, imparare, studiare. Il programma Educational ne è la prova. Spiega Moretto “Nel District 4.0 è presente un’area, Next 4 Tech, dove accedere a consulenze tecnologiche, incontrare start-up, scoprire nuove job opportunity. Uno spazio, ulteriormente ampliato, dedicato a upskilling e reskilling: qui è possibile trovare corsi e posizioni aperte in azienda, possibilità di aggiornamento e potenziamento della propria job position o acquisizione di nuove competenze. E poi non bisogna dimenticarsi delle lezioni in fiera per un confronto tra Università, Istituti Superiori, Im- prese e Centri di Ricerca”. Alla video pillola ‘Formazione, reskilling e competenze - Riqualificazione del personale’ hanno partecipato Alberto Poli di Wago, Biagio Scalone di Nidec Industrial Automation Italy e Control Techniques, Greta Moretto di SPS Italia, Messe Frankfurt Italia

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