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LINEA DIRETTA In BREVE AUTOMAZIONE OGGI 24 | GIUGNO-LUGLIO 2023 AUTOMAZIONE OGGI 447 Nata dalla passione di 5 donne da anni attive nell’innovazione e nella ricerca, la start-upWoMat punta a definire e svilupparemateriali innovativi a basso impatto ambientale Lucia Milani Eplan Education a supporto della formazione Lo skill shortage impatta sulla vita di aziende di ogni tipo. Eplan ( www.eplan.it ) , convinta che le aziende possano e debbano avere un ruolo di primo piano nel colmare questa lacuna di competenze, collabora con circa 30 tra ITS e scuole superiori, fornendo licenze gratuite dei pro- pri software di progettazione, aggiornamenti sui contenuti tecnici e sulle normative, docenze da parte di tecnici esperti nelle varie disci- pline (elettrica e fluidica in primis). Inoltre, ha recentemente aderito ad Automation Farm, format nato a Parma per avvicinare le aziende impegnate nel settore dell’automazione al mondo dell’istruzione tecnica. Una nuova sede europea Dopo circa 2 anni e un investimento di 23 milioni di euro, Yaskawa Europe ( www.yaskawa.it ) si è ufficialmente trasferita nella nuova sede vicino a Francoforte sul Meno (Germania), all’interno dell’Hat- tersheim Technology Park, spesso indicato come la Digital City. Scelta per l’eccellente infrastruttura e i facili collegamenti stradali, la strut- tura a 4 piani di 3.450 m² com- prende gli uffici dei 220 dipen- denti, un parcheg- gio multipiano, un centro di forma- zione di 1.150 m² e un centro di innovazione di 206 m². Progettato da Feldmann Architects e Weimer Bau, l’e- dificio è ad alta efficienza energetica e conforme allo standard KfW 40. Uno ‘store’ per l’acciaio ABS Service, centro servizi di ABS Acciaierie Bertoli Safau ( www.absacciai.com ) , ha inaugurato a Brandico (Brescia) uno ‘store’ monomarca per la vendita al det- taglio dell’acciaio: negli 8.000 m 2 del punto vendita trovano spazio tremacro famiglie di acciaio certificato: al carbonio, da cementazione e da bonifica a norma europea. ABS ha anchemesso a punto unmarketplace online fruibile h24. Donne e start-up, binomio vincente C arola Esposito Corcione, Aurora Riz- zo, Silvia Colella, Antonella Giuri e Raffaella Striani: sono queste le 5 ri- cercatrici socie fondatrici della start- up WoMat, decise a promuovere un progetto di elevato valore tecnologico in collabo- razione con Reinova ( www.reinova.tech ) , azienda modenese specializzata in validazione di compo- nenti per il powertrain elettrico, che, in qualità di incubatore, aiuterà la start-up nella sua fase inizia- le di implementazione e crescita. L’idea alla base di WoMat è di sviluppare materiali che riducono i costi di realizzazione di un prodotto mantenendo la performance adeguata, proponendo soluzioni tecnologiche ed ecosostenibili basate suma- teriali innovativi e destinati a varie industrie del made in Italy e non solo. Il business model si basa sulla ri- cerca di risorse utili per accelerare lo sviluppo delle re- altà aziendali e per fornire soluzioni innovative, quindi promuovere e concretizzare la produzione suppor- tando lo scale-up e la commercializzazione di tali ma- teriali. “Vorremmo consolidare il bacino di conoscenza per rispondere alle esigenze del mercato e ampliare la rete di sviluppo di nuovi materiali ecosostenibili per varie destinazioni d’uso, in grado di rispondere alle esigenze del mercato in ambiti applicativi industriali differenti” spiega Giuseppe Corcione, AD di Reinova e CTO (Chief Technical Officer) della start-up. “Il so- stegno a WoMat fa parte del progetto più ampio di crescita di Reinova, incentrato sul processo di inse- rimento di nuove start-up e sullo sviluppo di nuove partnership. Crescita che ha visto di recente l’assun- zione di 10 persone, alle quali se ne aggiungeranno altrettante a stretto giro”. Realtà quasi interamente al femminile - un valore ag- giunto - WoMat si propone di trovare soluzioni efficaci al problema ambientale nell’ambito dello sviluppo sostenibile previsto dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, in cui, tra i 17 obiettivi, viene menzionato quello relativo al ‘consumo e produzione responsabili’. I ma- teriali sviluppati da WoMat, infatti, vengono pensati a partire da elementi di naturali, riciclabili ed ecososteni- bili. E a proposito di inclusione e diversity: “Crediamo che non possa esserci vero progresso senza una mag- giore partecipazione delle donne nell’economia e nella ricerca” sottolinea Stefania Carlucci, CEO di WoMat. “Si tende a pensare che l‘investire nell’impresa sia un’at- tività prettamente maschile, eppure molti esempi in campo aziendale, politico e scientifico ci raccontano una realtà ben diversa. Bisogna ancora compiere dei passi in avanti, ma qualcosa sta cambiando”.

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