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SPECIALE AUTOMAZIONE OGGI 50 | MAGGIO 2023 AUTOMAZIONE OGGI 446 L’ industria collaborativa, in ottica 5.0, deve lasciare più spazio alle persone che si potranno dedicare a mansio- ni di alto valore, supportate dalle soluzioni tecnologiche che tornano a essere un mezzo al servizio dell’uomo e non viceversa. Per ottenere questa rivoluzione cul- turale è necessario che le macchine si basino su tecnologie intelligenti al fine di permettere il giusto mix tra performance, human centric e sostenibilità. La macchina ideale non deve avere perdite per inattività (disponibilità), per difetto (qualità) e di velocità (prestazioni). Ine- vitabilmente serve massimizzare la produttivi- tà e la flessibilità; in alcuni settori è, ad esempio, fondamentale essere pronti al cambio prodot- to, riducendo il più possibile il down time e ren- dendo possibile la personalizzazione di massa, anche per i lotti di produzione più piccoli. Quando si vogliono raggiungere livelli di pro- duttività, di qualità e di flessibilità molto elevati entrano quindi in gioco i sistemi meccatronici di trasporto che permettono un paradigma completamente nuovo dei processi di produ- zione. AcopoStrak è il sistema di B&R scalabile e flessibile grazie ai suoi shuttle che possono essere sostituiti anche a caldo. È stato intro- dotto sul mercato 4 anni fa e oggi presenta un grado di protezione elevato e, in arrivo, anche la variante wash-down per le applicazioni più critiche. Il modello offre una flessibilità di pro- gettazione ancora più elevata grazie ai diverter, dispositivi che permettono di deviare gli shut- tle ad alta velocità come capita per i treni sui binari e che rendono il sistema piuttosto unico. Le caratteristiche del sistema AcopoStrak Questo sistema consente di movimentare i pro- dotti in modo più efficiente, mantenendo un livello di qualità molto elevato e permettono di produrre anche i lotti più piccoli con la velo- cità e l’economia della produzione di massa. La macchina ideale deve essere anche semplice da programmare (per ridurre il time-to-market) e semplice da usare per gli operatori e per i ma- nutentori. Quindi, cosa succede quando i clienti chiedono di ottimizzare una linea di produzione già esistente o di progettarne una da zero con questi sistemi? Rispetto ai sistemi standard, cam- bia completamente il paradigma dellamacchina, e quindi anche lo studio di fattibilità del progetto deve essere smart. Con gli strumenti di B&R dedi- cati si può creare un gemello virtuale del sistema e vederlo funzionare; questo permette di analiz- zare le criticità ed è possibile rimodellarlo fino al raggiungimento delle performance desiderate praticamente con costi quasi nulli e in una to- tale economia di tempo. La simulazione virtuale regala una visione completa della soluzione fi- nale, consentendo di sveltire la transizione tra prototipo virtuale e macchina reale con messa in servizio e primi step di testing svolti in modo semplice e intuitivo, poiché il software process- oriented è già stato testato attraverso il gemello virtuale. Il time-to-market si riduce sia perché il codice di processo usato in simulazione è esat- tamente lo stesso usato poi nella macchina reale, sia perché in quanto process-oriented non serve programmare il movimento di ogni singolo shuttle. Il software developer si limiterà a programmare il movimento degli shuttle solo nelle zone di centrale importanza per il processo, dove ad esempio viene riempita la bottiglia op- pure attaccata un’etichetta o controllata la qua- lità del prodotto da un sistema di visione. Mentre tra 2 settori differenti il movimento è delegato al sistema che gestisce in autonomia code e an- ticollisione. Questo rende anche il programma molto scalabile, poiché non dipende dal layout e dal numero di shuttle. Rispondere alle richieste del cliente L’elevata produttività per i sistemi meccatronici di B&R è la chiave ed è possibile combinare alte velocità, flessibilità e scalabilità per migliorare il recupero dell’investimento effettuato per le macchine (ROI) aumentando l’efficacia delle attrezzature (OEE elevato) anche grazie a una gestione della manutenzione totalmente nuova per tutti i lotti di produzione, anche i più piccoli. Una delle più recenti applicazioni di successo di AcopoStrak è quella realizzata da Goglio, azienda tra i principali player a livello internazionale nel packaging flessibile, che ha rivoluzionato il mondo del confezionamento alimentare con la nuova GStar, la prima macchina per il packa- ging del caffè, sia sottovuoto che soft, in grado Carlotta Veloso C’è una nuova ‘stella’ per il caffè Scalabile e flessibile grazie ai suoi shuttle che possono essere sostituiti anche a caldo, il sistema AcopoStrak di B&R è stato recentemente applicato con successo da Goglio, azienda che opera nel settore del packaging Foto di April Rodmyre da Pixabay

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