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Tutorial AUTOMAZIONE OGGI 88 | APRILE 2023 AUTOMAZIONE OGGI 445 cloud ibrido consente alle aziende di proteg- gere i propri dati sensibili nello storage on- premise o nel cloud privato utilizzando quello pubblico per i carichi di lavoro che richiedono meno sicurezza. Il governo degli strumenti le- gacy costituisce una parte significativa delle operation per molte aziende. Il cloud ibrido permette alle aziende di continuare a utiliz- zare i propri strumenti legacy beneficiando al tempo stesso della velocità e della flessibilità della tecnologia cloud. Ciò riduce anche i costi relativi alla sostituzione del sistema legacy mi- gliorando la competitività. Un altro tema cardine è costituito dalla espan- sione della capacità. L’approccio al cloud ibrido determina una migliore gestione della capacità dei propri sistemi on-premise ag- giungendo un cloud pubblico senza dover effettuare ulteriori investimenti per la propria infrastruttura on-premise. Infine, i servizi cloud si pagano tipicamente per utente o hanno un sistema pay-as-you-go in grado di determi- nare efficienza. Come vincere la complessità Gli ambienti ibridi e anche multicloud rendono la gestione di infrastrutture, reti, applicazioni e utenti più complessa. Dovendo gestire sia am- bienti on premise sia cloud, spesso mediante strumenti specifici e distinti è evidente quanto possa essere difficile per i gruppi IT garantire gestione, registrazione, scalabilità e protezione delle risorse e delle applicazioni con procedure manuali. L’automazione permette di unificare la gestione degli ambienti in un unico set di pro- cessi e policy, migliorando coerenza, scalabilità e velocità. Un ambiente multicloud, inoltre, è costituito da più servizi cloud, pubblici o pri- vati, offerti da diversi fornitori. Ogni provider di cloud offre strumenti specifici per utilizzare e gestire le proprie risorse cloud. È raro che tali strumenti interagiscano direttamente uno con l’altro. Pertanto, i gruppi IT devono eseguire il provisioning, gestire ed eseguire la manuten- zione di ciascun cloud in modo diverso. Grazie all’automazione è possibile ottenere una ge- stione uniforme degli ambienti multicloud, ad esempio codificando le risorse di tutti i cloud e fornendo una singola interfaccia di program- mazione delle applicazioni (API) per una deter- minata operazione a prescindere dal cloud su cui è eseguita. Garantire visibilità nella gestione dei dati costituisce probabilmente uno degli aspetti più importanti della gestione dell’au- tomazione del cloud ibrido. Molti degli stru- menti di automazione sul mercato forniscono visibilità sulla gestione dei dati con soluzioni software dedicate. Tuttavia, questi strumenti sono progettati per funzionare in un unico ambiente, on-premise o nel cloud. L’utilizzo di diversi strumenti di automazione per ogni sistema e l’unione manuale dei dati sarebbe troppo costoso e comporterebbe ritardi nella business intelligence. Le aziende devono uti- lizzare piattaforme di gestione del cloud o sof- tware di automazione dei carichi di lavoro per fornire all’IT e agli sviluppatori una maggiore visibilità da un punto di vista di controllo cen- tralizzato. L’automazione end-to-end non solo risolverebbe il problema della visibilità, ma avrebbe anche un ROI più elevato. Un altro aspetto è determinato dal migliora- mento della capacità delle applicazioni legacy on-premise. La tecnica del cloudbursting può aiutare le aziende a migliorare la capacità della loro applicazione legacy on-premise con l’a- iuto della tecnologia cloud. Le aziende utiliz- zano tecniche di distribuzione cloudbursting per controllare un improvviso aumento della domanda IT e quindi per prevenire interruzioni del servizio. Quando un’applicazione ospitata on-premise supera le risorse locali, gli strumenti di configurazione o infrastruttura come codice (IaC) attivano automaticamente il cloudbur- sting e si espandono nel cloud pubblico. Il terzo aspetto particolarmente utile è co- stituito dalla semplificazione della gestione dell’infrastruttura IT complessa e dei lunghi cicli implementativi. La gestione del cloud ibrido richiede ai manager di essere esperti in numerosi campi a causa della sua complessa caratteristica multi-ambiente. Oltre all’elabo- razione on-premise, devono avere esperienza in cloud privati e pubblici che gestiscono diversi strumenti e soluzioni. Utilizzare l’or- chestrazione end-to-end per consentire agli sviluppatori di coordinare complessi stack di software all’interno dell’azienda può deter- minare numerosi benefici. L’orchestrazione fornisce una gestione centralizzata su cloud computing on-premise, privato e pubblico e facilita le integrazioni riducendo i cicli di rila- scio dei prodotti. Un esempio di tecnologia di orchestrazione end-to-end potrebbe essere rappresentato dalle soluzioni di automazione dei carichi di lavoro. L’automazione del carico di lavoro è il processo di centralizzazione e au- tomazione della pianificazione, dell’avvio e del monitoraggio dei processi e delle transazioni aziendali su sistemi fisici, virtuali e cloud utiliz- zando il software. Da una ricerca IDC è evidente come nei prossimi anni i più rilevanti investimenti a livello infrastrutturale saranno orientati ai temi di Security & Compliance, al controllo integrato, alla connettività e all’uso di sistemi di automatizzazione (Fonte IDC: Future of Digital Infrastructure 2022 Global Sentiment Survey, June 2022)
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