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Manutenzione AUTOMAZIONE OGGI 76 | APRILE 2023 AUTOMAZIONE OGGI 445 M olti settori industriali si affida- no al funzionamento continuo di beni critici come motori e pompe. Questi dispositivi de- vono funzionare per garantire che i clienti ottengano i prodotti alimentari o i servizi di approvvigionamento idrico richiesti. La mancata fornitura di questi prodotti o servi- zi può portare le aziende a subire significative sanzioni finanziarie o addirittura legali. Le aziende adottano sempre più programmi di manutenzione predittiva, che cercano di evitare queste conseguenze, eliminando i guasti impre- visti e quindi i tempi di inattività non pianificati. Programmi di questo tipo monitorano lo stato di salute e le prestazioni dellemacchine per valutare quali siano quelle che hanno maggiore probabi- lità di guastarsi e quando. Grazie a queste infor- mazioni il personale addetto alla manutenzione può indagare più efficacemente sulle condizioni dellamacchina, programmare le attività di manu- tenzione in base ai piani di produzione ed effet- tuare le riparazioni prima che si verifichi il guasto. Lavorare in questo modo può portare alcuni vantaggi significativi, tra cui: • una riduzione dei costi di manutenzione del 50%; • una diminuzione dei guasti imprevisti del 55%; • tempi di riparazione e revisione ridotti del 60%; • -30% di pezzi di ricambio a magazzino; • aumento del Mtbf (Tempo medio tra i guasti) del 30%; • +30% del tempo di attività. Secondo il Plant Engineer’s Handbook (2001), in un tipico impianto di produzione, una ridu- zione del 10% dei costi di manutenzione può produrre lo stesso beneficio finanziario di un aumento del 40% delle vendite. Analisi delle vibrazioni: elemento chiave per la manutenzione predittiva Uno dei principali strumenti per fornire i dati per un programma di manutenzione predittiva è l’analisi delle vibrazioni. Misurare le vibrazioni può consentire di reagire in tempo reale alle variazioni delle condizioni di un componente e permette il monitoraggio delle condizioni da remoto. Il tipo più comune di sensori di vibrazione sono gli accelerometri, che devono essere in con- tatto diretto con la macchina o il componente misurato. Gli accelerometri piezoelettrici sono i più utilizzati. Questi prodotti sono diffusi per- ché producono un segnale forte e chiaro alla maggior parte delle frequenze, sebbene anche gli accelerometri piezoresistivi, che producono variazioni di resistenza, stiano diventando sem- pre più comuni. Anche i sensori microfonici sono piuttosto diffusi: sono in grado di rilevare i cambiamenti nei suoni ad alta frequenza, un modo economico per fornire informazioni di base. Sono spesso utilizzati insieme agli acce- lerometri. Gli estensimetri funzionano attraverso una gri- glia elettroconduttiva che si deforma quando un componente subisce una vibrazione. Tali deformazioni modificano la resistenza elettrica della griglia e, leggendo il tempo impiegato da una corrente elettrica per attraversarla, si può valutare la vibrazione dell’oggetto. È anche possibile utilizzare delle tecniche senza contatto, come le correnti parassite e lo sposta- mento laser. Non dovendo entrare in contatto, sono ideali per l’utilizzo con beni delicati. Esi- stono poi tecniche di analisi delle vibrazioni consolidate, che possono essere utilizzate nella manutenzione predittiva, come l’analisi dell’ac- celerazione massima, l’analisi della frequenza e le tecniche di intelligenza artificiale. Alcuni Attenti alle vibrazioni! La manutenzione predittiva consente alle aziende di evitare le spiacevoli conseguenze, in termini di costi e danni d’immagine, legate alla mancata erogazione di un servizio o a interruzioni di produzione non previste, dovute a guasti improvvisi Cliff Ortmeyer Molte aziende adottano programmi di manutenzione predittiva per evitare guasti imprevisti e interruzioni non pianificate alla produzione, o la mancata erogazione di servizi

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