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SPECIALE AUTOMAZIONE OGGI 60 | APRILE 2023 AUTOMAZIONE OGGI 445 Mettere in sicurezza l’automazione intralogistica L’automazione è fondamentale nei magazzini per rendere il wokflow fluido, efficiente ed efficace. Ma la sicurezza va salvaguardata a tutti i costi. Il caso del colosso zuccheriero tedesco Südzucker AG Silvio De Benedetti S üdzucker è una multinazionale con- centrata sulle aree di produzione dello zucchero, prodotti speciali, amido e frutta, oltre ad essere uno dei principali produttori di etano- lo dell’UE con la sua CropEnergies. Il gruppo opera in tutto il mondo con oltre 18 mila colla- boratori e registra un fatturato di circa 9,5 mi- liardi di Euro. Tra i principali siti di produzione di zucchero da barbabietola, l’azienda vanta la fabbrica di Ochsenfurt. L’impianto gene- ra annualmente tra le 260 mila e le 320 mila tonnellate di zucchero. Già nel 1952, anno di fondazione del sito, lo stabilimento aveva rag- giunto una capacità di lavorazione giornaliera di 2.400 tonnellate di barbabietole. L’impianto funziona ventiquattro ore al giorno durante la campagna bieticola, tra settembre e gennaio, e giornalmente vengono consegnate e con- vertite in zucchero diverse migliaia di tonnel- late di barbabietole. La fabbrica può produrre in un anno una quantità di zucchero sufficien- te a soddisfare il fabbisogno di 6-7 milioni di consumatori. Un tale colosso con una tale produttività necessita di flussi di magazzino assolutamente ineccepibili. Ma anche estre- mamente sicuri sia per chi ci lavora sia per la salvaguardia della produttività e del prodotto. Un enorme magazzino e un workflow preciso Il magazzino verticale della fabbrica di Ochsenfurt è enorme, vanta una capacità di stoccaggio di oltre 72 mila posti. Le sette cor- sie possono ospitare fino a 6.000 europallet, su cui vengono stoccate le merci in sacchi e contenitori. La merce insaccata nel magaz- zino è già stata fissata alle europallet con film estensibile di protezione. I contenitori invece vengono fissati poco prima di essere caricati sul camion. A seconda del periodo a Ochsenfurt si caricano dai 10 ai 25 camion al giorno, al massimo due simultaneamente. Gli europallet, chiamati dall’operatore, arrivano al fine linea alla baia di carico direttamente dal magazzino verticale grazie a un sistema di cinque trasportatori a gravità. È l’operatore che determina il controllo di uno dei traspor- tatori inserendo l’ordine. I pallet che non ne fanno parte vengono deviati verso un avvol- gitore di pellicola, dove vengono imballati. Alla fine del trasporto, in leggera pendenza, i pallet vengono fermati da freni meccanici e successivamente trasportati verso i camion da carrelli elevatori. La sicurezza, un bene primario In passato, molti sistemi di trasporto a binari multipli utilizzavano un’unica barriera lumi- nosa di muting o un sensore fotoelettrico per proteggere contemporaneamente più linee di trasporto adiacenti. Tuttavia, in questo tipo di installazione, il muting non è conforme alla norma DIN EN IEC 62046 perché, se la fun- zione di protezione della barriera luminosa di sicurezza viene temporaneamente esclusa quando il muting è attivo, nulla impedisce a persone l’ingresso nella zona di pericolo vicino L’impianto nella fabbrica di Ochsenfurt di Südzucker genera annualmente tra le 260 mila e le 320 mila tonnellate di zucchero

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