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SPECIALE APRILE 2023 AUTOMAZIONE OGGI 445 | 59 e dell’efficacia produttiva come strumento competitivo. “Siamo da sempre molto attenti a ottimizzare la produzione, ma oggi questo tema è assolutamente prioritario per noi. Le materie prime sono schizzate alle stelle, alcune hanno subito aumenti di listino fino al 200%. Quindi poter andare a rendere più efficiente il processo produttivo può realmente creare un vantaggio importante a livello commerciale” spiega Furiozzi. “Fortunatamente una gestione economico-finanziaria attenta e una notevole reattività decisionale ci permettono di imple- mentare in modo rapido le novità produttive e affrontare agevolmente gli investimenti utili per essere più competitivi sul mercato”. A finire sotto la lente di ingrandimento, in quanto non più allineato alle esigenze di efficienza pro- duttiva dell’impresa, è stato recentemente il sistema di pallettizzazione. Fino a poco tempo fa, questa attività veniva svolta tramite due pal- lettizzatori su rotaia. “Perché abbiamo deciso di intervenire sul sistema di pallettizzazione? Una scatola di sacchetti disidratanti arriva a pesare anche 20 kg, quindi va da sé che una persona non può mettersi a pallettizzare a mano de- cine di scatole al giorno” commenta Furiozzi. “Sarebbe un’attività troppo usurante. E anche poco efficiente. Con questa soluzione siamo riusciti ad abbreviare il più possibile i tempi di produzione e creare risparmio, salvaguardando al contempo la salute dei nostri dipendenti”. Quando rinnovare è meglio Le attività sono iniziate con un revamping del primo dei 2 pallettizzatori, revamping che però ha presentato notevoli difficoltà in quanto si andava a operare su un sistema ormai obsoleto. Per la seconda stazione si è quindi deciso di adottare un sistema robotizzato, piùmoderno e performante ma anche più agevole da mettere in opera. “Rispetto alla soluzione revampata, la creazione del sistema robotico ha offerto sicuramente un risparmio in termini di ore di lavoro necessarie per la programmazione degli assi e la loro interpolazione. Anche per la ge- stione degli aspetti meccanici la soluzione con i 2 robot è stata più agevole: nel revamping ab- biamo dovuto modificare/adattare parti mec- caniche su un macchinario esistente, quindi senza progetti/disegni” racconta Simone Gia- chino, ceo di Gbtech, il partner specializzato in soluzioni di automazione per il packaging a cui Levosil si è affidata per la progettazione e realizzazione della soluzione. “Il sistema origi- nale prevedeva 8 baie. Passando alla soluzione robot potevamo percorrere 2 strade: met- tere un unico robot su rotaia e farlo muovere lungo una retta per servire tutte le 8 pedane, oppure dividere i compiti delle 8 pedane tra i due robot” spiega Giachino. “Abbiamo optato per la seconda”. L’applicazione è stata sud- divisa in 2 postazioni da 4 pedane, asservite ciascuna da un robot Yaskawa. Per ottimizzare l’investimento, la scelta del braccio robotico è stata diversificata: una delle postazioni, in- fatti, è asservita da un robot PL 190 di ultima generazione, mentre l’altra da un MPL 160 con controllore DX100. L’impiego di un controllo di vecchia generazione ha reso più macchinose le attività di gestione dei fermi e controllo dei co- dici sulla rulliera di asservimento scatole, risolte comunque in modo estremamente funzionale dai tecnici di Gbtech. I prodotti da pellettizzare arrivano dall’area di produzione all’interno di scatole dotate di etichette, veicolati su di una rulliera in ordine casuale, in base ai tempi di produzione delle macchine. La gestione delle baie di pallettizzazione è molto flessibile: l’o- peratore assegna dinamicamente i codici dei prodotti in arrivo dalle macchine di produ- zione a ciascuna posizione. Ugualmente, anche le pedane da adottare vengono definite volta per volta in funzione delle richieste del cliente finale: pedane italiane, alte, basse ecc. Un occhio attento Per questo l’aspetto più complesso da gestire è stato proprio quello relativo all’identificazione e gestione dei codici prodotto. Si è optato an- zitutto per l’adozione di un sistema di QR code per l’identificazione del prodotto da smistare nelle varie baie di carico. I robot sono stati cor- redati con una fotocellula Keyence per la lettura del codice QR di ultima generazione, dotata della sensibilità necessaria per inquadrare il co- dice, molto piccolo in quanto le etichette sono ricche di informazioni. Il primo robot verifica i codici macchina di tutte le merci in arrivo per dividere quelle destinate alle sue pedane, che preleva e smista in base alle indicazioni rice- vute, da quelle destinate a venire lavorate allo stesso modo dal secondo robot e dagli scarti, anch’essi gestiti nella seconda postazione. Yaskawa - www.yaskawa.it Levosil ha modernizzato il proprio sistema di pallettizzazione con l’impiego di due bracci Motoman di Yaskawa che hanno sostituito i precedenti pallettizzatori su rotaia Optando per i due robot pallettizzatori, l’applicazione è stata suddivisa in 2 postazioni da 4 pedane. Una postazione asservita da un robot PL 190 di ultima generazione, mentre l’altra da un MPL 160 con controllore DX100
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