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Attualità APRILE 2023 AUTOMAZIONE OGGI 445 | 33 Foto: fonte shutterstock di grandi dimensioni, ottenere tutte le informa- zioni necessarie può sembrare impossibile. Con la conformità a rischio non è sufficiente effet- tuare uno studio, perché non si sa se ci si può fi- dare dei dati. Occorre invece cercare il modo di acquisire i dati giusti in tutte le fasi della supply chain e investire nella tecnologia che lo renda possibile. Invece di impiegare metodi non te- stati o concentrarsi su una particolare strategia, è necessario concentrarsi sui risultati. Nessun analista può misurare il successo di qualcosa senza sapere come si definisce il successo. È importante determinare esattamente cosa si- gnifichi un risultato di successo per l’azienda, sia che si tratti di pratiche più sostenibili, di una riduzione degli sprechi o di un processo di as- sunzione più inclusivo. In seguito, si può lavo- rare a ritroso per delineare il modo in cui si può arrivare a quel punto. La tecnologia è fondamentale Durante una tavola rotonda organizzata da ServiceNow è emerso chiaramente che la tec- nologia talvolta può impedire ai clienti di rag- giungere i loro obiettivi ESG per due motivi principali. Il primo è che per perseguire con successo gli obiettivi ESG è necessario massi- mizzare i dati acquisiti. Tuttavia, secondo The Shift Project, un’associazione francese che si è posta l’obiettivo di mitigare i cambiamenti climatici e ridurre la dipendenza sull’econo- mia, i data center e il Cloud Computing sono responsabili di una percentuale compresa tra il 2,5% e il 3,7% delle emissioni globali di gas a effetto serra: di conseguenza il loro utilizzo per risolvere i problemi legati alla sostenibilità può aggravare il problema. Il secondo mo- tivo è che molte aziende si affidano ancora a tecnologie tradizionali, costose da gestire, difficili da aggiornare e che non consentono una visione semplificata, e su un unico server, delle operazioni ESG. Quando si tratta di de- terminare quale tecnologia possa supportare un percorso ESG, dobbiamo considerare solu- zioni semplici, a server singolo, che possano coesistere con i sistemi preesistenti, nonché il modo in cui possiamo rendere tale tecnologia più ecologica. La tecnologia giusta può aiutare a esaminare in modo rapido e semplice tutte le operazioni e i fornitori, garantire che tutto sia collegato e avere una visibilità completa su tutta la linea. Questo non solo aiuta a indivi- duare le aree di miglioramento o i punti su cui concentrare l’attenzione, ma consente anche un approccio più organizzato alla governance e alla conformità. Stiamo assistendo a un au- mento delle normative sulla reportistica ESG e il Parlamento europeo ha annunciato nuove direttive sui bilanci di sostenibilità aziendale che riguardano un maggior numero di organiz- zazioni, comprese le PMI. È evidente che ormai le attività ESG siano una necessità tanto quanto le strategie di branding, e non dando le giuste priorità, si rischia di rimanere indietro. La strategia ESG gioca un ruolo fondamentale nella corsa ai talenti Quasi tutte le aziende risentono della crisi dei talenti. La nuova generazione di talenti, na- tivi digitali, è più interessata alle pratiche so- cialmente e ambientalmente responsabili di qualsiasi altra generazione precedente, con un membro su tre della generazione Z che dichiara di rifiutare opportunità di lavoro per motivi ESG. Per le aziende interessate ad assumere e trattenere i migliori talenti, dare priorità a una strategia ESG è un ottimo punto di partenza. La collaborazione è indispensabile Quasi tutto ciò che riguarda l’ambito ESG è intrinsecamente connesso. Non è sufficiente concentrarsi su un solo elemento, perché ogni area ne influenza un’altra. La diversità ha un impatto sul recruitment che è influenzato dalle pratiche di sostenibilità, e così via. I diri- genti d’azienda lo capiscono. Capiscono anche che le aziende non possono affrontare questo problema da sole. Al contrario, devono assicu- rarsi che le pratiche ESG siano integrate, senza silos, in tutta l’organizzazione. E devono essere disposte ad appoggiarsi ad altre aziende, dove possibile. Ad esempio, un’azienda che voglia implementare soluzioni cloud sostenibili po- trebbe collaborare con il proprio fornitore di cloud, che a sua volta cercherebbe il supporto di un fornitore di energia pulita. C’è un intero ecosistema di supporto là fuori. Sta a noi sfrut- tarlo al meglio. ServiceNow - www.servicenow.it Prendere il controllo della propria strategia ESG può sembrare scoraggiante e in alcuni casi addirittura impossibile Cathy Mauzaize, vice president Southern Europe, Middle East & Africa ServiceNow The Shift Project

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