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Panorama APRILE 2023 AUTOMAZIONE OGGI 445 | 27 dalla crescita di infrastrutture e spazi che faci- litino l’utilizzo di veicoli sostenibili, come piste ciclabili, aree pedonali e ZTL, così da creare un vero e proprio ecosistema integrato. È dunque necessaria la guida delle istituzioni, che sono chiamate a creare un contesto favorevole all’attività dei privati. La situazione in Italia Milano, Firenze, Venezia, Roma, Bologna: sono le prime 5 città più virtuose, tutte situate in Regioni settentrionali, a parte la Capitale. Reggio Calabria, Palermo, Siracusa, Catania e Messina: sono le ultime, in fondo alla classifica. Lo afferma l’Indice di Mobilità Sostenibile 2022 (IMS), elaborato dall’Osservatorio costituito all’interno del gruppo Agici, giunto alla terza edizione e che fa parte del quarto Rapporto del progetto Osmm - Optimal Sustainable Mobility Mix. Con un punteggio da 0 a 100, la valutazione dell’IMS si basa su diversi aspetti della mobi- lità urbana, ovvero 24 indicatori raggruppati in 7 macro-aree tematiche: trasporto privato; trasporto pubblico; mobilità dolce; sharing mobility; integrazione e politiche; salute e si- curezza; logistica last-mile. Secondo quanto emerge dal rapporto, il capoluogo lombardo si conferma in testa alla classifica (punteggio 69,2), seguito da Firenze (62,6), Venezia (57,5), Roma (53,5) e Bologna (52,7). Tra le peggiori si segnalano invece Messina (23,4), Catania (23,6) e Siracusa (23,7). In generale, i punteggi sono superiori per le città del Nord ma, men- tre il divario nord-centro è piuttosto limitato, quello centro-sud è più esteso. Secondo gli analisti, il gap da colmare è più urgente nella mobilità dolce, dove le città del sud scontano la mancanza di infrastrutture e spazi per la ciclabilità e la pedonalità, e nel comparto dei veicoli commerciali, dove la prevalenza di mezzi datati e inquinanti è maggiore al sud che al centro-nord. Nella macro-area ‘Salute e Sicurezza’ si registra invece una situazione opposta: le città del sud hanno performance decisamente migliori, determinate da una migliore qualità dell’aria e minori livelli di in- cidentalità. Per quanto riguarda il car sharing, la pandemia ha segnato un brusco stop alla sua crescita, tuttavia, nel rapporto è indicato un nuovo avanzamento (+11%) nella numero- sità delle flotte. Contemporaneamente, negli ultimi 2 anni è nato e si è diffuso molto rapi- damente il servizio di sharing di monopattini (+38%) nelle città analizzate. Nuovi modelli di business Secondo gli analisti, la transizione verso una mobilità sostenibile ha aperto a nuovi modelli di business e mercati, incrementando lo sviluppo tecnologico. Un esempio concreto è quello di Keba ( www.keba.com ) , come spiega Alessan- dro Govi, energy automation, sales director dell’azienda: “Da questo punto di vista la nostra azienda rappresenta un ottimo esempio; se da una parte il passaggio a nuove tecnologie può far preoccupare per il vuoto lasciato nella filiera produttiva dei mezzi di trasporto tradizionali, dall’altro lato rappresenta una grande opportu- nità, grazie ai nuovi processi e alle nuove figure professionali coinvolte: è una trasformazione dell’intero sistema con importanti sviluppi fu- turi. Nella divisione Energy di Keba, dedicata alla mobilità elettrica, lavorano centinaia di persone, impegnate ogni giorno nello sviluppo di nuove soluzioni tecniche, funzionalità, inte- grazioni smart e molto altro ancora, attraverso processi e figure professionali che pochi anni fa non esistevano. La nostra attività prevede un continuo confronto con nuove realtà, partner e fornitori, impegnati nello sviluppo di tecno- logie sempre più avanzate; aziende che a loro volta danno un forte impulso occupazionale. Voglio sottolineare l’importanza delle nuove professionalità e competenze richieste non solo dai produttori di veicoli, ma anche da tutte le aziende coinvolte nella realizzazione delle infrastrutture. Si tratta di una trasformazione decisamente seria e importante, da non sotto- valutare per gli impatti che potrebbe avere sul tessuto economico della mobilità tradizionale ereditata dal secolo scorso, che non è da demo- nizzare, poiché possiede tutte le carte in regola per fornire non solo una valida alternativa, ma anche una prospettiva che, rimanendo fossiliz- zati sulle precedenti certezze, sarebbe difficile avere”. Un cambiamento epocale Secondo Shalini Palmer , vice president Emea - automotive, communications and consumer di Analog Devices ( www.analog.com ), le in- novazioni nella tecnologia automotive con- sentono un cambiamento di portata epocale nel modo in cui viene creato e fornito il valore nell’intero ecosistema automotive e della mo- bilità. “La proliferazione dell’elettronica e dei semiconduttori all’interno del veicolo è fonda- mentale per questa innovazione, una tendenza in atto da tempo, ma accelerata dalle esigenze di una mobilità elettrificata, sostenibile e più intelligente. Questi presupposti hanno rappre- sentato un punto di rottura per l’ecosistema, che ha potuto utilizzare i dati raccolti attra- verso l’hardware (e il silicio), presente nei vari sistemi del veicolo, e generare informazioni significative incorporandovi algoritmi intelli- genti. Questi elementi di valutazione conferi- scono all’ecosistema trasparenza e capacità di analisi in tempo reale, per sviluppare nuovi casi d’uso e nuovi modelli di business, per essere implementati nei veicoli grazie alle tecnologie software-defined”. Sfruttando la sua storica forte esposizione alla più ampia catena del valore nel settore automotive, ADI sta inno- vando per fornire tecnologie di bordo scalabili, elaborazione edge e soluzioni di connettività per realizzare la concezione del veicolo come piattaforma tecnologica software-defined, in grado di accogliere aggiornamenti ‘over the air’ e di generare funzionalità incrementali. “Ne sono un esempio le nostre innovazioni nella tecnologia di elettrificazione, che consentono la convergenza tra mobilità e rete elettrica ‘a energia pulita’. Il nostro sistema di gestione wireless della batteria (wBMS) è una piatta- forma che consente di raccogliere contactless i dati della batteria per tutto il suo ciclo di vita e fornisce un modo più efficiente per destinare la batteria EV ad applicazioni di seconda vita, come i sistemi di energy storage. Questi dati preziosi possono essere aggregati nel cloud e collegati all’identità sicura della batteria. Shalini Palmer, vice president Emea - automotive, communications and consumer di Analog Devices
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