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Tavola rotonda AUTOMAZIONE OGGI 82 | MARZO 2023 AUTOMAZIONE OGGI 444 Molte aziende si stanno riorganizzando sia a livello di supply chain, sia a livello di riprogetta- zione delle elettroniche. Quali azioni avete adot- tato per fronteggiare la crisi e per rispondere alle esigenze dei vostri clienti? Mascetti : Come accennato prima, la strategia MAS Elettronica per mitigare gli effetti dello shortage dei componenti elettronici è stata messa a punto considerando competenza ed esperienza ma anche il pensare un po’ al di fuori degli schemi. Oggi non è possibile im- provvisare ma serve un pizzico di creatività, quella creatività che abbiamo messo come ingrediente finale della strategia e che ha consentito di superare il problema. Sostan- zialmente la strategia di MAS Elettronica si fonda su cinque cardini fondamentali: pia- nificazione, customizzazione, flessibilità per quanto riguarda l’aspetto ‘componenti’, e collaborazione e fiducia per quanto riguarda l’aspetto ‘personale’. Abbiamo sensibilizzato i nostri clienti nel fondamentale aspetto di pia- nificazione della produzione in modo da avere più tempo a disposizione per risolvere gli im- previsti. L’approccio migliore da perseguire è la customizzazione delle soluzioni, come ad esempio la progettazione di un hardware personalizzato. Caratteristica importante è la flessibilità che ci ha permesso di modificare e adattare schede e software per non interrom- pere mai la produzione. Collaborazione e fidu- cia sono stati altrettanto determinanti perché il lavoro di squadra con i nostri partner ha reso più efficiente l’intero processo progettuale e produttivo, e il forte legame con i nostri forni- tori ha consentito di analizzare la situazione e superare le difficoltà. Piciocco : Mitsubishi Electric ha la fortuna di possedere un portafoglio prodotti estre- mamente ampio e questo ci ha permesso di garantire consegne più veloci effettuando mo- difiche sui prodotti esistenti, anche di livello e gamma superiore, al fine di supportare le ne- cessità dei clienti. Tuttavia, questo comporta alcune proble- matiche. Anzitutto, riprogettare un prodotto richiede un complesso lavoro da parte del re- parto di ricerca e sviluppo per poter sempre garantire standard qualitativi di alto livello, non solo in termini di prestazioni ma anche in termini di certificazioni, in ottemperanza alle normative ISO. A ciò si aggiunge il tempo necessario a consorzi ed enti per ri-certificare il prodotto prima di metterlo sul mercato. Inoltre, i costi e i tempi necessari per rianaliz- zare i prodotti comportano inevitabilmente una riduzione del lavoro di sviluppo e in- novazione tecnologica da parte del reparto R&D. Per quanto riguarda Mitsubishi Electric, questo impatto è stato limitato grazie a un importante aumento dell’organico avviato dall’azienda nell’ultimo anno proprio per far fronte a tali problematiche. Negri : Nel 2020 sono stati prodotti a livello mondiale circa mille miliardi di microproces- sori, di cui soltanto il 10% in Europa. Ora che la crisi dei chip si è accentuata a causa di mer- cati instabili, come anche i recenti eventi ge- opolitici ed economici, si cerca di mitigare gli effetti ristabilendo un certo equilibrio attra- verso un iniziale ritorno (parte) di produzione di microchip nelle vicinanze delle aree pro- duttive. Questo trend è in netta contrappo- sizione con ciò che è iniziato oltre vent’anni fa, con le prime grandi delocalizzazioni verso aree produttive situate per la maggior parte nei paesi asiatici. Le azioni adottate da Gpbm comprendono l’incentivare l’acquisto di batterie ricaricabili, in modo da allungarne i tempi di vita. Faccio l’esempio delle batterie per uso domestico, dove 500 ricariche corri- spondono all’acquisto di oltre 3.000 batterie usa e getta. Di conseguenza se una batteria ha una maggior durata sarà necessaria una quantità inferiore di materie per produrne delle nuove. Inoltre, il processo di rigenera- zione avrà costi inferiori poiché le quantità da trattare saranno minori. Nel campo delle batterie industriali, Gpbm si sta impegnando nel perfezionare i processi di ricondiziona- mento che ne garantiscono una seconda vita. Questa soluzione attenua in qualche modo la mancanza di materie prime (e quindi anche chip) grazie al fatto che la rigenerazione avviene solo quando è necessario, interve- nendo sulle celle esauste. Candiano : Stiamo assistendo a un cambia- mento interessante e di vasta portata nel no- stro approccio alla produzione. Un decennio fa, il consumo di massa era il principale motore del manufacturing, che procedeva con scarsa considerazione sia per l’utilizzo delle materie prime sia dell’ambiente. Oggi stiamo abban- donando questa mentalità per adottare un approccio ‘autonomo’ che renda prioritarie la sostenibilità, lo sviluppo, il benessere dell’indi- viduo e la qualità rispetto alla quantità. Come azienda, grazie alla nostra visione ‘Shaping the Future 2030’ e alla nostra strategia, stiamo adattando il nostro modello e le soluzioni di automazione che offriamo per riflettere que- sta tendenza in evoluzione, andando verso so- luzioni di automazione armonizzate e pensate per supportare i nuovi operatori del settore e le persone al loro interno. Armonizzazione significa infatti adottare un approccio che aiuterà le aziende a massimizzare le capacità umane attraverso tecnologie di automazione orientate alle persone. Accelerare le opera- zioni data-driven attraverso la digitalizzazione sarà quindi fondamentale per questa trasfor- mazione aziendale e per l’empowerment delle risorse umane. Bolsi : La riorganizzazione della supply chain ha certamente aiutato wenglor a far fronte alle attuali difficoltà e questa esperienza si riflet- terà positivamente anche in futuro, una volta che la crisi sarà superata. In parallelo, l’azienda ha anche attuato una strategia di riprogetta- zione di schede elettroniche e nuovi chip sia per i nuovi prodotti così per come quelli ‘core’ di wenglor, ai quali il mercato riconosce da sempre un mix vincente di tecnologie all’avan- guardia che permettono ai clienti di migliorare costantemente le proprie performance. Alcuni indicatori e analisti evidenziano segnali di miglioramento in alcuni contesti. Come descri- verebbe la situazione al momento, e quali anda- menti intravede per il 2023? Donato Candiano, deputy general manager di Omron IAB

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