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Tavola rotonda MARZO 2023 AUTOMAZIONE OGGI 444 | 79 fortemente dall’importazione, in particola- re da alcuni Paesi asiatici. A lungo termine è tuttavia ipotizzabile che potranno cambiare gli assetti a livello mondiale. La commissio- ne europea ha previsto un piano (European Chips Act) per rafforzare la leadership euro- pea sui chip più avanzati tecnologicamente, mobilitando oltre 43 miliardi di euro di inve- stimenti pubblici e privati e stabilendo misu- re per assorbire meglio gli impatti di crisi di approvvigionamento future. Anche gli Stati Uniti hanno stabilito un analogo programma (Us Chips Act) che, al contrario, punta a raffor- zare la produzione di chip meno sofisticati ma fondamentali per l’industria automobilistica e della difesa. Pur essendo sulla carta diverse e complementari, le due strategie hanno in comune il problema dei tempi di attuazione lunghissimi: per progettare e costruire gran- di impianti di produzione di semiconduttori sono necessari molti anni. Di questo argomento ne abbiamo parlato con Sandro Mascetti , CEO di MAS Elettro- nica ( https://maselettronica.com ), Gianmi- chele Piciocco , marketing manager South Emea di Mitsubishi Electric Factory Au- tomation ( https://it.mitsubishielectric.com ), Luca Negri , country manager di Gpbm Italy ( www.gpbmitaly.it ), Donato Candiano , deputy general manager di Omron IAB ( https://industrial.omron.it/it ), Elio Bolsi , ge- neral manager di wenglor sensoric italiana ( www.wenglor.com/it ) . La crisi dei componenti elettronici sta provocando tuttora forti problemi alla catena di approvvigio- namento. Quali impatti sta avendo sulla vostra azienda? Mascetti : La crisi dei semiconduttori si è acuita negli ultimi due anni a causa delle incertezze provocate prima dalla pandemia globale e, più recentemente agli inizi dello scorso anno, dal conflitto russo-ucraino. Gli impatti sono stati numerosi con approvvigionamento e costo delle materie prime che hanno trasformato componenti elettronici e microchip in una vera e propria merce preziosa. Di conseguenza, le problematiche più frequenti a cui le aziende hanno dovuto porre rimedio sono state: la dif- ficoltà nella produzione, il rischio di perdita di importanti quote di mercato (e fatturato), la mancata consegna dei prodotti, l’aumento di risorse nella ricerca dei componenti e nella ri- progettazione hardware. Per quanto riguarda MAS Elettronica, diremmo una bugia se affer- massimo che lo shortage dei componenti è stato indolore. Tuttavia, sebbene i primi tempi siano stati davvero difficili da superare e la si- tuazione è ancora abbastanza delicata, MAS Elettronica è riuscita a ripensare la propria supply chain in modo da essere più reattiva. Il difficile periodo ha rappresentato l’occasione per analizzare le criticità, come ad esempio l’obsolescenza dei componenti e per trovare un’alternativa tecnicamente valida, analizzare e verificare i costi per non sforare il budget, migliorare la gestione delle problematiche in fase di avvio delle produzioni, nonché l’analisi post-produzione per stabilire un piano volto a migliorare i processi produttivi. Piciocco : Lo shortage di componenti elet- tronici sta provocando un allungamento dei tempi di consegna rispetto alle previsioni delle aziende, abituate a tempi di consegna molto rapidi. Ora questi tempi si sono allun- gati notevolmente, dai 6 ai 12 mesi. Ciò ha richiesto un cambio di approccio da parte dell’intera filiera industriale: se prima risul- tava oneroso fare magazzino perché si la- vorava con un approccio ‘lean’, adesso si è resa necessaria un’attività di pianificazione corretta che permetta di rispettare le conse- gne. Per quanto riguarda la nostra azienda, il primo passo è stato quello di dover gestire una parte di magazzino che prima, con una logistica più leggera e veloce, non era neces- saria. Si tratta di un’attività non semplice in un periodo in cui la quantità di ordini supera abbondantemente la capacità di consegna. Ciò ha comportato anche per noi un inevi- tabile allungamento delle stime dei tempi di consegna. In un mercato in cui non esistono Sandro Mascetti, CEO di MAS Elettronica Circa la metà dei microchip prodotti a livello mondiale viene impiegata nel settore consumer, un quarto nelle telecomunicazioni, e poco più di 1 su 10 viene utilizzato nell’industria Fonte: foto Shutterstock
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