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Attualità MARZO 2023 AUTOMAZIONE OGGI 444 | 47 zioni che si attesteranno a 3.375 milioni di euro (+3,1%) e alle consegne dei costrutto- ri nel mercato nazionale, che si prevedono in crescita del 5,3% a 4.190 milioni di euro. L’automazione industriale ha un ruolo deter- minante nell’affinare i processi produttivi e di controllo, riducendo in modo significativo i tempi di esecuzione e gli sprechi. Da oltre un decennio continua a cavalcare l’onda dell’innovazione, che in questi ultimi anni ha segnato un passo avanti significativo, grazie all’introduzione di tecnologie rivoluzionarie e nuove modalità operative. Ne è fortemente convinta Paola Veglio, amministratore dele- gato di Brovind Vibratori, tra le prime aziende europee a specializzarsi nella progettazione e costruzione di impianti di alimentazione vi- brante su basi elettromagnetiche, con 3 sedi in Italia e una in Brasile, 150 dipendenti e una spiccata vocazione per l’export. “Gli incentivi per l’industria 4.0 hanno avuto un ruolo chia- ve in questo senso. Purtroppo per il 2023 il credito d’imposta è stato ridotto al 20% sul valore dell'investimento: è davvero un gran- de peccato perché l’innovazione deve essere concepita come un processo costante e con- tinuo, solo così si può davvero competere, anche con l’estero”. L’amministratore delegato di Brovind Vibratori, Paola Veglio I trend per il 2023 Sono in particolare 5 i trend che guide- ranno il 2023 del settore automazione industriale secondo Veglio. Si inizia con prodotti sempre più sostenibili: neutra- lità climatica, zero emissioni e impiego efficiente delle risorse sono temi cruciali per ogni settore. L’industria, oltre a im- pegnarsi a produrre in modo sempre più sostenibile, deve sviluppare soluzioni che siano energeticamente più perfor- manti, consentendo di monitorare i con- sumi, riducendo gli sprechi di materiale e la generazione dei rifiuti. Si passa alla manutenzione predittiva: “l’innovazione non può prescindere dalla capacità dello stesso macchinario di calcolare e segna- lare quando sia il momento di sostituire delle componenti a rischio usura. Questo ne evita lo stallo totale, riducendo ine- narrabili costi e tempi d’attesa per l’a- zienda”. Come terzo trend si è l’Industria 5.0: se è vero che i processi produttivi possono essere semplificati e affinati gra- zie alla tecnologia, è altrettanto vero che il reale valore di un’azienda è dato dalle persone. Soprattutto oggi in cui il mondo del lavoro ha nuove e precise necessità, in primis un miglior bilanciamento tra vita privata e lavorativa. “Il benessere della società deve essere sempre più centrale per l’azienda, che diventa fat- tore chiave per creare valore. Dal welfare aziendale e territoriale, alla formazione, tutto concorre per trattenere e attrarre i talenti” continua Veglio. A sostegno del territorio, l’imprenditrice ha rilevato, tramite un investimento personale, un hotel ristorante a Cortemilia in provincia di Cuneo, chiuso da 3 anni, per offrire servizi di ristorazione e ospitalità. Il pro- getto risponde anche a una precisa esi- genza di welfare aziendale. “Il ristorante ha permesso di creare una mensa di alto livello per i dipendenti, in cui l’80% del costo del pasto è a carico dell’azienda. Al momento ospita 50 persone di Brovind, ma l’obiettivo è accogliere e pensare a convenzioni rivolte alle aziende vicine. Stiamo inoltre pensando di creare degli orari flessibili per i genitori e appena ci sarà la disponibilità di un asilo nido co- munale, l’azienda provvederà a creare una convenzione in modo da aiutare i neo-genitori”. Quarto trend è la persona- lizzazione: “sviluppare soluzioni ad hoc permette di colmare un’esigenza spe- cifica del cliente, andando a finalizzare il processo produttivo. Oggi le aziende con cui lavoriamo, specialmente nel mondo farmaceutico e alimentare, sono sempre più tecnologicamente avanzate. L’innovazione continua deve per questo essere una costante del nostro lavoro. Il nuovo stabilimento di Cortemilia, attual- mente in ristrutturazione, ci permetterà di produrre nuovi prototipi brevettati che hanno ottenuto un grande con- senso nelle fiere italiane e internazionali di settore, accolti dagli addetti ai lavori come rivoluzionari” spiega Veglio. Infine c’è l’export come quinto trend: “i nostri prodotti vengono acquistati principal- mente da clienti italiani che poi li espor- tano oltre confine. Con l’estero stiamo andando molto forte in Francia, Svizzera e Stati Uniti” conclude l’amministratore delegato di Brovind Vibratori. Dati che coincidono con le ultime elaborazioni di Ucimu sui dati Istat che evidenziano come nel 2022 i principali mercati inte- ressati dall’export italiano del settore ab- biano riguardato Stati Uniti (281 milioni di euro, +24,7%), Francia (105 milioni, +9,1%) e Polonia (111 milioni +4,7%), in negativo invece Germania (199 milioni, -15,6%) e Cina (122 milioni, -3,5%). Le imprese italiane dovranno quindi essere sempre più competitive sul piano inter- nazionale: oltreconfine si trovano inte- ressanti opportunità di business, tenuto anche conto che i tassi di crescita del mercato interno non potranno crescere a due cifre come siamo stati abituati negli ultimi anni. Brovind Vibratori - www.brovindvibratori.it
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