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Panorama AUTOMAZIONE OGGI 28 | MARZO 2023 AUTOMAZIONE OGGI 444 qualora fosse necessario, smontati; inoltre, vengono estratti oli e gas, conservati in con- tenitori specifici; – triturazione: il materiale bonificato viene caricato sul nastro trasportatore di carico che scarica il materiale all’interno della tra- moggia di carico; viene quindi triturato da un trituratore bialbero o quadrialbero con potenze variabili a richiesta; esce dal tritu- ratore con una pezzatura di circa 30 mm e può attraversare ulteriori fasi di triturazione e separazione; – selezione dei materiali: il materiale triturato viene estratto da un nastro posto in corri- spondenza di un separatore magnetico che effettua la separazione del materiale fer- roso, scaricandolo sul lato della macchina, dove può essere predisposto un conteni- tore. Il materiale di risulta passa poi in una macchina che, attraverso correnti indotte, separa i metalli non ferrosi scaricandoli in un altro punto. È consigliabile la presenza di un impianto per l’aspirazione di polveri che potrebbero inquinare il materiale separato. I sistemi di triturazione possono variare a seconda della tipologia di Raee trattato: in particolare, per i frigoriferi e i congelatori il processo di triturazione avviene in atmosfere controllate, in modo tale da non disperdere nell’ambiente gas ozono-lesivi; per tutti gli altri Raee, l’assenza di tali gas permette di ef- fettuare il trattamento in ambienti non erme- tici. Una situazione che sta assumendo un peso crescente è relativa ai piccoli Raee, i cosid- detti R4, un gruppo di rifiuti comprendente una grandissima varietà di oggetti di uso quotidiano: tutti gli apparecchi elettrici nor- malmente utilizzati in casa (ferri da stiro, frul- latori, tostapane…) ma anche i dispositivi e i complementi per l’informatica (stampanti, PC portatili, unità centrali di computer, mouse, tastiere), i pannelli solari, i telefoni di ogni tipo, molti degli attrezzi utilizzati per le pic- cole riparazioni o manutenzioni domestiche (tagliaerba, trapani, apparecchi a spruzzo…), le apparecchiature sportive dotate di com- ponenti elettrici o elettronici e molti altri og- getti. “È importante sottolineare” come fanno in Camec, azienda produttrice di macchine per trattamento dei Raee “che i piccoli Raee sono solo apparentemente ‘più innocui’ rispetto a quelli di grandi dimensioni, e che anzi sono proprio loro a correre maggiormente il rischio di essere smaltiti in modo scorretto. Normal- mente, infatti, chi acquista un nuovo elettro- domestico di grandi dimensioni esercita il suo diritto di chiedere al rivenditore di ritirare il vecchio, che viene quindi avviato a un centro di smaltimento, mentre è più frequente che siano i piccoli oggetti come lampade, telefoni ed elettrodomestici a venire semplicemente gettati insieme ai rifiuti indifferenziati. Perché questo non succeda, è importante che tutti siano informati in merito alle corrette moda- lità di smaltimento dei Raee e all’importanza di conferirli presso centri specializzati o di re- stituirli ai rivenditori che si occuperanno poi di inviarli agli impianti in grado di trattarli”. Il sistema Raee in Italia Il riferimento ai centri specializzati ci porta a considerare nella sua globalità quello che si può denominare il ‘sistema Raee’ in Italia. Un sistema che parte dai produttori di AEE, re- sponsabili per legge della gestione dei Raee che, nell’ambito del sistema coordinato dal Centro di Coordinamento Raee, adempiono ai propri obblighi aderendo a Sistemi Collettivi o costituendo Sistemi Individuali per la gestione dei rifiuti elettronici provenienti da nuclei do- mestici e facendosi carico del costo della loro gestione, ripartito sulla base della quota di mercato detenuta. I Sistemi Collettivi sono consorzi senza fini di lucro costituiti dai produttori di AEE. I consorzi dei produttori di AEE domestiche aderiscono per legge al Centro di Coordinamento Raee e hanno il compito di ritirare e gestire i Raee do- mestici sull’intero territorio nazionale; mentre i consorzi dei produttori di AEE professionali possono scegliere di partecipare al Centro di Coordinamento (CdC) Raee. Quest’ultimo riveste un ruolo fondamentale all’interno del sistema multiconsortile, tanto da essere considerato un esempio di imposta- zione organizzativa nel settore della gestione dei rifiuti a livello europeo. Il CdC Raee svolge una serie di funzioni, quali: consentire il dia- logo tra i gestori dei siti di raccolta e i Sistemi Collettivi attraverso un portale in continuo ag- giornamento; assegnare annualmente i siti di raccolta da gestire ai Sistemi Collettivi, grazie a un algoritmo matematico garantisce una ri- partizione proporzionale alla quota di mercato rappresentata da ogni Sistema Collettivo; as- sicurare condizioni operative omogenee tra i Sistemi Collettivi; rendicontare le quantità di Raee domestici raccolte; promuovere la sti- pula di accordi con gli attori della filiera per regolare le condizioni di servizio presso i cen- tri di raccolta comunali e i luoghi di raggrup- pamento della distribuzione e per assicurare adeguati e omogenei livelli di trattamento e qualificazione delle aziende di trattamento dei Raee domestici; gestire un elenco a cui devono iscriversi gli impianti di trattamento e raccogliere dati sulle tipologie e sulle quantità di Raee gestiti e trattati. Ci sono poi gli impianti di trattamento, cioè aziende autorizzate a svolgere attività di ri- ciclo e recupero dei Raee con l’obbligo di iscriversi (indipendentemente dall’origine dei Raee, domestica o professionale) all’apposito registro predisposto dal CdC e di comunicare annualmente le quantità di Raee gestite. Del Sistema Raee fanno parte anche gli enti di accreditamento, cioè quegli enti che operano in forza di una convenzione con il CdC svol- La Raccolta Raee per tipologia Fonte: CdC Raee

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