AO 443

GENNAIO-FEBBRAIO 2023 AUTOMAZIONE OGGI 443 | 63 Rassegna AUTOMAZIONE OGGI Grazie alla convergenza di simulazione, digital twin, analisi dei dati intelligenza artificiale e High Performance Computing è oggi possibile prevedere con la massima accuratezza il comportamento di un prodotto non ancora realizzato o di un processo Per essere competitive e guadagnare orizzonti sempre più ampi, le imprese non possono prescindere, oggi più che mai, dall’in- novazione. In questo scenario, la simulazione rappresenta uno strumento prezioso per valorizzare le risorse, migliorare il pro- dotto e, in una parola, crescere. Anche l’ambito dell’automazione può beneficiare in modo ampio di questo strumento: le possibilità vanno dalla simulazione di macrosistemi, come per esempio le tenute meccaniche, fino ai sistemi di controllo, dove i sensori possono essere simulati preventivamente per ottimizzare i processi che verranno monitorati. Sono molti i vantaggi che la simulazione può introdurre nel mondo dell’automazione, a partire dal ruolo centrale nello sviluppo di nuovi prodotti e nell’ottimizzazione di quelli già esistenti: attraverso un software di simulazione si possono testare ipotesi di progetto, modifiche progettuali e variazioni di parametri in modo totalmente virtuale, misurando le performance del prodotto così come saranno nel mondo reale. La conseguenza più evidente è la riduzione del time to market, ma a questa si accompa- gnano altri benefici, tra i quali una maggiore efficienza e un notevole risparmio di costi. Si evita, infatti, la produzione di proto- tipi per ciascuna iterazione di progetto, che alla lunga risulta ben più onerosa rispetto all’acquisto di un software di simulazione. Ben lungi dall’immagine tradizionale di una tecnologia digitale fredda, destinata a sostituire il lavoro e l’inventiva dell’uomo, la simu- lazione rappresenta in realtà una preziosa risorsa per valorizzare il capitale umano dell’azienda. Infatti, da un lato, offre ai tecnici l’op- portunità di migliorare e approfondire la conoscenza dei prodotti progettati; dall’altro, apre nuove possibilità per liberare la creatività e sperimentare, senza costi aggiuntivi, soluzioni alternative e percorsi di ottimizzazione, che non potrebbero essere perseguiti altrimenti. La crescita e la ricerca sono del resto connaturati all’essenza della simulazione; i software stessi sono creazioni fluide, che non cessano mai di evolvere. Si tratta di una caratteristica indispensabile, che consente allo strumento di rispondere inmodo sempre proattivo alle esigenze dei progettisti. Ma dove sta andando, oggi, la simulazione? La sfida è quella di ampliare l’accesso a questo strumento, che inevitabilmente richiede competenze e know-how molto specifici, in modo da riuscire a rivolgersi a una platea sempre più ampia, che comprenda anche figure prive di un’esperienza pregressa di simulazione. Gli strumenti nati a questo scopo, per esempio le app di simulazione, possono offrire i vantaggi della modellazione anche a questo genere di utenti, e facilitano anche la collaborazione tra diversi ruoli interni all’azienda, tra dipartimenti diversi e, addirittura, tra l’organizzazione stessa e i suoi stakeholder. In questo modo, davvero la simulazione può diventare uno strumento di innovazione per tutta l’azienda, stimolando collaborazione, sinergia e crescita. Daniele Panfiglio, managing director di Comsol Italia Simulazione: le nuove frontiere A cura di Ilaria De Poli @depoli_ilaria Fonte: foto Shutterstock

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