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SPECIALE AUTOMAZIONE OGGI 50 | GENNAIO-FEBBRAIO 2023 AUTOMAZIONE OGGI 443 Guido Ruffinatto @GuidoRuffinatto C oty Cosmetics è un’azienda co- smetica globale che produce con- to terzi per marchi famosi come Sally Hansen, Rimmel e CoverGirl. Nello stabilimento del Maryland l'azienda ha implementato 8 cobot Univer- sal Robots installandoli a bordo di 4 carrelli mobili. La flotta dei cobot ora automatizza le operazioni di prelievo e l’imballaggio dei pro- dotti alle presse per polveri. La soluzione di robotica collaborativa offre un risparmio an- nuo di mezzo milione di dollari, migliorando sia le fasi di prelievo e movimentazione che di ispezione di qualità, e incrementa la qualità ergonomica del lavoro dei dipendenti. La sfida: gestire variabilità e migliorare l’ergonomia Per Paul Baublitz, project manager di Coty Co- smetics, il problema era chiaro: “Attualmente disponiamo di 12 macchine per la pressa delle polveri cosmetiche e la sfida con la robotica è sempre come automatizzare, in modo econo- micamente vantaggioso, un’operazione così ampia”. Baublitz aveva molteplici ragioni che spingevano per l’adozione di soluzioni d’au- tomazione, tra cui generare una maggiore ef- ficienza aziendale e gestire un’attività ripetitiva e scarsamente ergonomica per gli operatori. L’automazione delle presse era un’attività che l’azienda aveva già precedentemente consi- derato di automatizzare, ma si era scontrata con l’inadeguatezza delle soluzioni robotiche disponibili, non adatte a un compito così com- plesso. Baublitz ha portato il problema a Chris Sydorko, proprietario della società di integra- zione Sydorko Automation, che ha affermato “la sfida per me era cercare di determinare come avrei potuto costruire un sistema robo- tico che fosse abbastanza mobile e flessibile da soddisfare le esigenze di automazione dell’a- zienda e quelle di bilancio”. I robot industriali tradizionali non possono essere facilmente spostati a causa delle dimensioni e delle norme di sicurezza che ne prevedono la recinzione. La scelta dell’automazione tradizionale avrebbe significato, quindi, che Coty avrebbe dovuto posizionare in modo permanente un robot accanto a ciascuna delle 12 presse, dotando le stazioni di misure di sicurezza che avrebbero segregato spazio prezioso per la produzione. Questa soluzione avrebbe comportato uno sforamento del budget a disposizione. La soluzione: robotica collaborativa Sydorko ha quindi esplorato le possibilità offerte dall’automazione collaborativa. “I cobot Univer- sal Robots sono un’ottima soluzione di auto- mazione. Sono leggeri, facili da programmare, installare e gestire, si alimentano con la corrente tradizionale a 220 V e offrono la possibilità di operare in un regime di condivisione di spazio con gli addetti. La somma di questi motivi ci ha spinto a scegliere i cobot UR” ha affermato. L’ap- plicazione prevede diverse fasi. Dapprima av- viene il prelievo dei ‘godet’, vaschettemetalliche contenenti le polveri cosmetiche, che vengono successivamente posizionate sopra vassoi con- fezionati in scatole e inviati a un reparto diverso per la lavorazione finale. Nelle presse, la polvere viene spinta nei godet, che poi vengono esami- nati da un sistema di visione con testa di profila- tura 3D di Cognex, per l’ispezione di qualità della superficie e per misurare il volume della polvere nel piatto. Se i godet superano l’ispezione, un cobot UR3 li preleva a gruppi di 2 o 4, a seconda del prodotto, e li deposita su un vassoio. Quando il vassoio è pieno, un cobot UR5 preleva il vas- soio e lo sposta in una delle 5 stazioni di posi- zionamento. UR5 si sposta quindi verso il buffer che contiene i vassoi vuoti, ne preleva uno e lo ripone nell’area di staging, da dove viene mo- vimentato tramite rulli e posizionato davanti all’UR3, dando così avvio al ciclo successivo. Vantaggi: gestire la variabilità con efficienza Sydorko ha inoltre deciso di integrare i cobot a bordo di carrelli mobili, per aumentarne ul- La robotica collaborativa è una risorsa Coty Cosmetics ha implementato 8 cobot Universal Robots in diversi formati integrandoli a bordo di carrelli mobili. La maggiore efficienza conseguita dai processi ha generato risparmi per 500.000 dollari l’anno Foto di Ekaterina da Pixabay

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