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SPECIALE AUTOMAZIONE OGGI 56 | NOVEMBRE-DICEMBRE 2022 AUTOMAZIONE OGGI 442 Guido Ruffinatto M T Solar progetta e realizza strut- ture di montaggio per pannelli solari di tutte le dimensioni. L’azienda ha integrato un mo- dulo di saldatura Vectis ali- mentato da un robot collaborativo Universal Robots UR10e in grado di gestire un’ampia gamma di saldature, consentendo cambi rapi- di e una produzione ottimizzata. L’azienda ha superato la carenza di manodopera e liberato il personale attuale dalle attività di saldatura ripetitive, gestendo con successo un aumento del 300% della domanda. La sfida: gestire lo shortage di personale e la flessibilità di una produzione ad alto mix Con sede nella pittoresca comunità di Charlo, nel Montana, la società infatti registra un au- mento del 300% della domanda dei suoi pro- dotti ogni estate, ma incontra serie difficoltà nel reperire saldatori qualificati per gestire l’aumento stagionale. MT Solar è venuta a co- noscenza delle soluzioni di saldatura abbinate ai cobot Universal Robots attraverso un articolo tecnico apparso su una testata specializzata. I tempi di consegna aziendali erano da due a tre volte superiori a quelli che avrebbero dovuto essere, a causa della carenza di personale qua- lificato. I problemi di assunzione dell’azienda riflettono per altro una tendenza nazionale: l’American Welding Society prevede una po- tenziale carenza di 400.000 saldatori entro il 2025. MT Solar ha inizialmente studiato robot di saldatura convenzionali, trovandoli però ec- cessivamente rigidi e più adatti a grandi lotti dello stesso articolo. Trovare una soluzione di automazione flessibile è stato fondamentale per MT Solar che produce molti tipi diversi di com- ponenti, spesso in lotti ad alta miscela/basso volume. Travis Jordan, titolare dell’azienda, spiega “Solar è un po’ come un’Ikea dei prodotti fotovoltaici, dove tutti i pezzi devono essere consegnati al cliente per essere assemblati sul campo. Se non ho il kit completo non posso spedire nulla”. Il costo dell’automazione con- venzionale è inoltre aggravato dalle difficoltà associate alla programmazione e alla configu- razione, aggiunge Jordan. “All’inizio potrebbe sembrare una buona idea utilizzare i robot tra- dizionali, ma quando si guarda al tempo e alle risorse necessarie per metterli in funzione e pro- grammarli, ci si rende conto che non sono una soluzione conveniente. I robot convenzionali non sono flessibili e non possono gestire lotti corti ad alto mix e tendono a far lievitare il costo già solo per le spese di programmazione” con- tinua Travis Jordan, aggiungendo che l’azienda avrebbe preferito una soluzione che non richie- desse protezioni di sicurezza e che gli operatori potessero gestire in autonomia. La soluzione alla saldatura di piccoli lotti sta nella collaboratività Quando MT Solar ha scoperto Universal Robots, il paradigma produttivo è cambiato. “La grande differenza sta nell’approccio collaborativo che consente agli operatori di lavorare fianco a fianco del robot e di riprogrammarlo e gestirlo con semplicità” continua Jordan. Mentre i robot di saldatura tradizionali richiedono gabbie di sicurezza, i cobot offrono una collaborazione uomo-robot sicura anche nelle immediate vicinanze della cella e senza recinzioni, au- mentando ulteriormente produttività e flessi- bilità delle soluzioni di saldatura automatizzate. Saldare con i cobot conviene Carenza di manodopera e necessità di stare al passo con gli ordini hanno spinto MT Solar ad ‘assumere’ un robot collaborativo UR10e di Universal Robots in grado di gestire il lavoro ripetitivo di saldatura e i cambi veloci Il cobot UR10e riesce a gestire un’ampia gamma di saldature, consentendo cambi rapidi e una produzione ottimizzata

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