AO_442
34 | NOVEMBRE-DICEMBRE 2022 AUTOMAZIONE OGGI 442 cui ha lavorato come ingegnere, ha fornito un contributo sostanziale alla standardizzazione delle tecnologie Internet mobili e indipen- denti dal dispositivo. Oltre a ciò, è autrice di numerose pubblicazioni, tra cui un libro tec- nico, e ha ottenuto circa 50 brevetti. Donne nello spazio… Senza dubbio una delle più affascinanti tra le aree di attività delle discipline Stem, l’industria spaziale viene da molti considerata un feudo tipicamente maschile. Anche se ciò potrebbe corrispondere a verità, sono molte le donne che hanno rivestito ruoli importanti sia nelle attività di volo sia nei ruoli, egualmente critici, di supporto. Nel lontano 1963, la cosmonauta russa Valen- tina Tereshkova ha partecipato alla missione Vostok 6, divenendo la prima donna a volare nello spazio. Esattamente due decenni più tardi, Sally Ride volò a bordo della navetta spa- ziale STS-7, divenendo la prima donna ameri- cana a gravitare in orbita. Dall’inizio di questo secolo, la presenza femminile nello spazio è aumentata notevolmente, con oltre 65 donne che hanno volato nello spazio (dati aggiornati a marzo 2021). In numerosi casi il ruolo e il contributo delle donne hanno riscosso significativi riconosci- menti, come è accaduto a esempio nel 1962 alla Nasa durante la preparazione della mis- sione di John Glenn, il primo americano a or- bitare intorno alla Terra. Nonostante l’utilizzo di sofisticati sistemi informatici per controllare la traiettoria del complesso volo orbitale dal decollo all’atterraggio, gli astronauti erano comunque preoccupati. Solo grazie al lavoro di un ingegnere donna, Katherine Johnson, che svolse a mano tutta questa mole di cal- coli garantendo la concordanza dei risultati con quelli ottenuti dai computer, fu possibile tranquillizzare l’equipaggio e procedere con la missione spaziale, che fu poi coronata dal successo. Il famoso telescopio spaziale Hubble deve la sua esistenza a ingegneri donna. Il sopran- nome ‘madre di Hubble’ attribuito a Nancy Grace Roman, è un riconoscimento del ruolo fondamentale che ha rivestito nel portare a compimento questo importante progetto. In una carriera ricca di affermazioni, Roman è stata la prima donna a ricoprire una posizione dirigenziale alla Nasa e anche la prima a rico- prire la carica di Chief of Astronomy. Consa- pevole dell’importanza del ruolo femminile nelle discipline Stem, nel suo testamento de- stinò un generoso lascito per consentire a un maggior numero di donne di intraprendere carriere in ambito scientifico. Alcuni anni più tardi, quando Deneen Lewis lasciò la scuola, iniziò a lavorare come inge- gnere elettrico al progetto Hubble. Nella sua carriera ha eseguito tre importanti missioni di assistenza /riparazione finalizzate alla manu- tenzione e all’aggiornamento del telescopio Hubble. Lewis era presente a bordo durante l’ultima visita dello Space Shuttle a Hubble, av- venuta nel 2009: in questa missione ha avuto l’incarico di sviluppare la maggior parte del piano di comando, definendo la complessa e dettagliata procedura necessaria per poter operare sul sistema di alimentazione elettrica di questo telescopio spaziale. …e al capezzale del nostro Pianeta Oggigiorno, le notizie riguardanti l’emergenza climatica e la necessità di intraprendere azioni finalizzate a combattere il riscaldamento glo- bale sono un tema ricorrente su tutti i tipi di media. Modificare le abitudini di consumo, le tipologie di prodotti che si consumano e le modalità di smaltimento dei rifiuti sono aspetti fondamentali, così come la capacità di monitorare e misurare i cambiamenti ambien- tali. Solo nel momento in cui siamo in grado di misurare in maniera accurata tutte le varie forme di cambiamenti climatici ed elaborare, archiviare e comprendere nella loro interezza la mole di dati acquisita, possiamo avere la certezza di intraprendere azioni atte a garan- tire una maggiore sostenibilità. Si tratta di un enorme lavoro di tipo ingegneristico e in questo scenario gli ingegneri donna stanno ri- vestendo un ruolo pionieristico in molte aree. Un esempio riguarda il monitoraggio di tre indicatori chiave della salute dell’ambiente, ovvero aria, acqua e suolo. Gli agenti inqui- nanti non solo danneggiano la salute umana e gli ecosistemi, ma possono contribuire a erodere infrastrutture tecniche e altri tipi di beni come i monumenti storici. Il monitorag- gio della qualità dell’aria permette di iden- tificare agenti inquinanti specifici e quindi contribuire all’introduzione di leggi ambien- tali specifiche o all’apporto di modifiche alle normative esistenti. Monica Abarca, imprenditrice e ingegnere meccatronico, ha fondato qAIRa, un’azienda che ha messo a punto una metodologia in- novativa per il monitoraggio della qualità dell’aria. L’approccio brevettato dalla società prevede l’uso di una rete capillare di veicoli aerei senza equipaggio (droni) unitamente a moduli statici di costo contenuto. Questa economica soluzione è in grado di monitorare un’ampia gamma di parametri (CO, NO₂, SO₂, H₂S, O₃, polveri PM2.5 e PM10, temperatura, umidità relativa, pressione atmosferica, radia- zione ultravioletta e livello di rumore) e inviare i dati ai server della società, dove vengono elaborati e visualizzati su una mappa basata su web accessibile al pubblico o su un’appli- cazione mobile. Considerazioni conclusive Nonostante la loro presenza ancora ridotta, sono numerose le donne che hanno fornito contributi significativi al progresso dell’inge- gneria, delle scienze e delle organizzazioni presso cui hanno lavorato in settori quali i semiconduttori, la tecnologia spaziale e l’am- biente. La strada da percorrere è ancora lunga, ma il ruolo delle donne nelle discipline Stem sta acquisendo un’importanza sempre mag- giore e nel momento in cui aumenteranno i riconoscimenti per il loro operato, un numero via via crescente di potenziali scienziate e in- gegneri donne si iscriveranno alle università per dar vita alla generazione Stem femminile prossima ventura. Mouser Electronics - www.mouser.com Attualità AUTOMAZIONE OGGI Foto di Riki32 da Pixabay
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