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Tutorial OTTOBRE 2022 AUTOMAZIONE OGGI 441 | 89 Tuttavia, velocità e capacità non sono i soli re- quisiti che definiscono le caratteristiche di una rete di telecomunicazioni. Pertanto, si prevede che lo sviluppo degli standard per le prossime reti 6G richiederà un approccio più olistico per identificare le future esigenze di comunica- zione, abbracciando una comunità molto più ampia dei soggetti per definire i requisiti ope- rativi e le potenzialità di utilizzo. Ad esempio, il 6G introdurrà certamente nuove soluzioni per gestire molto più efficacemente la connet- tività a corto raggio, le cui specifiche saranno probabilmente orientate a soddisfare i requi- siti suggeriti da nuovi attori che entreranno prepotentemente in questo mercato, con la conseguente creazione di nuovi ecosistemi al di fuori di quelli definiti dagli operatori di tele- comunicazione tradizionali. L’elevata efficienza energetica per ridurre il consumo energetico complessivo della rete sarà un altro requisito fondamentale per il 6G. La scelta, il riutilizzo e il riciclo dei materiali durante l’intero ciclo di vita dei prodotti consentir à di ridurre il costo totale di proprietà, facilitando l’estensione della copertura di rete anche alle aree più remote in modo sostenibile e più efficiente dal punto di vista del consumo delle risorse. Per il prossimo futuro, l’utilizzo delle bande di frequenza infe- riori (sotto i 4 GHz), attualmente utilizzate per le reti di comunicazione mobile tradizionali, dovrebbe rimanere sostanzialmente stabile e dominato dagli operatori di rete mobile attuali, a causa del lungo periodo per il quale gli Stati hanno concesso le licenze di utilizzo delle varie porzioni di spettro radioelettrico. Con il 6G, tuttavia, si prevede che sarannomolto sfruttate anche nuove bande di frequenza, par- ticolarmente adatte alla realizzazione di reti a corto raggio super efficienti, sia per gli ambienti interni sia per gli spazi urbani esterni. Queste reti locali wireless si rivolgeranno a settori ver- ticali con una domanda specializzata e saranno messe in opera da diversi attori, aprendo il mercato all’ingresso di nuovi operatori, nuovi investimenti e nuovi ecosistemi. La costruzione di più reti ultra-dense sovrap- poste diventerà rapidamente impraticabile e porterà i diversi soggetti interessati a realizzare un’unica infrastruttura di rete condividendo le risorse necessarie per servire più gruppi di utenti. Tramite la softwarizzazione e la virtua- lizzazione delle funzioni di controllo e gestione della rete, unita all’apertura delle interfacce har- dware e software utilizzate nelle interconnes- sioni, e abbandonando le soluzioni proprietarie del passato, i concetti della sharing economy saranno utilizzati non solo dalla piattaforma di gestione delle rete a livello più alto (come av- viene già oggi con gli operatori mobili virtuali), ma anche a livelli più specifici di connettività, servizi di rete e di trattamento dei dati. Evoluzione dei dispositivi e realtà estesa Il 6G entrerà probabilmente ancora di più in profondità nella società e nella vita delle per- sone rispetto a quanto abbiamo visto finora. L’ecosistema 6G sarà molto complesso e, oltre alla comunicazione, si occuperà della raccolta, dell’elaborazione e dell’onnipresente ricerca di intelligenza a partire dai dati. Per evitare costi operativi eccessivi, il software delle ap- plicazioni 6G verrà eseguito su tecnologia cloud, utilizzando un livello di automazione molto elevato per tutte le attività di gestione ricorrenti. Gli smartphone sono già diventati una parte indispensabile della nostra vita, ma i rapidi progressi nelle nuove tecnologie di vi- sualizzazione, rilevamento e imaging, insieme all’evoluzione di processori specializzati a basso consumo, stanno introducendo una nuova era in cui i nostri dispositivi si integreranno perfet- tamente con i nostri sensi e il controllo motorio. Le realtà virtuale (VR), aumentata (AR) e le tec- nologie di realtà mista (MR) si stanno fondendo nella cosiddetta tecnologia XR (realtà estesa), che prevede l’utilizzo di display indossabili e meccanismi di interazione che creano e man- tengono illusioni percettive. È possibile che un numero cospicuo di utenti accetteranno una versione alternativa della realtà, che poten- zierà la loro capacità di consumare i media, di cercare su Internet, di esplorare mondi reali e virtuali, di collaborare con le persone, di esplo- rare mondi reali e virtuali, di collaborare a pro- getti di lavoro, di connettersi con la famiglia e gli amici e di dedicarsi ad attività di svago. È possibile che gli smartphone verranno sostituiti da esperienze XR pervasive fruite attraverso oc- chiali leggeri che offriranno risoluzione, frame rate e gamma dinamica senza precedenti. La telepresenza, come surrogato del viaggio vero e proprio, già oggi sta diventando una realtà, grazie alla velocità di sviluppo senza precedenti delle tecnologie necessarie: immagini e sensori ad alta risoluzione, display indossabili, robot e droni mobili, processori specializzati e reti ad alta velocità e bassa latenza. Il senso di pre- senza può essere ottenuto attraverso l’acquisi- zione, la trasmissione e il rendering in tempo reale di una rappresentazione olografica 3D di ogni partecipante a una riunione, oppure at- traverso combinazioni di rappresentazioni gra- fiche, come gli avatar, e di dati di movimento acquisiti dai sensori. Foto fonte Shutterstock Con il 6G si prevede che saranno molto sfruttate anche nuove bande di frequenza, particolarmente adatte alla realizzazione di reti a corto raggio super efficienti, sia per gli ambienti interni sia per gli spazi urbani esterni

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