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Tavola rotonda zione di nuovi materiali sostenibili e circolari, combinata con la possibilità di gestire gli scarti di produzione come sottoprodotto/materie se- condarie, semplifica molto la gestione del fine vita. Allo stesso modo, l’adozione di soluzioni materiche che non contengono sostanze peri- colose rende i prodotti più facilmente riciclabili e permette di dare loro una nuova vita alla fine del loro ciclo. Colombo : Anche in questo caso, processi e modelli sono importanti almeno quanto le tecnologie impiegate. Ci si può affidare alla collaborazione dei clienti, perché restituiscano i prodotti a fine vita, magari offrendo loro per- corsi o strumenti per farlo. Si possono instaurare partnership con terze parti che si occupino del recupero dei prodotti a fine vita. Il sistema pro- babilmente più efficace, che però richiede an- cora una volta un cambio di paradigma, è quello di offrire ai clienti i propri prodotti e soluzioni in modalità ‘as-a-service’, così che il produttore possa avere accesso diretto ai prodotti a fine vita, per il loro ricondizionamento o riciclo. Bartolotta : Per tenere monitorati gli asset aziendali e gestirne con maggiore efficienza il ciclo vita, le aziende si possono avvalere della manutenzione predittiva che, combinata con le diverse applicazioni IoT, consente di monitorare costantemente lo stato di funzionamento dei macchinari. Grazie ai dati che vengono raccolti e analizzati, le organizzazioni possono elaborare modelli predittivi che permettono di ottimizzare le strategie di manutenzione e rendere più effi- ciente la gestione dei prodotti a fine ciclo vita. È, infatti, possibile stabilire la soglia critica sotto la quale è necessario rimanere, così da evitare gua- sti indesiderati del prodotto, che possano poi mettere a rischio lamacchina e l’intero impianto. Un programma di manutenzione predittiva ben pianificato si traduce in eliminazione dei guasti inaspettati, prolungamento dell’aspettativa di vita dei macchinari, minore ripercussione sulla produzione e diminuzione degli sprechi, con conseguente riduzione dell’impatto ambien- tale. È possibile quindi intervenire prontamente qualora una macchina risulti poco performante, o arrivi al completamento del suo ciclo di vita, così da poter essere sostituita agilmente, senza arrecare danni al processo di produzione. Inoltre, conoscendo il numero delle commutazioni che un dispositivo può effettuare, è possibile moni- torare lo stato di salute del prodotto, affinché le interruzioni e i disservizi siano ridotti al minimo. Avvalendosi di diversi tipi di tool e tecniche di condition monitoring oggi le aziende sono in grado di tracciare le prestazioni delle proprie attrezzature durante il funzionamento per in- dividuare eventuali anomalie e risolverle pron- tamente, prima che diano luogo ad avarie che possano compromettere la produzione. Massimo Bartolotta, segment marketing manager Moem di Eaton Italia Mauro Colombo, technology&innovation director di Hewlett Packard Enterprise Italia (HPE) OTTOBRE 2022 AUTOMAZIONE OGGI 441 | 73 Un modello basato sulla circolarità porta a una gestione più sostenibile delle risorse del pianeta, e al contempo può creare valore per l’azienda e i suoi stakeholder Fonte: Shutterstock

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