AO_441

70 | OTTOBRE 2022 AUTOMAZIONE OGGI 441 L a natura umana ci porta a produrre più di quanto realmente necessario. Come ovvia conseguenza, un mag- gior numero di merci porta a un più alto dumping dei beni. Per mitigare lo spreco produttivo e il lievitare degli scarti, ci si sta concentrando su una più efficace applica- zione dell’economia circolare, che si focalizzi in particolare sulla gestione del fine vita e sulla rigenerazione dei prodotti. Il 9 febbraio 2021 il Parlamento Europeo ha ap- provato il testo del nuovo Piano d’Azione per l’Economia Circolare (rilasciato dalla Commis- sione Europea l’11 marzo 2020), un programma finalizzato alla crescita sostenibile attraverso la progettazione e la produzione di un’economia circolare. Questo piano si allinea con l’obiettivo dell’UE di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, secondo quanto previsto dal Green Deal, ed è incentrato sulla prevenzione dei rifiuti e sulla loro gestione ottimale. In sintesi, l’obiet- tivo è fare leva su due aspetti critici per l’indu- stria: in primis, ridurre e prevenire il più possibile la produzione di rifiuti trasformandoli in risorse secondarie di qualità; in secondo luogo, frenare l’ingresso di prodotti non sostenibili sul mer- cato europeo. Si prevede, quindi, un intervento integrato su tutte le fasi della catena del valore nelle 7 principali aree produttive: plastica, tes- sile, rifiuti elettronici, cibo e acqua, imballaggi, batterie e veicoli, edifici e costruzioni. Si defini- scono, altresì, i cosiddetti ‘indicatori di circola- rità’, coerenti con le metodologie di valutazione del ciclo vita e contabilizzazione del capitale. È importante, inoltre, coinvolgere i consumatori per incrementare la loro sensibilità sul tema for- nendo indicazioni su affidabilità, durata, riuso e diritto alla riparazione dei prodotti. In tal senso, si ritiene utile la creazione di un framework norma- tivo che incentivi sia la circolarità, sia lo sviluppo di un approccio ‘think before you buy’ ai vari li- velli di comunicazione con gli acquirenti. Re-manufacturing e de-manufacturing Transizione green e rivoluzione digitale sono alla base della trasformazione della manifattura verso processi produttivi che prendono in considerazione le normative per la riduzione dell'impatto ambientale e la crescente richiesta da parte dei consumatori di prodotti più sostenibili Fonte: Shutterstock Tavola rotonda AUTOMAZIONE OGGI Silvia Beraudo La transizione ‘green’ del manifatturiero implica una profonda revisione del modello di business aziendale, oltre procedere di pari passo con la digitalizzazione

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