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SPECIALE OTTOBRE 2022 AUTOMAZIONE OGGI 441 | 45 Un caso reale: Grammer e la produzione automotive efficiente Grammer è un fornitore di autoveicoli con sede in Germania che opera a livello internazionale. Presente in 20 Paesi con più di 50 sedi di pro- duzione, vendita e logistica, è specializzata nello sviluppo e nella produzione di componenti e sistemi per interni di autovetture, nonché di sedili per veicoli commerciali (fuoristrada, ca- mion, autobus, treni e macchine agricole). Due gli obiettivi principali: dimezzare la carbon fo- otprint entro il 2030 e realizzare prodotti sem- pre più sostenibili. L’azienda è già in grado, in maniera autonoma, di ottenere un discreto risultato, grazie a continui miglioramenti. Tut- tavia, ciò avviene principalmente nello Scope 1 (emissioni dirette) e nello Scope 2 (emissioni indirette dei fornitori). A seconda del prodotto e della supply chain, Grammer ha la possibilità di ridurre le emissioni totali tra il 15 e il 40%, con quelle relative alla produzione che si possono ridurre di circa il 20-30% in tempi relativamente brevi grazie a nuove tipologie di materiali verdi. Per ottenere un risultato efficace è necessario mettere alla prova l’intero prodotto dalla A alla Z, esaminando ogni minimo dettaglio, a partire dalle materie prime, la loro lavorazione, i requi- siti energetici del processo, fino ai brevi percorsi logistici. Per questo motivo è necessario testare materiali molto diversi tra loro per vedere come possono contribuire a questo obiettivo. Da un lato, ad esempio, ci sono biomateriali rinnovabili e, dall’altro, materiali riciclati (plastiche riciclate in polietilene, polipropilene o PET). C’è ancora un limite però: non si tiene conto dell’intero ciclo di vita del prodotto e, pertanto, il ritrattamento, il riciclaggio e lo smaltimento non sono ancora inclusi negli obiettivi richiesti dagli OEM. Al mo- mento l’azienda tedesca ha a disposizione solo una parte dei dati necessari per comprendere pienamente il ciclo di vita e questi riguardano principalmente la produzione e la consegna. Per una copertura completa del ciclo di vita, Gram- mer sta estendendo la raccolta dei dati con l’a- iuto del PLM. In questo modo, si potrà avere un impattomassiccio sulla sostenibilità e accelerare l’introduzione dell’economia circolare. Il fattore decisivo è l’utilizzo di un approccio a ciclo chiuso per includere la fase di progettazione nella rac- colta dei dati, ed è qui che si definisce l’80% dei fattori che determinano le emissioni di CO2. Ad esempio, si tratta di selezionare materiali dure- voli e sostenibili, più facili da riciclare o biode- gradabili. Una combinazione di selezione dei fornitori e dei materiali può essere determinata fin dall’inizio per garantire che le materie prime coprano le distanze di trasporto più brevi pos- sibili. L’obiettivo è costruire una catena tecno- logica completa di dati, dalla progettazione al completamento, in cui il digital twin di un pro- dotto permetta di trarre conclusioni sia per mi- gliorare il prodotto, sia per affinare gli algoritmi di produzione per quanto riguarda la manuten- zione, la riparazione e la riutilizzabilità. Realizzare un’economia circolare: progettare e monitorare grazie al PLM Affinché possa esistere un’efficace economia circolare i prodotti devono soddisfare diversi requisiti: la materia prima ottenuta è conforme a criteri ambientali e sociali; nella supply chain tutte le parti coinvolte si preoccupano di ridurre al minimo le distanze e organizzare solo i tra- sporti assolutamente necessari; i prodotti sono progettati per avere una durata massima; il loro design garantisce anche una facile riparazione e una riutilizzabilità nei mercati secondari; sono riparabili ed espandibili, ad esempio so- stituendo i componenti come i processori degli smartphone. Soddisfare questi requisiti porta alla progettazione sostenibile dei prodotti, in cui la fine del ciclo di vita del prodotto viene presa in considerazione già nella fase di proget- tazione, a differenza di quanto avveniva nella maggior parte dei casi in passato. Progettare prodotti sostenibili richiede che i produttori coinvolgano gli stakeholder dell’intera catena del valore. Anche i fornitori devono utilizzare una progettazione sostenibile dei prodotti e procurarsi le materie prime in modo soste- nibile. Un’economia circolare si realizza solo quando tutti gli attori sono connessi tra loro. Devono lavorare fianco a fianco per essere so- stenibili nelle rispettive fasi di utilizzo dei pro- dotti e questo richiede informazioni in ogni fase della vita di un prodotto. Questo digital thread si crea anche tracciando i cambiamenti nella configurazione del prodotto durante la sua vita utile e collegandolo ai dati di funzionamento e di performance ottenuti con l’aiuto delle tec- nologie IoT. “Le aziende devono prendere sul seriole nuove regolamentazioni, in quanto le pene previste in caso di violazione sono molto severe dichiara Luigi Salerno, country manager di Aras. “Le aziende che non si adeguano ri- schiano di perdere l’attenzione degli investitori e, di conseguenza, attrattiva sul mercato”. Economia circolare: come iniziare un progetto efficace? È importante iniziare da qualcosa di circoscritto. Un’azienda non può passare all’economia cir- colare in un colpo solo, ma è necessario che parta da un singolo prodotto o servizio. Suc- cessivamente dovrebbe creare collaborazione nella supply chain, raccogliere e collezionare il maggior numero di dati, definire i KPI e utiliz- zarli in un modello di dati e, infine, pensare e riflettere attentamente sui modelli di business. Aras Italia - www.arasitalia.net Un’economia circolare si realizza solo quando tutti gli attori sono connessi tra loro

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