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Panorama AUTOMAZIONE OGGI 28 | OTTOBRE 2022 AUTOMAZIONE OGGI 441 Mancini : “Cambierà il modo di fare business per l’OEM con il suo cliente finale. Perché? Perché l’approccio ‘as a service’ permetterà di fidelizzare e profilare il cliente in modo che il rapporto di collaborazione sia duraturo nel tempo. Ma i benefici sono concreti anche per l’utilizzatore finale, poiché gli asset di campo saranno monitorati costantemente nelle loro variabili di performance e produttività attra- verso servizi digitali”. Casazza : “Eplan sta effettivamente andando proprio in questa direzione. Maggiore flessibi- lità nell’aumentare o ridurre l’investimento, in base alle necessità; zero investimento in im- mobilizzazioni di capitale. Per certi versi è la stessa rivoluzione che è avvenuta nel campo automobilistico, quando le aziende hanno pre- ferito ‘noleggiare’ le auto aziendali, piuttosto che acquistarle. Un canone unico tutto incluso. La stessa cosa sta succedendo per il software”. Un’opzione molto valida è quella di poter sce- gliere la soluzione più idonea secondo le esi- genze del momento. Toffoletti : “Se si considera il mercato in ottica SaaS, è senza dubbio importante dare al cliente la possibilità di scegliere in serenità il tipo di investimento da affrontare nel momento in cui deve acquistare una soluzione software. Ad esempio, da alcuni anni SDProget offre al cliente due possibilità di acquisto: la licenza perpetua o, in alternativa, la licenza tempora- nea. La prima formula consiste nell’acquisto tradizionale del software, che permette di rice- vere una licenza perpetua. La seconda formula, invece, consente di acquistare una licenza tem- poranea valida per un periodo di 12 mesi”. Severini : “In uno scenario dove i modelli SaaS sono sempre più presenti, offrendo soluzioni e piattaforme di software industriale con mag- giore facilità di accesso, minori costi di gestione e migliore collaborazione tra team, favorendo al contempo la scalabilità di implementazione, diventa ancora più strategico disporre di risorse edge che semplifichino la connettività locale e l’interoperabilità tra le macchine, e che per- mettano di pre-elaborare dati localmente, ove necessario, per aggiungere contesto prima di trasmetterli ai sistemi cloud per ulteriore ana- lisi. Emerson dispone di un portfolio completo di prodotti per l’automazione e il controllo delle macchine e dei processi, inclusi sensori e di- spositivi intelligenti, sistemi di controllo e HMI/ Scada, controllo dei fluidi e pneumatica, unità di controllo del movimento, sistemi di sicurezza, dispositivi di rete cablati e wireless e altro an- cora. Si tratta di soluzioni integrate che inclu- dono prodotti e applicazioni IIoT di un unico fornitore di automazione, contribuendo a sem- plificare la progettazione, la messa in servizio, l’approvvigionamento e la gestione del ciclo di vita, con il vantaggio di minori costi e maggiore efficienza operativa. In particolare, i prodotti Movicon.NExT, Connext e PacEdge di Emerson offrono soluzioni flessibili e scalabili per creare soluzioni IIoT e Scada di qualsiasi dimensione, per collegarsi o affiancarsi in parallelo ai sistemi di automazione esistenti, attuando così la corre- lazione dei dati tra OT e IT e permettendo di im- plementare rapidamente dashboard e reports OEE e di analisi energetica, per monitorare e migliorare l’efficienza delle linee di produzione”. Sostenibilità e digitalizzazione Sostenibilità e digitalizzazione sono due pila- stri della crescita e costituiscono un elemento di competitività nell’Industria. In che modo vengono accompagnate le aziende in questo percorso? Mancini : “Schneider Electric supporta e ac- compagna i propri clienti nel creare un per- corso personalizzato sulla base delle strategie aziendali; in questo percorso la digitalizzazione è la chiave per accedere ai benefici economici, sociali e ambientali della sostenibilità. Ricono- scendo l’importanza di questi temi, in questo momento storico, Schneider Electric ha infatti investito in nuove figure specializzate nelle so- luzioni digitali applicate alle realtà produttive ed energivore. In Schneider Electric siamo or- gogliosi di guidare la trasformazione digitale della gestione energetica e dell’automazione per i nostri clienti. Diamo energia e digitaliz- ziamo l’economia con la ferma convinzione che energia e digitale, insieme, creino le basi della vita, dell’istruzione e del progresso”. Giuseppe Biffi , business development manager, Digital Enterprise di Siemens ( https://new.siemens.com/it ) : “La posizione della nostra tech company su questi temi è chiara, a partire da quanto realizzato in tutti gli impianti di produzione e negli edifici Siemens in tutto il mondo, che dovranno raggiungere un #Carbon- Footprint uguale a zero entro il 2030. E siamo già a buon punto. Infatti, negli ultimi due anni abbiamo ridotto del 36% le nostre emissioni operative globali di CO₂. Abbiamo investito 65 milioni di euro in progetti di efficienza ener- getica, che si traduce in un risparmio annuo di circa 13 milioni di euro; a livello globale, il 78% del consumo di elettricità dei nostri siti è co- perto da fonti rinnovabili. Ciò però da solo non basta: possiamo aiutare anche le altre aziende a fare lo stesso. Infatti, non solo i concetti di Francesca Mancini, software marketingmanager, industry business di Schneider Electric Italia Fabio Massimo Marchetti, head of digital industries di Var Group Giuseppe Biffi, business development manager, Digital Enterprise Siemens
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