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COVER STORY SETTEMBRE 2022 AUTOMAZIONE OGGI 440 | 15 BECKHOFF AUTOMATION M aggio quest’anno è stato un mese molto importante per le tecnologie dell’au- tomazione. Oltre a SPS Ita- lia, infatti, ha avuto luogo l’importante appuntamento di Hannover, la cui edizione 2022 si è aperta proprio a fine mese anziché nel solito periodo di aprile. Si tratta di due eventi che sono sempre ricchi di novità, a volte davvero rivoluzionarie. Anche questa volta tra i protagonisti, Beckhoff ha avuto un ruolo di spicco, presentando al mercato una ricca serie di nuovi prodotti e aggiornamenti, alcuni molto sorprendenti che, come già acca- duto, lasceranno il segno negli anni a ve- nire. L’automazione senza quadro elettrico si chiama MX È il caso del nuovo sistema modulare a innesto MX, che consente di realizzare soluzioni di automazione completamente prive di quadro elettrico. Sì, avete capito bene, il quadro elettrico scompare. Pre- sentato alla fine dello scorso anno, il si- stema MX ha fatto il suo debutto ufficiale davanti al grande pubblico ad Hannover e non ha mancato di stupire. La combinazione di una piastra base e di moduli funzione permette infatti di otte- nere tutte le funzioni e le caratteristiche di un normale armadio di controllo: alimen- tazione elettrica, protezione e distribu- zione, generazione e monitoraggio delle tensioni ausiliarie, controllo sequenziale con i relativi I/O, controllo di motori e attuatori, connessione dei dispositivi di campo e così via. L’integrazione completa di tutte le funzionalità della macchina è ottenuta tramite moduli liberamente sele- zionabili, che possono essere configurati e combinati in base alle specifiche esigenze. Questo approccio modulare riduce netta- mente lo sforzo necessario per la pianifi- cazione, il montaggio, l’installazione e la relativa manutenzione della macchina. Inoltre, poiché per implementare gli stessi requisiti è necessario un numero notevol- mente inferiore di componenti rispetto a un quadro elettrico tradizionale, l’intero sistema MX è molto più compatto rispetto alle soluzioni usuali, mentre aumentano la disponibilità e la flessibilità rispetto al classico armadio di controllo. I principali componenti del sistema MX Le piastre base del sistema MX, disponibili in tre diverse dimensioni, tutte con classe di protezione IP67, ne costituiscono il punto di partenza. Possono essere fissate diretta- mente alla macchina per l’alloggiamento dei moduli, disponendo a tale scopo di in- terfacce dati (dalla taglia 1) e interfacce di alimentazione (dalla taglia 2). Nelle taglie 1 e 2 le piastre base sono disponibili con un minimo di 6 e un massimo di 24 allog- giamenti. Le piastre base di taglia 1 hanno solo connettori dati, mentre quelle di taglia 2 sono dotate anche di connettori di ali- mentazione. La taglia 3 è caratterizzata da un ingombro maggiore ed è stata studiata per ospitare moduli con necessità di dissi- pazione particolarmente elevate. Sulle piastre base possono essere montati i moduli necessari per costruire la specifica applicazione. Tra questi, i moduli serie MC, che offrono architetture Industrial PC ad alte prestazioni in un fattore di forma estre- mamente compatto, con cui sviluppatori ed end user possono implementare e utiliz- zare funzionalità di controllo avanzato uti- lizzando la piattaforma TwinCAT standard, flessibile e scalabile, con cui è possibile sod- disfare le esigenze di un’ampia gamma di applicazioni. Oltre a essere utilizzato come master con controllo PC-based integrato, il sistema MX può anche essere integrato in architetture di controllo esterne tramite i moduli di ac- coppiamento MK, che svolgono funzioni di gateway. A tale scopo sono disponibili nu- merosi protocolli di comunicazione, tra cui Ethercat, Profinet RT ed Ethernet/IP. Tutti i moduli accoppiatori hanno una porta di in- gresso e una di uscita. Ciò consente di cre- are topologie in cui più stazioni MX possono essere tra loro integrate anche in una rete di livello superiore. Vi sono quindi moduli di I/O per tutti i tipi di segnale, digitali e analogici. A seconda delle necessità, con i moduli MO1 e MO2 i segnali di I/O digitali possono essere sia generati che elaborati. I moduli MO3 e MO4, invece, leggono o gestiscono segnali di corrente/ tensione analogici. Vi sono moduli che di- spongono di livelli di segnale configurabili, alcuni dei quali combinati anche a segnali di tipo digitale. Con i moduli MO5 è possibile elaborare se- gnali complessi da encoder assoluti e incre- mentali. I moduli I/O della serie MO6 sono gateway Ethercat che vengono utilizzati per collegare altri bus di campo come IO-Link, Profinet o Ethernet/IP. Gli stessi moduli of- frono inoltre la possibilità di stabilire comu- nicazioni seriali RS2323/RS485. Il principio modulare esclude gli errori di cablaggio e questo porta automaticamente a un aumento della qualità

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